GIORNALISMO PIAZZONI

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    LA GAZZETTA DI MILANO

    1815 nasce il Regno Lombardo-Veneto. Il Regno è un dominio dell'Impero austriaco. Gli austriaci chiudono il Giornale di Milano, il quotidiano ufficiale pubblicato durante la dominazione francese della Lombardia. Al suo posto nasce la Gazzetta di Milano. Sostituisce il precedente sia come unico giornale che riporta le informazioni ufficiali La direzione viene inizialmente affidata all'abate Vincenzo Butti. Nel 1817 l'appalto governativo della Gazzetta è affidato alla direzione di Francesco Pezzi
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    ANTOLOGIA

    Antologia fu una rivista con periodicità mensile, pubblicata a Firenze dal 1821 al 1833, promossa da Giovan Pietro Vieusseux e da Gino Capponi, cui collaborarono molti intellettuali del tempo.
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    IL POLITECNICO

    Il Politecnico - Repertorio mensile di studi applicati alla prosperità e coltura sociale, fu un periodico fondato a Milano nel 1839 da Carlo Cattaneo.
  • Stampa Clandestina

  • LA RIVISTA EUROPEA

    La «Rivista Europea» che era stata fondata nel 1838 per iniziativa di Giacinto Battaglia, passò nel 1845 sotto la guida di Tenca, grazie al quale la rivista
    «...raggiunge una piena organicità. Con un programma di larga cultura si viene trasformando in una vera e propria sede di dibattito culturale più rigoroso e severo, che riesce a impostare con una rinnovata coscienza storica i più recenti problemi della letteratura e della cultura
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    IL MONDO ILLUSTRATO

    Il Mondo Illustrato è stato uno dei primi periodici di attualità illustrato in Italia, fondato nel 1846 ed edito con cadenza settimanale a Torino dalla società editrice Giuseppe Pompa e comp. a partire dal 1847, con varie interruzioni, fino al 1861. Il tratto distintivo del giornale erano le sue numerose illustrazioni e la nitidezza dei suoi caratteri.
    Era rivolto ad un pubblico relativamente ampio e, come indicato dal sottotitolo di testata "Giornale Universale" affrontava un'ampia gamma di te
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    Papa PIO IX

    Papa Pio IX (in latino: Pius PP. IX, nato Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai-Ferretti; Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 febbraio 1878) è stato il 255º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1846 al 1878 e 164º e ultimo sovrano dello Stato Pontificio dal 1846 al 1870.
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    IL CONTEMPORANEO

    «Il Contemporaneo» (2 gennaio 1847 - 29 giugno 1849), settimanale, dal 3 giugno 1848 quotidiano (46 cm), il primo giornale politico dello Stato Pontificio. Fondato da Luigi Potenziani, Federico Torre e Luigi Masi. La mente del giornale fu Pietro Sterbini (fondatore del "Roma" nel 1862). Cambiò più volte l'editore - raccolta digitale e Repubblica Romana. Fu continuato da «Il Positivo» (scritto da Biagio Miraglia).
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    L'OPINIONE

    Fu concepito a Torino il 26 gennaio 1846 ai tavoli de “Il Cambio”, ristorante che ancor oggi si affaccia sul Palazzo Carignano (allora sede del Parlamento del Regno di Sardegna).
    Il giornale nacque per iniziativa di un gruppo di liberali, che comprendeva Giacomo Durando, Massimo Cordero di Montezemolo, Urbano Rattazzi, Giuseppe Cornero e Giovanni Lanza.
    Il primo direttore fu Giovanni Lanza. Dal 1848 al 1852 il quotidiano fu diretto Aurelio Bianchi Giovini. Giovini diede al giornale un taglio for
  • 1848

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    L'ITALIA

    Il 19 giugno 1847 nasce ‘L’Italia’, periodico a diffusione settimanale, fondato a Pisa da Giuseppe Montanelli dopo che, con il motuproprio Granducale del 6 maggio, è finalmente concessa la libertà di stampa. Il presente lavoro ripercorre le tappe principali della vita del giornale lungo il biennio ’47-’48, momento denso di avvenimenti e assolutamente decisivo per le sorti del Risorgimento italiano.
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    IL RISORGIMENTO

    Prima serie (1847-1852)
    Fondato da Camillo Benso, conte di Cavour e da Cesare Balbo, il primo numero uscì il 15 dicembre 1847, tra i collaboratori figurarono Roberto d'Azeglio, Pier Carlo Boggio, Michelangelo Castelli, F. Cordova e G. Torelli. Terminò le sue pubblicazioni il 31 dicembre 1852. Dall'autunno 1850 il giornale fu diretto da Luigi Carlo Farini.
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    L'ALBA

    L'Alba fu un quotidiano pubblicato a Firenze dal 14 giugno 1847 al 12 aprile 1849[1]. Fondato da G. Bardi, era diretto da Giuseppe La Farina[1]. Vi collaborarono: Michele Amari, Giuseppe Arcangeli, E. Basevi, Filippo de Boni, Napoleone Giotti, Atto Vannucci, Enrico Mayer, Carlo Rusconi, Pietro Thouar, Raffaele Busacca, Bartolomeo Acquarone, Giuseppe Mazzoni, Giovanni Battista Niccolini ed E. S. Orlandini[1].
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    LA GAZZETTA DEL POPOLO

    Fu fondata dallo scrittore Felice Govean e dai medici Giovanni Battista Bottero e Alessandro Borella. La prima sede del giornale si trovava in piazza IV Marzo. Fu lanciata con un prezzo molto contenuto (5 centesimi la copia e 12 lire l'abbonamento annuale) per favorirne la diffusione presso la piccola borghesia istruita. Arrivò presto a 4.000 abbonati
  • Inizio della storia del Giornalismo italiano

  • L'ITALIA DEL POPOLO

    L'Italia del popolo - Giornale dell'Associazione Nazionale Italiana fu un giornale politico fondato a Milano da Giuseppe Mazzini, per propagandare le proprie idee durante il Risorgimento. Il primo numero (che portava in epigrafe il motto “Unità, Dio e il popolo”)
  • 1848 PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA

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    L'ARMONIA

    Il periodico (titolo completo: «L'Armonia della Religione con la Civiltà») fu fondato dal teologo Guglielmo Andrea Audisio, rettore all'Accademia ecclesiastica di Superga[1]. Audisio volle creare un giornale espressione dei cattolici intransigenti; il primo numero uscì il 4 luglio 1848
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    IL FISCHIETTO

    Il Fischietto fu una rivista satirica fondata a Torino nel 1848 dal disegnatore Lorenzo Pedrone (Icilio) e dal tipografo Giuseppe Cassone, pubblicata, con differenti periodicità, fino al 1916. È considerata la più importante rivista satirica italiana della sua epoca
  • PRIMA LEGGE SULLA STAMPA

    Nel marzo 1848 Carlo Alberto di Savoia promulgò lo Statuto Albertino, legge fondante dell'Italia unitaria. La Carta - a parere di giuristi e storici - risente dell'influenza del dispotismo illuminato di derivazione francese.
    «Art. 28. - La Stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi. Tuttavia le bibbie, i catechismi, i libri liturgici e di preghiere non potranno essere stampati senza il preventivo permesso del Vescovo.»
  • LA CIVILTA' CATTOLICA

    fondata intorno al 1850 da un gruppo di gesuiti di Napoli ed esuli dal Regno di Sardegna (tra cui il padre Antonio Bresciani) per iniziativa di padre Carlo Maria Curci. L'idea che spinse padre Curci alla fondazione della rivista fu quella di difendere «la civiltà cattolica», minacciata dai nemici della Chiesa, in particolare dai liberali e dai massoni[4], che andavano ispirando molte linee portanti dell'Italia risorgimentale.
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    IL CREPUSCOLO

    Rivista settimanale di scienze, lettere, arti, industria e commercio fu un periodico settimanale pubblicato a Milano dal 6 gennaio 1850 al 25 dicembre 1859[1]. L'editore fu all'inizio Antonio Arzone, poi subentrò Carlo Tenca che in seguito ne divenne anche direttore
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    ITALIA E POPOLO

    finanziato da Mazzini dall'estro in quanto esiliato avversato dal governo
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    IL PUNGOLO

    Milano "Il Pungolo", settimanale 1858, Leone Fortis, ideatore e direttore , si rappresentava sotto forma del diavolo zoppo "Asmodeo" i pseudonimo che punzecchiava col forcone un gruppo di malcapitati. Il settimanale si impose per i toni ironici e anticonformisti collaboratori: il critico musicale Filippo Filippi, il duo Paulo Fambri-Vittorio Salmini Ippolito Nievo che vi pubblicò novelle, inoltre Arnaldo Fusinato e Cletto Arrighi. disegnatori Salvatore Mazza,
  • AGENZIA STEFANI

    La Telegrafia privata - Agenzia Stefani[1] venne fondata il 26 gennaio 1853 a Torino da Guglielmo Stefani, veneziano direttore della Gazzetta ufficiale del Regno di Sardegna, con l'appoggio di Camillo Cavour
    Sotto il governo Cavour l'agenzia ottenne grandi vantaggi con l'elargizione di fondi (tenuti segreti poiché lo Statuto Albertino vietava privilegi e monopoli ai privati), mentre la stampa indipendente subì restrizioni sulla libertà d'informazione. L'agenzia Stefani, assumendo connotati monop
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    IL DIRITTO DI CORRENTI

    Giornale fondato a Torino nel 1854 in seguito a un accordo fra le varie frazioni della corrente democratica, e diretto da C. Correnti, A. Depretis, L. Pareto, G. Robecchi e L. Valerio; nel 1865 fu trasferito a Firenze, nel 1871 a Roma. Primo giornale a carattere veramente italiano, fu sempre organo della Sinistra, e assunse grande importanza dopo il 1876, con l’ascesa al potere di A. Depretis. Cessò le pubblicazioni il 31 dicembre 1895
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    L'UOMO DI PIETRA DI ARRIGHI CIMA E CATTANEO

    L'Uomo di pietra è stata una rivista di satira letteraria e politica pubblicata nel Regno Lombardo-Veneto dal 1856 al 1859 e fondata dai letterati Cletto Arrighi, Camillo Cima e Gottardo Cattaneo.
    Nata nel florido ambiente culturale della Scapigliatura milanese, giornale letterario dalle ambizioni umoristiche e satiriche, rivolte contro l'allora governante austriaco Arrighi pone tra gli obiettivi del nascente periodico di far con la penna un po' di guerra all'Austria.
  • LIBERA PAROLA

    10 numeri scritti da Pisacane
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    ITALIA DEL POPOLO 2

    a Genova dal 21 febbraio 1857 sino al 28 agosto 1858 (in quell'anno le pubblicazioni vennero sospese a causa delle persecuzioni poliziesche alimentate dal Cavour dopo l'attentato di Felice Orsini)[2]. Fu diretto da F. Bartolomeo Savi.
  • Period: to

    100 ANNI ROMANZO D'APPENDICE ROVANI

    Nel mese di aprile del 1857 la “Gazzetta di Milano” pubblica la prima puntata del romanzo “100 Anni”, che verrà poi considerato il capolavoro di Giuseppe Rovani, esponente di spicco della Scapigliatura.
    Molte le puntate che periodicamente racconteranno ai lettori della “Gazzetta” l’intricata trama; raccolte negli anni successivi – sino al 1869 – in ben 5 volumi, dei quali i primi 3 pubblicati a spese dell’autore.
  • LEGGE CASATI ISTRUZIONE

    La legge Casati 13 novembre 1859, n. 3725 del Regno di Sardegna, entrata in vigore nel 1861 ed estesa, con l'unificazione nazionale, a tutta Italia
    La legge, che prese il nome dal ministro della pubblica istruzione Gabrio Francesco Casati , confermando la volontà dello Stato di intervenire in materia scolastica a fianco e in sostituzione della Chiesa cattolica che da secoli era l'unica ad occuparsi dell'istruzione, introducendo l'obbligo scolastico nel Regno.
  • LA NAZIONE DI BARBERA

    La Nazione è il principale quotidiano di Firenze. Il giornale, distribuito su tutto il territorio nazionale, è particolarmente diffuso in Toscana, Umbria e nella provincia ligure della Spezia con numerose edizioni locali che approssimativamente corrispondono alle varie province toscane e all'Umbria.
  • 1859 SECONDA GUERRA D'INDIPENDENZA

  • 1859

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    LA PERSEVERANZA

    La Perseveranza fu un quotidiano italiano pubblicato a Milano dal 1859 al 1922. Il giornale fu fondato a Milano pochi giorni dopo l'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna da un gruppo di liberali e monarchici, membri delle famiglie patrizie milanesi, sostenitori della politica cavouriana. Tra di essi figurarono: Giovanni Visconti Venosta, Gaetano Negri e Stefano Jacini, tutti membri dell'Associazione costituzionale
  • IL GIORNALE DI SICILIA DI ARDIZZONE

    affrontare le sfide del periodo post-unitario del Sud Italia. Divenne una voce autorevole nella denuncia delle disuguaglianze sociali, del latifondismo siciliano e delle problematiche legate all’arretratezza del Mezzogiorno. In questo senso, il giornale contribuì al dibattito intorno alla cosiddetta “questione meridionale”, cercando di dare visibilità alle difficoltà del popolo siciliano e promuovendo idee di modernizzazione economica e sociale.
  • L'OSSERVATORE ROMANO

    I fondatori del giornale furono due avvocati cattolici, Nicola Zanchini e Giuseppe Bastía, sostenitori della causa papalina. La loro intenzione era creare un organo di stampa capace di difendere le posizioni della Chiesa e del Pontefic Lo scopo principale era quindi quello di contrapporsi alla propaganda portata avanti dai giornali laici e di promuovere e difendere i diritti e le prerogative della Santa Sede.
  • ROMA DI SERVINI

    Lo scopo principale di Roma era quello di difendere i valori del cattolicesimo e di combattere la propaganda liberale e anticlericale, che in quegli anni dominava buona parte della stampa italiana, in particolare nel Nord e nelle grandi città. Si trattava quindi di un giornale di orientamento cattolico e conservatore, che sosteneva le posizioni della Chiesa, opponendosi ai governi liberali post-unitari e in particolare alla politica accentratrice del Regno d’Italia.
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    IL CAPITALE con DE PRETIS ZANARDELLI E TREVES

    L'obiettivo di questo giornale era quello di promuovere un'agenda politica vicina alle istanze di modernizzazione e riforme sociali, che caratterizzavano un certo segmento del pensiero liberale del tempo. Depretis, in particolare, avrebbe poi incarnato il trasformismo, un aspetto cruciale della politica italiana dell'epoca.
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    IL SECOLO DI SONZOGNO

    Il Secolo è stato un quotidiano fondato nel 1866 a Milano. Di orientamento democratico fu il giornale più venduto in Italia a cavallo tra XIX secolo e XX secolo Il Secolo fu, in Italia, il primo quotidiano moderno: a differenza dei fogli suoi contemporanei, che contavano sull'adesione politica dei propri lettori, il quotidiano si rivolse a un pubblico popolare. Puntò tutto sulla fattura delle notizie, cercando di distinguersi per la tempestività dei servizi di cronaca
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    L'OSSERVATORE CATTOLICO DON MASSARI POI ALBERTARIO

    Il giornale aderiva alla linea di Non expedit, cioè la posizione ufficiale della Santa Sede che dissuadeva i cattolici dalla partecipazione alla vita politica del Regno d’Italia, ritenuto un regime ostile alla Chiesa. In questo senso, si affermava come una voce conservatrice e intransigente, in linea con l'enciclica "Syllabus Errorum" di Pio IX, che condannava il liberalismo, il razionalismo e il modernismo.
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    IL GAZZETTINO VENETO DI TARANTINI

    orientamento politico liberale e moderato, in linea con il pensiero di molti intellettuali vicini al governo del Regno d’Italia postunitario. Era un giornale che abbracciava gli ideali di unità nazionale, sostenendo le politiche liberal-moderate del tempo, ma senza essere eccessivamente schierato in senso radicale o estremista. In questo senso, il giornale rispecchiava le esigenze di un pubblico borghese e benestante, che cercava un mezzo di informazione serio e affidabile.
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    IL SOLE

    un quotidiano fondato a Milano nel 1865, un anno di grande fermento per l'Italia appena unificata. Questo giornale si distingueva sin dall'inizio per il suo approccio dedicato soprattutto all'economia, alla finanza e agli affari. Era, possiamo dire, una pubblicazione che si rivolgeva a un pubblico colto, borghese, legato ai settori dell’industria e del commercio, che in quegli anni stavano crescendo rapidamente, in particolare al nord Italia. Nel 1925 si fonderà con il 24 ORE
  • LA NUOVA ANTOLOGIA DI PROTONARI

    periodico trimestrale di lettere, scienze e arti fondato nel gennaio 1866 a Firenze, come ideale continuazione dell'«Antologia» del Vieusseux. è tra le più longeve e prestigiose riviste italiane in attività. Storia Il XIX secolo La rivista fu fondata a Firenze sul finire del 1865 da Francesco Protonotari (1836-1888), professore di Economia politica a Pisa. Il nome completo della testata era «Nuova Antologia di scienze, lettere ed arti».
  • 1866 TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA

  • 1866

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    LA GAZZETTA PIEMONTESE DI BERSEZIO

    Ottima domanda, giovane studente! La Gazzetta Piemontese fu fondata nel 1867 da Vittorio Bersezio, un nome di rilievo nella cultura piemontese dell'Ottocento. Bersezio, giornalista, scrittore e drammaturgo, è oggi ricordato anche per essere stato l'autore del celebre romanzo Le miserie di Monsù Travet
  • Period: to

    IL GAZZETTINO ROSA DI VIOLLIER E BIZZONI

    ebbe una linea editoriale molto decisa, caratterizzata da uno stile polemico e diretto, perfettamente in linea con l'animo battagliero del suo fondatore. Si dedicava a denunciare le ingiustizie e a criticare le istituzioni arretrate, promuovendo un’Italia più moderna, laica e democratica.
  • Period: to

    IL PICCOLO DI DE ZERBI

    promuovere la cultura e il progresso*, specialmente nel contesto del Sud Italia, che in quel periodo si trovava ad affrontare enormi sfide sociali ed economiche. Pur non essendo un giornale esclusivamente "politico", *Il Piccolo si schierava nell'ambito di un liberalismo progressista, vicino alle istanze di modernizzazione e sviluppo del Mezzogiorno.
  • Period: to

    LA PLEBE DI BIGNAMI

    si caratterizzò per il suo impegno politico e sociale, legato appunto alle correnti socialiste emergenti in Italia. Era apertamente schierato a sinistra e si impegnava nel denunciare le ingiustizie sociali, l'arretratezza delle politiche a favore dei lavoratori e nel sostenere l’importanza dell’unione fra il socialismo e i movimenti democratici. Era una pubblicazione per certi versi "militante", con contenuti volti a suscitare una coscienza di classe e a educare politicamente i lettori.
  • LA RIVISTA EUROPEA DI DE GUBERTANIS

    Rivista molto importante positivista
  • 1870

  • Period: to

    LA ROMA DEL POPOLO DI MAZZINI

    fu l'ultimo giornale politico fondato a Roma da Giuseppe Mazzini nel 1871.
    Il giornale uscì regolarmente dal 1º marzo 1871 al 21 marzo 1872; fu anticipato da un fascicolo compilato integralmente da Mazzini, pubblicato il 9 febbraio dello stesso anno. In tutto 56 fascicoli numerati. Direttore del periodico figurava Giuseppe Petroni.
    La Roma del Popolo all'interno della stampa mazziniana si colloca come il periodico più "ideologico" del mazzinianesimo.
  • Period: to

    IL POPOLO ROMANO DI FORTIS

    l Popolo romano fu un quotidiano politico edito a Roma a partire dal 1873. Fondato da Leone Fortis, fu acquistato due anni più tardi da Costanzo Chauvet, che ne fu direttore fino alla morte, avvenuta nel 1919. Nel 1922 il giornale cessò le pubblicazioni[1]. L'ultimo direttore fu Olindo Bitetti
  • Period: to

    L'ILLUSTRAZIONE ITALIANA DI TREVES

    Fondata a Milano con la testata «Nuova illustrazione universale»[4], fu edita dalla casa editrice Fratelli Treves, fondata da Emilio Treves, il quale fu anche il primo direttore della rivista. Tra i redattori si annovera Eugenio Torelli Viollier, che fonderà nel 1876 il Corriere della Sera.
  • Period: to

    IL BERSAGLIERE DI BOVIO

    giornale fondato a Firenze nel 1875, noto per il suo taglio popolare e satirico. È spesso ricordato per il linguaggio irriverente e l'approccio diretto, che lo resero una voce particolarmente vivace nel panorama editoriale dell'epoca, un periodo in cui la stampa cominciava a rivolgersi anche alle classi popolari, oltre che ai ceti più istruiti o alle élite politiche. fortemente anticlericale e per un atteggiamento polemico nei confronti delle istituzioni tradizionali
  • CORRIERE DELLA SERA DI VIOLLIER

    si collocava nel filone del liberalismo moderato. Era un giornale che si rivolgeva principalmente alla borghesia urbana e colta, sostenendo le posizioni politiche del Regno d’Italia e promuovendo il progresso economico, sociale e culturale. Non era un giornale radicale o apertamente schierato; piuttosto, adottava un tono equilibrato, riflessivo e pragmatico.
  • LA LOMBARDIA F.LLI CIVELLI

    Nello stesso 1878 il C. acquistò La Lombardia, fondata vent'anni prima a Milano da C. Correnti e altri uomini della Sinistra e abbastanza saldamente affermata in quella città così da raggiungere una tiratura dalle 12.000 alle 20.000 copie.
  • IL MESSAGGIERO DI CESANA

    aveva un orientamento politico liberale moderato, in linea con molte testate nate nell’Italia postunitaria. Il giornale era vicino alla borghesia romana e sosteneva la politica del Regno d’Italia, senza però essere espressamente schierato con un partito o una corrente ideologica precisa.
  • Period: to

    LA RASSEGNA NAZIONALE

    SIAMO CATTOLICI E ITALIANI
  • Period: to

    LA TRIBUNA DI CESANA E POI FORTIS

    L’obiettivo iniziale del giornale era quello di offrire un punto di vista indipendente sulla politica nazionale, senza allinearsi rigidamente ai partiti dell’epoca, ma contestando liberamente le principali questioni istituzionali e sociali.
  • IL RESTO DEL CARLINO DI ZAMORANI

    Tuttavia, il giornale non era un organo ufficiale di partito: si trattava di una testata indipendente, che puntava principalmente a fornire notizie di cronaca, economia e cultura. La sua forza era proprio l’attenzione alla città di Bologna e alla sua realtà locale, con un approccio pratico e pragmatico che ben rispecchiava l'atteggiamento della società emiliana in quegli anni.
  • ILSECOLO XIX DEGLI ANSALDO

    aveva un orientamento moderato, con aperture verso il liberalismo. Non era un giornale di partito, ma piuttosto una testata che cercava di rappresentare gli interessi della borghesia genovese. Schierato con le idee di progresso economico e sociale, il giornale prestava attenzione anche alle questioni locali, come lo sviluppo del porto di Genova e del commercio marittimo.
  • IL MATTINO DI SCARFOGLIO E SERAO

    Scarfoglio e Serao, legati anche sentimentalmente (erano marito e moglie), intendevano creare un quotidiano che rappresentasse e interpretasse lo spirito del Mezzogiorno d'Italia in una fase storica complessa, quando il Sud cercava di trovare una sua identità all’interno del neonato Regno d’Italia, spesso sentendosi trascurato o marginalizzato rispetto al Nord.
  • LA STAMPA

    La Stampa* nacque dalla trasformazione della Gazzetta Piemontese* nel 1895 Il direttore che segnò questa transizione fu Giulio De Benedetti, ma la figura cruciale nello sviluppo del giornale, poco dopo il cambiamento di nome, fu Alfredo FrassatiIl cambio di nome coincise con la volontà di posizionarsi non più soltanto come giornale piemontese, ma come quotidiano di respiro nazionale, un passo importante per la modernità del giornalismo in Italia.