Antonio canova

Antonio Canova

  • IL NEOCLASSICISMO

    IL NEOCLASSICISMO
    Il Neoclassicismo è un movimento artistico che si sviluppa dalla seconda metà del '700. Si tratta di una riscoperta del mondo classico, come afferma Winckelmann, massimo esponente, che ne voleva sottolineare i canoni di armonia, nobile semplicità e quieta grandezza. Per il movimento neoclassico, l’anima - che è grande e nobile – va rappresentata solamente in uno stato di armonia, di riposo, quindi raffigurando i soggetti nel momento precedente o successivo all’azione.
  • VITA E OPERE

    VITA E OPERE
    Antonio Canova nasce a Possagno nel 1757. Rimane precocemente orfano di padre, la madre si risposa e cambia città, e viene affidato al nonno, abile scalpellino che gli trasmette i primi rudimenti del mestiere. Il giovane Antonio dimostra una eccezionale dote per la scultura e nel 1768 si reca a Venezia per dedicarsi alla sua formazione artistica, all'Accademia del Nudo. Ha solo quindici anni quando scolpisce le due statue di Orfeo ed Euridice.
  • A ROMA

    A ROMA
    Nel 1777 realizza il suo primo grande capolavoro, il gruppo scultoreo con Dedalo e Icaro, oggi conservato al Museo Correr.
    Nel 1779 si reca a Roma per studiare l'antichità, approfondire i testi classici e la mitologia. A Roma incontra molti artisti, tutti accomunati dal desiderio di riscoperta della classicità, tutti affascinati dalle idee di Johann Joachim Winckelmann, il grande teorizzatore del Neoclassicismo.
  • A NAPOLI

    A NAPOLI
    Nel 1780 da Roma, dove comunque ha deciso di stabilirsi, Canova parte alla volta di Napoli, dove visita i siti archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum. E proprio a Napoli realizza Teseo sul Minotauro, la sua prima opera di gusto pienamente neoclassico, per proseguire con la serie di sculture, anche queste a soggetto mitologico, eseguite sul finire del Settecento (Eros giovinetto, Amore e Psiche, Ebe, Venere e Adone, Ercole e Lica, Le Tre Grazie), che gli regalano fama internazionale.
  • AMORE E PSICHE (dettagli)

    AMORE E PSICHE (dettagli)
    I movimenti dei due protagonisti formano una croce molto leggera. Si
    può immaginare di tracciare una linea dall’ala destra di Amore fino al suo piede sinistro e poi un’altra invece che parte dall’altra ala e si conclude nel corpo di Psiche. Nel punto in cui le due linee si
    intersecano c’è il centro focale dell’opera, cioè il punto in cui cade lo
    sguardo quando si osserva la scultura.
  • AMORE E PSICHE (dettagli)

    AMORE E PSICHE (dettagli)
    Le braccia di Psiche formano due piccoli cerchi. Nell’esatto punto in
    cui questi cerchi si toccano, troviamo le labbra dei due protagonisti che stanno per sfiorarsi.
  • AMORE E PSICHE (dettagli)

    AMORE E PSICHE (dettagli)
    Nella parte posteriore della scultura è possibile ammirare:
    ➢ la faretra di Amore, in cui tiene le frecce che scocca per far innamorare i suoi obiettivi;
    ➢ i lunghi capelli della ragazza;
    ➢ un piccolo vaso, che è proprio quello che la ragazza utilizzò per completare l’ingannevole prova di Venere.
  • AMORE E PSICHE

    AMORE E PSICHE
    ➢ Artista: Antonio Canova
    ➢ Data di produzione: 1787 - 1793
    ➢ Dimensioni: 1,55 m x 1,68 m
    ➢ Luogo: Museo del Louvre, Parigi
    ➢ Materiale: marmo bianco
    I soggetti cui si ispira Canova sono Amore e Psiche, i protagonisti di una storia raccontata nell’Asino d’oro di Apuleio. Le loro labbra, seppur vicinissime, ancora non si sono toccate, bloccate nell’eternità. Le ali di Amore sono spiegate e sembra quasi che sia atterrato per soccorrere Psiche, in grave difficoltà per via delle prove di Venere.
  • PERIODO NAPOLEONICO

    PERIODO NAPOLEONICO
    Nel 1804, con l'inizio del periodo napoleonico Canova viene scelto come ritrattista ufficiale dall'imperatore, per il quale realizza varie opere (quali il Napoleone conservato presso Apsley House).
    Nel 1815 a Parigi riesce a recuperare numerose e preziose opere d'arte trafugate da Napoleone lungo la penisola italiana e a riportarle in patria. Pio VII gli conferisce il titolo di Marchese d'Ischia insieme a un vitalizio che Canova decide di destinare al sostegno delle accademie d'arte.
  • MORTE

    MORTE
    Nel luglio del 1819 è a Possagno per la posa della prima pietra della Chiesa Parrocchiale intitolata alla Santissima Trinità che ha progettato per la sua comunità.
    Il maestoso edificio, noto anche come Tempio Canoviano, che ora accoglie le sue spoglie, sarà completato, però, solo dieci anni dopo la sua morte, che avviene il 13 ottobre 1822, a Venezia.