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Partenza fratelli Bandiera da Corfù
Il 13 giugno 1844 i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera partirono da Corfù.
Avevano avuto notizie, risultate poi false, di una sollevazione popolare in corso in Calabria. -
Inizio viaggio per Cosenza
Dai guardiani di un casolare appresero che non era in corso alcuna ribellione.
Decisero di tentare ugualmente l'impresa e la sera del 17 giugno partirono verso la Sila nell'intento di arrivare a Cosenza.
Il corso Boccheciampe intanto si dileguò dirigendosi verso Crotone, dove arrivò la mattina seguente e dove si precipitò dalla polizia a denunciare i compagni. -
Intercettazione delle guardie di Belvedere
Il sottintendente di Crotone inviò delle pattuglie alla ricerca della banda e fece pervenire un avviso ai capi urbani di Cirò, Crucoli, Belvedere e Spinello mettendoli in allarme.
Il gruppo fu intercettato presso il valico di Pietralonga , dalle guardie civiche di Belvedere; Ne seguì un violento scontro a fuoco in cui persero la vita molte persone. -
Mobilitazione guardia municipale di Caccuri
Dopo il conflitto di Pietralonga la guardia municipale di Caccuri iniziò a la ricerca di quella che era ritenuta una pericolosa banda armata di briganti: nel pomeriggio partiva da Caccuri l'avviso urgente che il gruppo armato era diretto verso il grosso centro silano. La guardia urbana di San Giovanni in Fiore si mobilitò rapidamente e si mosse verso quello che si credevaun aggressore e i sangiovannesi si appostarono all'inizio della pineta silana. -
Morte fratelli Bandiera
Ed è qui che arrivarono verso sera, ormai stremati, i venti patrioti; Il conflitto a fuoco fu violentissimo, alcuni caddero. Gli altri furono tutti catturati meno il Meluso che si costituì alcune settimane più tardi e nel processo fu condannato a 14 anni di galera.
I prigionieri, ritenuti briganti, furono malmenati e spogliati dei loro averi. Vennero condotti a Cosenza e processati: furono condannati a morte. Il 25 luglio, nel vallone Rovito, Attilio ed Emilio Bandiera furono fucilati.