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Uccisione Mahsa Amini
- In stato di fermo dalla polizia ha avuto un arresto cardiaco ed è stata trasferita in un vicino ospedale, dove è morta diversi giorni dopo e subito la famiglia ha esplicitamente negato le affermazioni del capo della polizia di Teheran secondo cui Masha non era stata picchiata. La morte sarebbe invece intervenuta dopo violenze sul corpo della giovane ragazza curda.
- Questo fatto ha scatenato molteplici proteste di giovani donne iraniane e non.
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Emissione di un documento del Quartier generale delle forze armate
- In esso si parla di “affrontare severamente gli antirivoluzionari e coloro che creano disordini”.
- Tra il 19 e il 25 settembre ci furono 52 vittime confermate dalle forze di sicurezza iraniane, due terzi di esse proprio il 21/09. La polizia
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Pubblicazione delle tattiche delle autorità iraniane
- Per stroncare le proteste: “da un lato l’impiego di Guardie rivoluzionarie, delle forze paramilitari basiji, del Comando per il mantenimento dell’ordine pubblico, della polizia antisommossa e di agenti in borghese; dall’altro, il ricorso alla forza letale e alle armi da fuoco con l’obiettivo di uccidere manifestanti e nella consapevolezza che il loro uso avrebbe potuto causarne la morte”.
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Nuove e continue proteste infiammano l'Iran
- A quasi due mesi dall’inizio delle proteste l'Iran è ancora in fiamme.
- Nuove manifestazioni stanno interessando in particolare le università e le Regioni a Nord Ovest, a maggioranza curde e soprattutto per tematiche sempre collegate a Mahsa ma non riguardanti lei direttamente, nuove vittime escono allo scoperto.
- Nella foto: protesta del 7 novembre 2022 all’Università di Sharif
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Attentato esplosivo a Istiklal Avenue
- Le iniziali proteste sono sfociate in una guerra
- Il menzionato attacco è il pretesto che porterà le forze turche e iraniane ad attaccare il confine iracheno.
- L'operazione Claw-Sword comprese proprio l'uso di droni e missili degli ayatollah iraniani e caccia turchi del presidente Recep Tayyip Erdoğan