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Promulgazione dello statuto Albertino
Carlo Alberto di Savoia promulgò lo statuto Albertino nel 1848 a Torino -
Unificazione d'italia
Il 17 marzo 1861 fù proclamata l'unificazione dell'italia -
Carlo Alberto dalla Chiesa
Carlo Alberto dalla Chiesa nasce il 27 settembre 1920,è stato un generale e prefetto italiano,vittima della mafia . Entrò nell'Arma durante la seconda guerra mondiale e partecipò alla Resistenza. -
Vito Alfio Ciancimino
Vito Alfio Ciancimino nasce a Corleone il 2 aprile 1924.
E’ stato un politico e mafioso italiano,fù arrestato per associazione mafiosa -
Rocco Chinnici
Nasce il 19 gennaio 1925,entrò nella magistratura italiana nel 1952 e Nel 1970 gli fu assegnato il caso della cosiddetta "strage di viale Lazio".Instituì il pool antimafia. -
Mario Francese
Nasce il 6 febbraio 1925, a Siracusa è stato un giornalista italiano, vittima di mafia. -
Pio la Torre
Pio La Torre nasce a Palermo il 24 dicembre 1927 è stato un politico e sindacalista italiano venne assassinato per ordine di alcuni capi dell'organizzazione criminale tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano. -
Salvo Lima
Salvo Lima è stato un politico italiano, parlamentare siciliano della Democrazia Cristiana, ucciso da Cosa nostra nel 1992.
Nasce il 23 gennaio 1928 a Palermo. -
MICHELE CAVATAIO
Nasce a Palermo il 18 marzo 1929,soprannominato Il cobra come la sua arma preferita Colt Cobra ,è stato un mafioso italiano, legato a Cosa Nostra. -
Giorgio Boris Giuliano
Giorgio Boris Giuliano nasce a Piazza Armerina il 22 ottobre 1930 è stato un poliziotto italiano, funzionario e investigatore della Polizia di Stato, capo della Squadra mobile di Palermo, assassinato da Cosa Nostra. -
Salvatore Riina
Salvatore Riina,soprannominato “la belva” per la sua ferocia, nasce a Corleone il 16 novembre 1930 ,è considerato il capo di cosa nostra .Fin dalla giovane età entrò nel circolo mafioso per mezzo di Luciano Liggio.Rientrò anche lui nel maxi processo e venne accusato di aver commissionato omicidi a terzi. -
Filadlefio Aparo
Nasce a Lentini il 15 settembre 1935 , è stato un poliziotto italiano vittima di mafia. -
Filippo Marchese
Filippo Marchese nasce a Palermo, l’11 settembre 1938.
E’ stato un mafioso italiano,boss della famiglia mafiosa del quartiere Corso Dei Mille di Palermo, uno dei mafiosi più violenti ,usava sciogliere le vittime nell'acido. -
Giovanni Falcone
Giovanni Falcone, all'anagrafe Giovanni Salvatore Augusto Falcone, è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra in Italia insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. -
Paolo borsellino
Paolo Emanuele Borsellino nasce a Palermo il 19 gennaio 1940 – Palermo, è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra nella strage di via D'Amelio assieme ai cinque agenti della sua scorta: Paolo Borsellino è considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale. -
Leoluca Bagarella
Leoluca Bagarella nasce a Corleone, 3 febbraio 1942,è stato autore di svariati omicidi dagli anni '70 ai '90, oltre che diretto responsabile di alcuni tra i più gravi fatti di sangue di Cosa Nostra, tra cui la Strage di Capaci ,il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo,l’omicidio di Boris Giuliano. -
Assunzione nell' ufficio stampa dell'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Siciliana
Nel 1958 Mario Francese venne assunto dal ufficio stampa dell'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Siciliana ,il quale diventò il suo lavoro stabile,si occupò della cronaca giudiziaria in particolare della mafia. -
Boris giuliano e il concorso di polizia
Nel 1962 vinse il concorso come commissario di Polizia, e al termine del corso di formazione, chiese di essere assegnato a Palermo, dove poco tempo dopo entrò alla locale Squadra Mobile. -
Period: to
il ritorno in Sicilia di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Tra il 1966 e il 1973 fu nuovamente in Sicilia dove, con il grado di colonnello, comandante della Legione Carabinieri di Palermo, indagò su Cosa nostra.
Fù ucciso perché era stato nominato prefetto di Palermo per distruggere la mafia . -
Strage via Lazio
Avviene a Palermo il 10 dicembre 1969, fu uno dei più cruenti regolamenti di conti della storia di Cosa nostra.
Un gruppo di killer composto da uomini reclutati da varie famiglie,iruppero in viale Lazio, covo del boss Michele Cavataio e gli spararono, ritenuto colpevole di avere scatenato la guerra fra le famiglie mafiose. -
Assasinio di Filadelfio Aparo
la mattina dell'11 gennaio 1979 a Palermo, in piazza tenente Anelli nº 25, fù ucciso con numerosi colpi di pistola,fu assassinato perchè era impegnato in indagini mirate all'individuazione degli organigrammi di cosche mafiose palermitane. -
Assasinio di Mario Francese
Iniziò a fare indagini e articoli scomodi per la mafia e questo portò che il 26 gennaio 1979 venne assassinato a colpi di pistola da Palermo da Leoluca Bagarella, davanti casa sua. -
Assasinio di Boris Giuliano
Fù assassinato il 21 luglio 1979, mentre pagava il caffè appena bevuto nella caffetteria Lux di via Francesco Paolo Di Blasi a Palermo, Leoluca Bagarella gli sparò a distanza ravvicinata sette colpi di pistola.
Il motivo fù che grazie alle sue qualità investigative e all'efficacia di metodologie innovative, aveva inferto duri colpi a cosa nostra, svelando catene di comando e portando alla luce legami internazionali, che sostenevano il traffico della droga. -
Reato di associazione di tipo Mafioso
Nel 1980 propose una legge che introduceva il reato di associazione di tipo mafioso,che fù il motivo del suo omicidio. -
Assassinio di Pio la Torre
Il 30 aprile 1982, con una Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo, Pio La Torre stava raggiungendo la sede del partito,quando la macchina venne fermata da una moto che obbligò Di Salvo, che guidava, ad uno stop, immediatamente ci furono raffiche di proiettili.Pio La Torre morì all'istante mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere. -
Strage di via Carini
Fu un'azione mafiosa in cui, il 3 settembre 1982,in via Isidoro Carini, morirono il prefetto di Palermo e generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. una motocicletta Honda di grossa cilindrata, guidata da Giuseppe Lucchese che aveva alle sue spalle Giuseppe Greco (detto "Scarpuzzedda"), affiancò l'Alfetta di Russo e lo colpì con un fucile mitragliatore AK-47. -
“Legge Rognoni – La Torre”
L’articolo 416-bis è stato introdotto nel codice penale italiano con la legge 13 settembre 1982, n. 646, meglio nota come “Legge Rognoni – La Torre”, dal nome dei proponenti il provvedimento, l’Onorevole Pio La Torre, segretario regionale del Partito Comunista Italiano per la Sicilia e il Ministro degli Interni, Virginio Rognoni. Esso definisce il reato di Associazione per delinquere di tipo mafioso e ne stabilisce le relative pene, prevedendo inoltre la confisca dei beni ai mafiosi -
Morte di Filippo Marchese
Rappresentò una minaccia per Salvatore Riina e perciò nel gennaio del 1983 su ordine di Riina, Pino Greco venne incaricato di uccidere lo stesso Marchese e di scioglierlo nell'acido, così come lui stesso aveva fatto lui con molte delle sue vittime. -
Assassinio di Rocco Chinnici e le vittime
Fu ucciso alle 8 del mattino del 29 luglio 1983 con una Fiat 126 verde, imbottita con 75 kg di esplosivo parcheggiata davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, all'età di cinquantotto anni. Ad azionare il telecomando che provocò l'esplosione fu Antonino Madonia,morirono anche il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile . -
Arresto di Vito Alfio Ciancimino
Nel 1984 quando Tommaso Buscetta dichiarò al giudice Giovanni Falcone che Ciancimino era nelle mani dei Corleonesi -
Period: to
maxi processo
processo penale celebrato a Palermo per crimini di mafia (ma il nome esatto dell'organizzazione criminale è Cosa nostra), tra cui omicidio, traffico di stupefacenti, estorsione, associazione mafiosa e altri.
Il soprannome alle sue enormi proporzioni: in primo grado gli imputati erano 475 con circa 200 avvocati difensori. Il processo di primo grado si concluse con pesanti condanne: 19 ergastoli e pene detentive per un totale di 2665 anni di reclusione. -
ARTICOLO 41-BIS ORDINAMENTO PENITENZIARIO (O.P.)
L’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario è la norma che impone l’isolamento o la detenzione differenziata per gli esponenti di maggiore pericolosità delle organizzazioni mafiose e per i responsabili di atti di terrorismo. La norma, in particolare, mira a prevenire e ad impedire i collegamenti fra detenuti appartenenti ad organizzazioni criminali, nonché fra questi e gli appartenenti a tali organizzazioni ancora in libertà. -
D.I.A
D.I.A.
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA è stata istituita con legge 30 dicembre 1991, n. 410, nell'ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Alla D.I.A. spetta il compito di assicurare, in forma coordinata, lo svolgimento delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata -
D.N.A,
D.N.A.
La Direzione Nazionale Antimafia è istituita con legge 20 gennaio 1992 n.8, nell'ambito della Procura generale presso la Corte di Cassazione con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative alla criminalità organizzata. -
Assassinio di Lima
Il 12 marzo 1992, dopo essere uscito dalla sua villa a Mondello per recarsi all'hotel Palace due uomini in motocicletta sparò alcuni colpi di arma da fuoco contro la vettura bloccandola. Gli altri occupanti del mezzo non furono presi di mira dagli assassini. Lima scese dall'auto di corsa cercando di mettersi in salvo, ma fu subito raggiunto dai killer e ucciso con tre colpi di pistola. -
Strage di Capaci
23 maggio 1992 fu un attentato di stampo terroristico - mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci con una bomba composta da 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. -
Strage Via D'amelio
Paolo Borsellino,Stava andando a trovare sua madre a casa. I mafiosi hanno messo della dinamite sotto l asfalto e quando è passato lui con la macchina (sotto casa di sua madre) hanno fatto esplodere la dinamite ed è saltato in aria con tutta la macchina, -
“Scambio elettorale politico – mafioso”
L’articolo 416-ter, convertito in legge legge 7 agosto 1992, n. 356 sanziona la fattispecie di reato denominata “Scambio elettorale politico – mafioso” che si manifesta quando un candidato ottiene la promessa di voti in cambio della erogazione di denaro. -
Sequestro del piccolo Giuseppe Matteo
'11 gennaio 1996, lui venne rapito da esponenti mafiosi nel tentativo di impedire che il padre, Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia ed ex-mafioso, collaborasse con gli investigatori. Infine Il ragazzo fù sciolto nell’acido. -
Morte di Vito Alfio Ciancimino
Muore a Roma il 19 novembre 2002 -
Morte di Salvatore Riina
il 17 novembre 2017 a Palermo muore Salvatore Riina