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1320
Le origini
La peste compare in Europa alla fine del 1347, ma arriva dall'Oriente, e più precisamente dalle regioni della Mongolia e del deserto del Gobi, dove è comparsa
negli anni Venti del XIV secolo. Nel suo viaggio verso l'Europa sembra aver seguito le vie carovaniere del Nord del Caspio, per risalire poi il Volga e discendere verso il Mar Nero, importante appendice del Mediterraneo nel sistema commerciale basso medievale. -
1347
La diffusione della peste in Europa
La peste raggiunge Caffa in Crimea e si propaga velocemente per via d'acqua, seguendo le galee e le navi che percorrono l'estesa rete di rotte commerciali del Mediterraneo. Colpisce l'Oriente bizantino e musulmano, i porti di Costantinopoli e Alessandria e penetra in Europa. Compare a Messina per diffondersi poi negli altri porti (Genova, Marsiglia, Venezia, Pisa) in cui fanno scalo le navi. Dai porti dilaga nell'entroterra e fino al 1351 percorre tutta l'Europa muovendo da sud est verso nord. -
1348
Uomini e donne di fronte alla morte nera
Muoiono uomini e donne, vecchi e giovani, ricchi e miserabili, contadini e re. Per trovare scampo dalla peste, c'è chi fugge. Fuggono le sette pulzelle e i tre garzoni del Decameron e anche chi ha delle responsabilità nei confronti della comunità o dei cittadini, come ecclesiastici o governanti. C'è chi, all'opposto, ricerca godimenti immediati: banchetta, fa baldoria e si dà a una vita sfrenata, comportandosi come se ogni giorno fosse l'ultimo -
1351
Le conseguenze sulla popolazione
Per quel che riguarda l'Europa si ritiene che, complessivamente, nello spazio di tre o quattro anni, sia scomparso un terzo della popolazione, stimata intorno
ai 75-80 milioni di abitanti all'inizio del Trecento, prima della peste, e intorno ai 50 milioni a distanza di cinquant'anni, dopo la peste. Il declino della popolazione europea continua per tutto il XIV secolo, tocca il minimo
nei primi decenni del XV secolo e comincia faticosamente e lentamente ad aumentare attorno al 1460