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Dalle teorie fissiste alla tettonica a placche

  • Il fissismo

    Il fissismo
    Fino ai primi anni dell'Ottocento è radicata l'idea fissista che gli esseri viventi sono destinati a rimanere sempre uguali a sé stessi e che oceani e continenti siano statici.
    Si ammettono solo spostamenti verticali delle masse continentali a causa della contrazione della superficie del globo per progressivo raffreddamento della massa fusa.
    Durante il raffreddamento si sarebbero stratificati in superficie materiali leggeri (sial) e al di sotto materiali più densi (sima, osol e nife).
  • Il catastrofismo

    Il catastrofismo
    Georges Leopold Cuvier (1769-1832) elabora la teoria del catastrofismo secondo la quale le estinzioni degli esseri viventi avvengono attraverso improvvisi e violenti sconvolgimenti della crosta terrestre, di cui l'ultimo è stato il Diluvio universale. Le forme viventi scomparse vengono sostituite da nuove.
    Similmente, grandi catastrofi hanno portato alla separazione dei continenti originariamente uniti.
  • L'evoluzionismo

    L'evoluzionismo
    Jean Baptiste Lamarck (1744-1829) e Charles Darwin (1809-1882) sono considerati i padri fondatori dell'evoluzionismo, teoria secondo cui gli esseri viventi mutano di generazione in generazione grazie alla trasmissione di caratteri ereditari alla prole.
    Lamarck: "Histoire naturelle des animaux sans vertèbres" (1815-1822)
    Darwin: "L'origine delle specie" (1859)
  • Nascita della Geodinamica

    Nascita della Geodinamica
    James Hutton (1726-1797) alla fine del Settecento e qualche anno dopo Charles Lyell (1797-1875), maestro di Darwin, sostengono che la Terra ha una lunga storia in quanto è stata modellata da processi lenti e graduali, gli stessi che agiscono ancora oggi e con la stessa intensità (attualismo e uniformismo).
    I due geologi introducono il concetto di un pianeta vivo, in continua evoluzione, e mettono in risalto l'importanza del tempo quale fattore geologico.
  • Teoria isostatica

    Teoria isostatica
    Nella seconda metà dell'Ottocento si afferma grazie a Clarence Edward Dutton (1841-1912) la teoria isostatica che ammette il movimento verticale dei blocchi crostali allo scopo di riequilibrare il proprio peso in seguito ad eventi di variazione di spessore (erosione o deposizione). Continenti e oceani, però, rimarrebbero saldamente al loro posto.
  • Discontinuità sismiche

    Discontinuità sismiche
    Gli studi sulla propagazione delle onde sismiche mettono in evidenza l'esistenza di discontinuità di propagazione. L'interno della Terra viene quindi suddiviso in crosta (d. di Moho -1909), mantello (d. di Gutenberg - 1914) e nucleo (d. di Lehmann - 1936).
  • Teorie mobiliste

    Teorie mobiliste
    Osmond Fisher (1817-1914) nel 1881 ipotizza la presenza di moti convettivi di magma liquido che risalgono negli oceani e discendono nei loro margini.
    Frank Bursley Taylor (1860-1938) agli inizi del Novecento formula una prima teoria di deriva continentale non catastrofista basata sull'osservazione della distribuzione delle catene montuose sulla superficie terrestre.
    Essi fondarono le teorie mobiliste che ammettono spostamenti orizzontali del sial sul sima.
  • Teoria della deriva dei continenti

    Teoria della deriva dei continenti
    Alfred Wegener (1880-1930) nel 1912 propone un modello globale: 200 milioni di anni fa esisteva un unico grande continente, la Pangea, circondato da un unico grande oceano, la Panthalassa. La Pangea si sarebbe suddivisa in blocchi che andarono alla deriva come zattere di sial che galleggiano sul sottostante sima. A supporto portò prove geomorfologiche, geologiche, paleontologiche e paleoclimatiche ma non fu convincente sulle cause che determinarono lo spostamento dei continenti.
  • I moti convettivi del "substrato"

    I moti convettivi del "substrato"
    Arthur Holmes (1890-1965), pioniere della datazione isotopica e detrattore della teoria di Wegener, propone nel 1928 che la concentrazione di elementi radioattivi nel substrato è sufficiente a innescare correnti convettive.
    Correnti fluenti in direzioni opposte stirano e assottigliano il sial che si frantuma, tra i frammenti risale il sima e genera un nuovo oceano.
  • Teoria dell'espansione dei fondali oceanici

    Teoria dell'espansione dei fondali oceanici
    Harry Hammond Hess (1906-1969) sostiene che i fondali oceanici sono in continua espansione per la risalita di magma dal mantello; la formazione di nuova crosta determina la distruzione della preesistente in corrispondenza dei margini continentali in un processo denominato subduzione. A sostegno della sua teoria portò prove legate alle anomalie magnetiche dei fondali, al rapporto età-profondità dei sedimenti, ai flussi di calore elevati e alla presenza di faglie trasformi sulle dorsali.
  • Teoria della tettonica delle placche

    Teoria della tettonica delle placche
    J. Morgan, D. McKenzie e R.L. Parker formulano la Teoria della tettonica delle placche nella quale trovano logica spiegazione i fenomeni orogenetici, la formazione dei bacini oceanici e delle fosse, i terremoti profondi e quelli superficiali, i vulcani a chimismo basico e quelli acidi, la nascita delle valli tettoniche e altri aspetti ancora.