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Nazismo

By gene 27
  • La Germania dopo la Guerra

    La Germania dopo la Guerra
    Nel 1918 l’imperatore Guglielmo II è costretto ad abdicare. La Germania diventa una repubblica controllata dai consigli degli operai e dei soldati, che puntano ad una rivoluzione socialista.
    Si oppone a ciò il Partito socialdemocratico, che vuole una repubblica parlamentare: nel 1909, in una situazione di crisi sociale ed economica l’Assemblea costituente dà vita alla Repubblica di Weimar.
  • Le Preferenze

    Pochi giorni dopo un’Assemblea costituente gettò le basi del nuovo stato tedesco: la Repubblica di Weimar.
    Al governo sedevano socialdemocratici, Partito democratico ed esponenti dello Zentrum.
    Pur con una costituzione molto avanzata, la Repubblica non ebbe il sostegno né dei comunisti, né dalla destra.
    L’aristocrazia, che aveva il controllo dell’esercito, e la maggior parte degli industriali avrebbero preferito un sistema politico autoritario.
  • La Germania ed il riscatto

    La Germania ed il riscatto
    La Germania era considerata la principale responsabile della prima guerra mondiale ed era stata costretta a pagare un grave risarcimento.
    Il Partito socialdemocratico intendeva formare una repubblica parlamentare, mentre le altre forze di sinistra - i socialisti indipendenti e la lega di Spartaco - avrebbero voluto un cambiamento più radicale.
    All’inizio del 1919 a Berlino gli Spartachisti tentarono un’insurrezione, che però venne repressa e costò la vita a numerosi manifestanti.
  • Il Crollo di Wall Street

    Il Crollo di Wall Street
    Poi nel 1929 il crollo di Wall Street aggravò i problemi economici della Germania e favorì l’ascesa del Partito nazista, un partito di estrema destra, razzista e anti democratico, guidato da Adolf Hitler.
    I nazisti vennero sostenuti dal ceto medio, dall’alta borghesia e da molti disoccupati
  • il Partito Nazionalsocialista

    il Partito Nazionalsocialista
    Nel 1920 venne fondato a Monaco di Baviera il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (partito nazista), una formazione di estrema destra che si proponeva di combattere le forze politiche socialiste ricorrendo anche alla violenza.
    Adolf Hitler, era un reduce austriaco di 31 anni.
    A partire dal 1930 il numero dei fascisti cominciò velocemente a crescere.
    Fu soprattutto la crisi del 1929 il fattore di crescita della loro popolarità.
  • Il Nazismo si espande

    Il Nazismo si espande
    Dopo la crisi del 1929 gruppi sociali sempre più ampi cominciarono ad appoggiare i nazisti:
    ceto medio: colpito dalle crisi economiche e fortemente nazionalista.
    aristocrazia: pur disprezzando Hitler per le sue modeste origini, lo appoggiavano, in nome della potenza tedesca.
    disoccupati: economicamente disperati, aderirono al nazismo perché permetteva a loro benessere e attribuiva agli ebrei la responsabilità della crisi in Germania
  • Il nuovo cancelliere

    Il nuovo cancelliere
    Il 30 gennaio 1933 Hitler diventa cancelliere e, liquida la democrazia e trasforma la Germania in una dittatura.
    Fin dall’inizio l’ideologia nazista si dichiara esplicitamente razzista: Infatti per Hitler c'era una sola razza ariano, che aveva il diritto di poter eliminare le alte razze. Per Hitler la Germania aveva diritto ad uno “spazio vitale”, cioè un espansione del territorio. Gli slavi dell’Europa Orientale, considerati una razza inferiore, sarebbero dovuti essere schiavizzati.
  • Copiando L'Italia

    Così come in Italia, anche in Germania vennero messi fuori legge i sindacati e dichiarati illegali tutti i partiti, eccetto quello nazista. Anche la dittatura nazista ebbe un carattere totalitario.
    Vennero create organizzazioni che avevano il compito di mobilitare la popolazione a favore di Hitler e del nazismo e si fece ampio uso dei mezzi di comunicazione di massa come strumenti di propaganda.
  • Leggi di Norimberga (leggi Razziali)

    Leggi di Norimberga (leggi Razziali)
    Già nel 1933 tutti gli ebrei tedeschi vennero esclusi dagli impieghi pubblici e dall'insegnamento. Nel 1935 vennero approvate le “leggi di Norimberga”, che privavano gli ebrei della cittadinanza tedesca e impedivano il matrimonio tra ariani e ebrei. La politica antisemita nazista. La notte del 9 novembre 1938 (“notte dei cristalli”) i nazisti compirono una serie di violenze ai danni della popolazione ebraica: un centinaio di cittadini ebrei venne ucciso e circa 35 000 furono deportati.
  • Lo Spazio Vitale - 1° parte

    Lo Spazio Vitale - 1° parte
    In campo economico Hitler ottenne una rapida ripresa del Paese avviando imponenti opere pubbliche e investendo nel riarmo. Il nazismo si opponeva infatti ai trattati di pace e rivendicava per la Germania il diritto ad ampliare il proprio “spazio vitale”: così, nel 1938, vennero annesse Austria e parte della Cecoslovacchia.
  • Il Principio del Capo

    Il Principio del Capo
    I nazisti introdussero il Führerprinzip (“principio del capo”) anche nelle aziende: come nella Germania il Führer era il capo di tutto il popolo, anche nei luoghi di lavoro tutti dovevano obbedire a capi e imprenditori. Hitler si preoccupò anche di favorire la ripresa economica e a questo fine il promosse lavori pubblici di grandi dimensioni, come autostrade e canali; inoltre investì enormi capitali nella produzione di armi e mezzi per l’esercito, azzerando la disoccupazione.
  • L'ingrandimento dello stato tedesco

    Per i nazisti tutti i membri della stirpe tedesca dovevano vivere in uno stesso Stato. Il primo Stato da inserire nel Reich era dunque l’Austria, in quanto era abitata da tedeschi: ciò avvenne nel 1938. Anche i Sudeti, una regione della Cecoslovacchia abitata in prevalenza da tedeschi, divennero parte del Reich nello stesso anno. Pochi mesi dopo l’esercito tedesco occupò anche Boemia e Moravia, nonostante Hitler avesse promesso alle potenze europee che non l’avrebbe fatto.
  • Spazio Vitale - 2° parte

    Spazio Vitale - 2° parte
    La guerra per Hitler rappresentava il mezzo per vendicare la sconfitta del 1918 e per garantire alla Germania lo “spazio vitale”. Fin dalla sua ascesa al potere Hitler dichiarò di non voler più rispettare i trattati di pace: occupò la Renania e la Saar, due regioni della Germania occidentale e ristabilì l’obbligo per tutti i cittadini maschi di svolgere il servizio militare. Francia e Gran Bretagna condannarono le scelte di Hitler, ma non fecero nulla di concreto per ostacolarle.
  • Il Patto Montrov-Ribbentrop

    Il Patto Montrov-Ribbentrop
    il 23 agosto 1939 l’Unione Sovietica comunista e la Germania nazista firmarono un patto di non aggressione della durata di dieci anni. Per Hitler la Russia era il principale nemico, ma temeva di entrare in guerra anche contro Francia e Gran Bretagna, col patto poteva evitare una guerra con Stalin. Stalin temeva che Hitler si alleasse con Francia e Gran Bretagna per potere attaccare l’Urss; inoltre, l’Unione Sovietica avrebbe ottenuto i territori della Polonia orientale e degli Stati baltici.