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112 BCE
La guerra giugurtina
Giugurta, un ambizioso nipote di Massinissa e re della Numidia, si era impadronito del regno sottraendolo ai legittimi eredi, facendoli sopprimere. Tra questi vi erano anche dei mercanti italici. Per questo motivo il senato fu costretto dai cavalieri romani a dichiarare guerra a Giugurta. -
107 BCE
La riforma dell'esercito
Mario, mostrando in battaglia le proprie doti di comandante, decise di riformare l'esercito permettendo anche ai cittadini più poveri di arruolarsi. Costoro dovevano esercitare il servizio militare per sedici anni, in cambio di paga. -
107 BCE
Caio Mario conduce Roma al successo
Caio Mario, un uomo di ceto equestre, viene eletto console ed in poco tempo, riesce a trovare, sconfiggere e catturare Giugurta -
101 BCE
Lo scontro tra Roma e le tribù germaniche
Mario porta Roma alla vittoria dello scontro con due tribù germaniche: i Cimbri e i Teutoni.
Queste popolazioni cercavano di entrare in Italia da Nord e riuscirono anche a sconfiggere l'esercito romano in più di un occasione, prima di essere fermate da Mario. -
91 BCE
La rivolta degli Italici
Dopo diversi tentativi per avere diritto alla cittadinanza romana da parte degli Italici, Marco Livio Druso, un tribuno della plebe, propose una nuova riforma che prevedeva l'estensione della cittadinanza romana a tutti gli Italici. Il consiglio degli anziani gliela negò e iniziò una battaglia che finì con la vittoria del senato e con l'assassinio di Druso. -
Period: 90 BCE to 88 BCE
Una vittoria morale
Dopo l'uccisione di Druso, gli Italici insorsero contro lo Stato romano affinchè riconoscesse loro la cittadinanza romana.
Inizialmente il senato e i cavalieri si opposero e iniziò una guerra sociale che portò alla sconfitta degli insorti.
Nonostante la sconfitta, agli Italici fu riconosciuta la cittadinanza romana, a partire dai popoli che si erano schierati con Roma o che erano rimasti neutrali durante il conflitto. -
88 BCE
Mitridate minaccia l'impero romano
Mitridate VI il Grande, re del Ponto, invase la provincia romana d'Asia e dichiarò guerra ai romani incitando i Greci e i Macedoni all'insurrezione in nome dell'odio antiromano. Atene insorse e, insieme ad alcuni popoli Italici, tra cui Sanniti e Lucani, decise di schierarsi dalla parte di Mitridate. -
85 BCE
La sconfitta di Mitridate
Silla, dopo essere partito per la guerra contro Mitridate, riesce a sconfiggerlo a Cheronea e a Orcomeno e lo costringe poi a firmare la pace di Dardano. -
82 BCE
La guerra civile e l'ascesa al potere di Silla
Intanto in Italia si formarono due fazioni: la prima formata dai seguaci di Caio Mario e la seconda costituita dai sostenitori di Silla.
L'odio e il contrasto fra i due gruppi sfociò in una guerra civile che portò alla vittoria di Silla, che conquistò Roma e salì al potere. -
82 BCE
La dittatura di Silla
Non appena salì al potere, Silla si fece eleggere dittatore a tempo indeterminato, eliminando gli avversari interni e aumentando il potere dei senatori e dei cavalieri. -
79 BCE
La fine del regime dittatoriale di Silla
Prima di ritirarsi a vita privata, Silla realizzò la più significativa delle sue riforme: tolse ai tribuni della plebe il diritto di veto e la facoltà di presentare proposte di legge ai comizi centuriati, senza il permesso del senato. Così facendo Silla rafforzava il consiglio degli anziani, ma si impadroniva, con una sola mossa, del potere dei tribuni della plebe. -
Period: 74 BCE to 64 BCE
La seconda guerra mitridatica
Mitridate, dopo la sconfitta dei pirati, invase la Bitinia, anche se incontrò una controffensiva romana che lo inseguì fino in Armenia, dove aveva trovato riparo.
Sotto la guida di Pompeo, però, l'esercito romano, dopo due anni, riuscì a sconfiggere Mitridate.
L'anno seguente il re del Ponto si tolse la vita e salì al trono il figlio Farnace che poté conservare il regno del Bosforo.
Intanto Pompeo, avvalendosi dei suoi poteri, mise in ordine i Paesi conquistati in Oriente. -
73 BCE
L'insurrezione di Spartaco
Spartaco, uno schiavo originario della Tracia, guidò una violenta rivolta di gladiatori traci, galli e germani, che scoppiò a Capua, in Campania, con lo scopo di tornare ai propri paesi d'origine -
71 BCE
La sconfitta di Spartaco
Il senato, per fermare la rivolta, decise di inviare contro Spartaco un esercito guidato da Marco Licinio Crasso che, lo sconfisse nella battaglia di Brindisi.
I superstiti in fuga furono intercettati dalle truppe di Gneo Pompeo, che stava tornando dalla Spagna e furono annientati. -
70 BCE
Gneo Pompeo e Licinio Crasso
Dopo che, insieme a Licinio Crasso, venne eletto console, Gneo Pompeo, seguace di Silla e abile comandante, decise di eliminare alcune delle leggi più odiose di Silla, restaurando i poteri dei tribuni della plebe, compreso il diritto di veto. -
67 BCE
Una nuova minaccia
Pompeo ottenne, nonostante l'opposizione di molti che ne temevano l'ambizione, un comando straordinario della durata di tre anni per condurre la battaglia contro i pirati che, appoggiati da Mitridate, minacciavano Roma.
Così Pompeo, dato il potere straordinario conferitogli, riuscì a costituire un esercito di 120.000 uomini e di 500 navi, con cui sconfisse i pirati. -
66 BCE
Il secondo comando straordinario di Pompeo
Pompeo riesce ad ottenere un secondo comando straordinario, questa volta senza limiti, per condurre la guerra contro Mitridate.