Scuola 800

La storia della scuola

  • I programmi della scuola elementare del 1945

    I programmi della scuola elementare del 1945
    Nella Sicilia liberata già nel 1943 era al lavoro una commissione guidata dal pedagogista americano Washburne, seguace di Dewey, per la revisione dei programmi scolastici. Il governo alleato comprese l'importanza fondamentale della riforma della scuola elementare, la più influenzata dai fascisti, così nel 1944 era già al lavoro una seconda commissione incaricata di redigere i nuovi programmi per la scuola di quel grado.
  • Period: to

    L'istruzione in Italia dalla Repubblica ad oggi

  • La scuola nella Costituzione del 1948

    La scuola nella Costituzione del 1948
    Nella Costituzione della Repubblica Italiana (art. 34) viene stabilita l'istruzione pubblica, gratuita e obbligatoria per almeno 8 anni.
    Tuttavia restava il sistema scolastico precedente: scuola elementare quinquennale e i tre anni successivi divisi in “scuola media” e “scuola di avviamento professionale”. Il 6/8/48 fu inaugurato dal presidente del Consiglio De Gasperi e dal ministro Gonella il Consiglio superiore della pubblica istruzione dalla scuola primaria all'Università.
  • I programmi del 1955

    I programmi del 1955
    I programmi Ermini, dal ministro che li firmò, DPR n. 503 del 14 giugno 1955. Il decreto propone la struttura e i programmi per la scuola elementare e media. Si articola in 8 classi e in 3 cicli: 1^ ciclo 2 anni, 2^ ciclo 3 anni, 3^ ciclo 3 anni. Nel primo non c'è distinzione per discipline e gli obiettivi di uscita sono saper leggere, scrivere, contare, misurare, esplorare l’ambiente. Il secondo è organizzato per materie. Il terzo presenta 2 opzioni: la scuola media e l’avv. professionale.
  • La riforma della scuola media del 1962

    La riforma della scuola media del 1962
    Col ministro Luigi Gui finalmente la riforma della scuola media unificata che permette l'accesso a tutte le scuole superiori. Vengono aumentate in Italia le classi miste maschili e femminili. Permane comunque un'ambiguità sulla questione “Latino”, di cui in II Media si studiano "Elementi", mentre diventa materia facoltativa nel 3^ anno; Verrà superata con l'abolizione dello studio del latino nelle scuole medie.
  • Istituzione della scuola materna statale

    Istituzione della scuola materna statale
    La scuola materna venne istituita ai sensi della legge 18 marzo 1968, n. 444 come, l'anno seguente viene emanata la disciplina dell'ordinamento, poi modificata del decreto del ministro della pubblica istruzione 3 giugno 1991.
  • Gli anni 1970 ed i "provvedimenti delegati sulla scuola"

    Gli anni 1970 ed i "provvedimenti delegati sulla scuola"
    La gravità del nuovo metodo di “selezione classista” adoperato dalla mentalità elitaria dei docenti, venne evidenziata da Don Lorenzo Milani in "Lettera ad una professoressa". I "provvedimenti delegati" ('74) introducono la rappresentanza dei genitori, del personale ATA e degli studenti. Nella sc. elementare (legge 24/09/71, n. 820) si istituisce la sc. a tempo pieno come risposta ai bisogni sociali. La legge 4/8/77, n. 517 introduce gli insegnanti di sostegno.
  • I programmi del 1985

    I programmi del 1985
    Franca Falcucci (Min. Pubblica Istruzione).
    La legge porta l’obbligo scolastico fino agli 8 anni. Organizza l’istruzione in 4 anni con due cicli (inferiore e superiore) di 2 anni ciascuno. Il biennio inferiore è obbligatorio. Il biennio inferiore poteva prevedere lo sdoppiamento in due classi: prima inferiore e prima superiore. Suddivisione per materie.
  • La legge 5 giugno 1990, n.148

    La legge 5 giugno 1990, n.148
    Ha come conseguenza la introduzione di una pluralità di docenti per la stessa classe. L'allora Ministro all'Istruzione Sergio Mattarella curò il progetto di riforma complessiva della scuola elementare che dopo alcuni anni di sperimentazione, rese universale il modulo dei tre insegnanti su due classi portando al superamento del tradizionale maestro unico. Mattarella la definì "una riforma che rende possibile la piena attuazione dei nuovi programmi"
  • La riforma Berlinguer

    La riforma Berlinguer
    Legge Quadro in materia di Riordino dei Cicli dell'Istruzione: ciclo primario e ciclo secondario.
  • La legge 10 marzo 2000 n 62

     La legge 10 marzo 2000 n 62
    parificò strutturalmente le scuole non statali;
  • Le Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione

    Le Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione
    “Le Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione nascono all’interno di una nuova cornice culturale entro cui ripensare l’esperienza del “fare scuola”.
    Ministro Fioroni.
  • La Riforma Gelmini

    La Riforma Gelmini
    Il 29 ottobre 2008 il Parlamento ha convertito in legge il decreto proposto dal Ministro Mariastella Gelmini che modifica il metodo di valutazione degli studenti nella scuola primaria, introducendo il voto con corrispondenza, e quello della scuola secondaria di primo grado, con il voto assoluto, e reintroduce il maestro unico nella scuola elementare, il decreto provoca diverse manifestazioni contrarie in tutta Italia.
  • Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

    Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
    Il testo del 2012 perfezionava e concludeva il percorso avviato nel 2007 con le prime “Indicazioni” del 31/07/2007 di Fioroni con un corollario nel 2018 con le “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”.
    Le Indicazioni rimangono un testo attuale per la visione pedagogica e le suggestioni didattiche; un testo aperto e dinamico che intercetta le grandi questioni del XXI sec. Rimangono e vivono visioni e riflessioni che hanno inciso e tanto ancora possono incidere sulla scuola italiana del XXI sec.
  • Riforma "La Buona Scuola"

    Riforma "La Buona Scuola"
    Legge 107 del 2015 Governo Renzi. L’obiettivo di questo provvedimento legislativo è riaffermare il ruolo centrale della scuola, migliorare le competenze di studentesse e studenti, contrastare le diseguaglianze socio – culturali e prevenire l’abbandono scolastico. Si propone di realizzare anche una scuola aperta, pensata come laboratorio permanente di ricerca, di sperimentazione e innovazione didattica, che garantisca il diritto allo studio e alle pari opportunità.
  • Il ministro Fedeli e i decreti delegati (“Buona Scuola-bis”)

    Il ministro Fedeli e i decreti delegati (“Buona Scuola-bis”)
    I decreti mettono le studentesse e gli studenti al centro di un progetto, che parte dalla nascita grazie al sistema integrato 0-6 anni, per dare a tutte e tutti pari opportunità di accesso alla conoscenza. I decreti valorizzano la professione docente, insistendo sulla formazione e sulla qualità del reclutamento, mettono tutto il personale della scuola al centro del progetto di rilancio del sistema a partire dal tema, importantissimo, dell'inclusione. [Min. V. Fedeli]
  • Emergenza Covid e la Dad

    Emergenza Covid e la Dad
    Ministro Lucia Azzolina
  • La didattica digitale integrata con min. Patrizio Bianchi

    La didattica digitale integrata con min. Patrizio Bianchi
  • Il Ministero dell'Istruzione diventa M.I.M.

    Il Ministero dell'Istruzione diventa M.I.M.