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William Bernbach
William Bernbach, universalmente noto come Bill Bernbach (New York, 13 agosto 1911 – New York, 2 ottobre 1982), è stato un pubblicitario statunitense. Fu tra i promotori della cosiddetta seconda rivoluzione creativa che si ebbe nella pubblicità americana degli anni cinquanta. Secondo Advertising Age è da considerarsi la figura più influente nella storia della pubblicità del XX secolo. -
Dimissioni Grey Advertising
New York, 15 maggio 1947 Miei cari, la nostra agenzia si sta ingrandendo. Di questo possiamo essere felici. Ma è anche una cosa di cui preoccuparsi. Non voglio dire che ci sia da dannarsi all’idea, ma mi preoccupa vedere che stiamo cadendo nella trappola della magniloquenza, che ormai adoriamo sempre più la tecnica e non i contenuti, che inseguiamo la storia invece di esserne artefici, che naufraghiamo nella superficialità invece di farci guidare da solidi principi. [...] -
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DDB (Doyle, Dane, Bernbach) Worldwide
La DDB (acronimo che sta per Doyle Dane Bernbach) è una tra le agenzie pubblicitarie più importanti del mondo. È stata fondata nel 1949, a New York, da James Edwin Doyle, Maxwell Dane e William Bernbach. Dal 1986 fa parte della multinazionale Omnicom Group Inc. -
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Pubblicità Volkswagen
Pubblicità iconiche per il maggiolino in linea con Bernbach che cambiano il modo di fare pubblicità. -
Think Small
Un semplice imperativo: "Think Small" e un invito a cambiare il modo di vedere le cose. La storia di una “piccola” pubblicità di Volkswagen che ha cambiato il modo di fare e pensare la pubblicità. -
Think Small II
Esempio di altre pubblicità minimaliste dedicate al "Think Small" -
Levy's Ad Campaign
Per il panificio Levy’s, ideò la foto di un bimbo di colore e altre persone con il pay-off «non devi essere ebreo per amare Levy’s, vero pane di segale ebreo» -
Avis
“We try harder”(1963): “noi ce la mettiamo tutta, proprio perché non siamo dei numeri uno, perché veniamo dal basso”. Si tratta dell’autonoleggio Avis, che ancora oggi usa questo copy. -
It's ugly, but it gets you there
Nasce così uno dei primi annunci che parla del prodotto senza mostrarlo, sfruttando la figura retorica della metafora per sconvolgere un intero mondo, non solo della comunicazione. “It’s ugly, but it get you there.” (“è brutto, ma vi ha portato fino a lì”) una frase secca di sole sette parole, otto se si considera il verbo dopo l’apostrofo, un titolo da manuale del copywriter, sotto a un immagine che ritraeva l’Apollo 13 appena sbarcato sul suolo lunare. -
Chivas
Visual, pulito, mostra la classica bottiglia del celebre whisky scozzese icona vuota con un solo fondo di bevanda. Una vera bestemmia nel mondo della pubblicità, non far vedere il prodotto. Nessuna head line secca, ma un testo più da body copy, trattato però come una head che recita, provando a tradurlo in Italiano: “Mettila così…Tu non hai perso una bottiglia di Chivas, tu hai guadagnato dei nuovi amici.”