La prima età imperiale

  • 31 BCE

    Battaglia di Azio

    Battaglia di Azio
    Il secondo triumvirato, già di fatto divenuto un duumvirato con l’esautorazione di Lepido dopo gli Accordi di Brindisi (40 a.C.), era destinato a sciogliersi a causa delle rivalità tra Ottaviano e Marco Antonio. Il 2 settembre del 31 a.C. il figlio adottivo di Cesare prevalse ad Azio, al largo delle coste occidentali della Grecia, costringendo Antonio a fuggire in Egitto, dove un anno dopo lui e la regina Cleopatra si tolsero la vita.
  • Period: 31 BCE to 14

    Ottaviano

    Ottaviano ottenne il titolo di Augusto nel 27 a.C.
    Egli accentrò il potere nelle sue mani senza alterare le istituzioni repubblicane. Inoltre comprese l'importanza della propaganda: istituì un circolo culturale esclusivo insieme a Mecenate e legittimò la sua presa di potere attribuendone un significato religioso. Attuò riforme militari ed economiche, si ingraziò la plebe elargendo cospicue donazioni e si mostrò rispettoso dell'autorità del Senato.
    Morì nel 14 d.C.
  • 9

    Disfatta di Teutoburgo

    Disfatta di Teutoburgo
    La battaglia di Teutoburgo, che si svolse nel 9 d.C., è uno degli eventi più significativi della storia romana e della storia germanica. In questa battaglia, un’alleanza di tribù germaniche guidate da Arminio sconfisse tre legioni romane comandate dal generale Publio Quintilio Varo. La sconfitta romana fu devastante: tutte e tre le legioni furono annientate, e la battaglia segnò la fine delle ambizioni romane di conquistare e colonizzare la Germania oltre il Reno.
  • Period: 14 to 37

    Tiberio

    Tiberio fu il secondo imperatore romano, regnando dal 14 al 37 d.C. Figlio adottivo di Augusto, è noto per la sua iniziale efficacia come leader e per le sue competenze militari, ma il suo regno è anche caratterizzato da crescenti isolamento e paranoia, in concomitanza con la morte del nipote Germanico. Durante il suo governo, Tiberio consolidò il potere imperiale e mantenne le conquiste territoriali di Augusto. La sua morte segnò l’inizio del regno di Caligola, suo successore.
  • 19

    Morte di Germanico

    Morte di Germanico
    In un primo momento, l’imperatore Tiberio nominò suo erede il nipote Germanico, figlio del fratello Druso e rispettato generale romano.
    Tuttavia, nel 19 d.C. egli morì in circostanze incerte. I sospetti ricaddero sullo stesso Tiberio, che si pensava avesse cambiato idea riguardo la sua scelta, probabilmente invidioso della crescente popolarità del nipote. In seguito a queste vicende, il regno di Tiberio si fece sempre più dispotico, fino alle sua morte nel 37 d.C.
  • Period: 37 to 41

    Caligola

    Alla morte di Tiberio, dunque, non era ancora stato nominato un erede. Così intervenne la guardia pretoriana – l’insieme delle guardie del corpo dell’imperatore – che nel 37 d.C. elesse Caligola imperatore. Figlio di Germanico e pronipote di Tiberio, il suo regno fu caratterizzato da una grande eccentricità, tanto che molti storici lo definirono pazzo. Secondo un aneddoto, ad esempio, nominò il suo cavallo senatore. Egli fu assassinato nel 41 d.C. dai pretoriani stessi.
  • Period: 41 to 54

    Claudio

    L'imperatore Claudio, pur essendo già anziano al momento della sua nomina nel 41 d.C., si dimostrò competente nella riorganizzazione dell'Impero: fece realizzare opere pubbliche (acquedotti, bonifiche e un porto a Ostia) e si avvalse dei liberti all'interno di nuovi importanti uffici burocratici, creando così una nuova classe dirigente. Sua moglie Agrippina lo convinse a nominare Nerone suo erede, ma, preoccupata che il marito cambiasse idea, lo fece avvelenare nel 54 d.C.
  • 43

    Campagna militare in Britannia

    Campagna militare in Britannia
    L'imperatore Claudio intraprese una campagna militare in Britanna a partire dal 43 a.C., che nei primi anni portò alla conquista della parte sud-orientale dell'isola con capitale Camulodunum. Il capo della resistenza britannica Carataco fuggì in Galles e fu in seguito consegnato al proconsole dalla regina filo-romana Cartimandua. La conquista proseguì fino alla Scozia, che non fu mai romanizzata. A difesa del confine, nel 122 fu eretto un muro fortificato detto Vallo di Adriano.
  • Period: 54 to 68

    Nerone

    Nerone fu l'ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia. Proclamato nel 54 d.C. in seguito alla congiura di Agrippina, fu affiancato nei primi anni di regno dalla madre e dal filosofo Seneca. Il suo governo è dipinto come dispotico e crudele, a tal punto da attribuirgli impropriamente problemi mentali. Nerone, tuttavia, propose anche un nuovo piano urbanistico per Roma e consolidò i confini. Si suicidò nel 68 d.C. per non finire arrestato dopo essere stato dichiarato nemico pubblico.
  • 59

    Uccisione di Agrippina

    Uccisione di Agrippina
    Al termine del cosiddetto "quinquennio felice" del regno di Nerone, quest'ultimo manifestò una forte insofferenza nei confronti dei suoi tutori e fece assassinare la madre Agrippina per mezzo di sicari, probabilmente perché intendeva far uccidere il figlio, per poi mettere sul trono un futuro suo marito e diventarne la co-imperatrice.
  • 64

    Grande incendio di Roma

    Grande incendio di Roma
    Il Grande incendio di Roma scoppiò tra il 18 e il 19 luglio del 64 d.C. nei pressi del Circo Massimo e infuriò per circa una settimana. Una falsa leggenda narra che sarebbe stato Nerone a causare l'incendio, anche se in quei giorni l'imperatore si trovava ad Anzio. L'avvenimento causò migliaia di vittime e duecentomila senzatetto, nonché la perdita di numerose costruzioni tra monumenti, domus ed edifici pubblici.
  • 65

    Congiura dei Pisoni

    Congiura dei Pisoni
    La Congiura dei Pisoni, (dal nome del suo principale fautore, Gaio Calpurnio Pisone) fu ordita nel 65 d.C. da un gruppo di aristocratici, equites e militari nel tentativo di assassinare l'imperatore Nerone, sgradito soprattutto al Senato a causa del suo crescente dispotismo e delle sue condanne a morte arbitrarie. Nerone, tuttavia, scoprì la cospirazione e a reagì ordinando decine di condanne a morte, da cui fu colpito anche il filosofo Seneca, costretto a suicidarsi.
  • 69

    Anno dei quattro imperatori

    Anno dei quattro imperatori
    Dopo la morte di Nerone si succedono, in un anno, quattro imperatori: l’anziano aristocratico Galba, il generale Vitellio, Otone, ex governatore della provincia di Lusitania, e il comandante Vespasiano. Questo periodo fu caratterizzato da instabilità politica e conflitti per il potere. Alla fine, Vespasiano riuscì a stabilire il suo dominio, dando inizio alla dinastia Flavia.
  • 69

    Lex de Imperio Vespasiani

    Lex de Imperio Vespasiani
    La Lex de Imperio Vespasiani è una legge promulgata nel 69 d.C. durante il regno dell'imperatore romano Vespasiano. Questa legge è significativa perché definisce e regola l'autorità dell'imperatore, stabilendo le basi legali per il suo potere e il suo governo. Essa rappresenta un momento importante nella storia romana, poiché contribuisce a chiarire il ruolo e le prerogative dell'imperatore nel contesto politico dell'epoca.
  • Period: 69 to 79

    Vespasiano

    Nel 69 d.C. le legioni scelsero Tito Flavio Vespasiano, il comandante che aveva represso la rivolta degli Ebrei in Palestina, come nuovo candidato al principato. Il suo fu un buon governo: permise l’accesso al Senato ai provinciali, impose nuove tasse e finanziò maestose opere pubbliche come l’Anfiteatro Flavio. In politica estera, estese e consolidò i confini per mezzo di campagne militari in Britannia e nella regione tra il Reno e il Danubio.
  • 70

    Sottomissione della Giudea

    Sottomissione della Giudea
    Nel 66 d.C. le province giudaiche si sollevarono contro l'occupazione romana, cercando di ottenere l'indipendenza. Nel 70 d.C., Tito, figlio dell'imperatore Vespasiano, fu incaricato di schiacciare la rivolta.
    Il conflitto culminò con l'assedio e la distruzione di Gerusalemme. A settembre, il Tempio di Gerusalemme, cuore simbolico e religioso della Giudea, fu distrutto, segnando l'inizio della diaspora giudaica.
  • 79

    Eruzione del Vesuvio

    Eruzione del Vesuvio
    La celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C. fu una calamità naturale che colpì la regione campana al tempo del regno dell'imperatore Tito. Importanti centri commerciali e culturali come Pompei, Ercolano, Stabia e Oplontis furono interamente o parzialmente distrutti dall'accumulo di lapilli e dalle colate piroclastiche che si verificarono dopo l'eruzione. Tito si prodigò per offrire aiuti alle popolazioni colpite, inviando soccorsi e risorse per le operazioni di salvataggio e ricostruzione.
  • Period: 79 to 81

    Tito

    Il regno di Tito fu molto breve, di soli due anni. Proclamato imperatore nel 79 d.C. in seguito alla morte del padre Vespasiano, si trovò ad affrontare la celebre eruzione del Vesuvio. Vista la sua prematura scomparsa, egli non ebbe modo di lasciare una traccia significativa del suo operato, anche se si pensa egli avesse riscosso un immediato consenso popolare.
  • 80

    Inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio

    Inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio
    La costruzione dell'Anfiteatro Flavio, iniziata sotto Vespasiano nel 72 d.C., si conluse nell'80 d.C. con l'imperatore Tito. Il monumento divenne il più grande anfiteatro romano. Il nome "Colosseo" è forse derivato dalla vicinanza della colossale statua di Nerone che sorgeva nei pressi. I giochi inaugurali dell'Anfiteatro durarono 100 giorni e comprendevano combattimenti tra gladiatori, battaglie navali simulate e combattimenti con animali selvaggi.
  • Period: 81 to 96

    Domiziano

    Alla prematura scomparsa di Tito, nell'81 d.C., seguì l'ascesa al potere dell'imperatore Domiziano. Ultimo erede della dinastia dei Flavi, consolidò la fortificazione del confine nell'area tra il Reno e il Danubio. Tuttavia, a causa del suo atteggiamento dispotico e assolutista, fu vittima di una congiura cui presero parte i pretoriani e la stessa moglie di Domiziano, nel 96 d.C.