-
395
Divisione dell'Impero Romano
Nel 395, Teodosio divide tra i suoi due figli l'Impero romano in Impero d'Occidente e Impero d'Oriente (il primo governato da Onorio, il secondo da Arcadio).
E' in questo periodo che i Germani, nome con cui vengono definite molte popolazioni provenienti da nord ed est, iniziano a migrare verso l'Occidente, arrivando anche a Roma. -
400
Ravenna è la nuova capitale dell'Impero d'Occidente
Temendo incursioni e attacchi barbarici, Stilicone (comandante dell'esercito d'Occidente) convince Onorio a trasferire la capitale dell'Impero d'Occidente da Milano a Ravenna.
Ravenna è più sicura perché circondata da un lato dal mare e dall'altro dalle paludi. -
410
Il sacco di Roma
Dopo la morte di Stilicone, nel 408, gli eventi precipitano.
Ostrogoti e Visigoti iniziano a scendere in Italia, per conquistarla.
I Visigoti, guidati da Alarico, conquistano facilmente Roma e la saccheggiano (sacco di Roma) nel 410. Pochi giorni dopo, però, i Visigoti abbandonano la città e si trasferiscono in Gallia, dove fondano un nuovo stato. Qui, si stabiliscono anche i Franchi. -
476
Caduta dell'Impero Romano d'Occidente
Il 476 d.c. viene di solito indicato come la "fine dell'Impero Romano d'Occidente": Odoacre, capo delle truppe barbariche, depone Romolo Augusto, ultimo imperatore d'occidente.
Da questo momento, l'Impero Romano d'Oriente sopravvive, mentre la parte occidentale viene divisa nei diversi regni romano-germanici a seguito delle invasioni barbariche.
Il 476 segna anche la fine dell'età antica e l'inizio del Medioevo -
493
L'arrivo degli Ostrogoti e la conquista dell'Italia
Gli Ostrogoti, una popolazione proveniente dal sud del Danubio, arrivano in Italia e sconfiggono Odoacre (il generale che aveva deposto Romolo Augusto nel 476), impadronendosi della penisola. La capitale rimane Ravenna. Teodorico è a favore della vita pacifica tra romani e ostrogoti, ma la convivenza è molto difficile. Lingue diverse, religioni diverse e usi e tradizioni diversi non rendono facile andare d'accordo. Il cattolicesimo, però, si rivela essere un aiuto all'integrazione. -
527
Giustiniano imperatore dell'Impero d'Oriente
L'Impero Romano d'Oriente, diversamente da quello d'Occidente, è ricco e fiorente, lo Stato è forte ed è accomunato da un'unica lingua, il greco. Nel 527 Giustiniano viene nominato imperatore, raccogliendo nelle sue mani sia il potere politico che quello religioso (questa unione viene chiamata cesaropapismo).
Giustiniano è passato alla storia per il Corpus Iuris Civilis, una raccolta di tutte le leggi romane. -
553
Conquista bizantina dell'Italia
Dopo più di vent'anni di combattimenti, i Bizantini riescono a cacciare l'ultimo re ostrogoto e a conquistare così l'Italia, che diventa provincia dell'Impero d'Oriente. -
565
Morte di Giustiniano
-
569
L'invasione longobarda dell'Italia
Dopo la morte di Giustiniano, l'Impero bizantino viene attaccato da varie popolazioni. L'Italia viene invasa dai Longobardi nel 569, sotto la guida di re Alboino. I Bizantini fuggono verso le coste, ritirandosi nei territori di Ravenna (vedi arte bizantina e San Vitale) e mantenendo il controllo di parte del Lazio, della Calabria e della Puglia, nonché della Sardegna e della Sicilia. La Penisola è quindi divisa, e così resterà fino all'Unità d'Italia del 1861, più di 1000 anni più tardi! -
572
La morte di Alboino e l'indipendenza dei duchi
Dopo l'invasione d'Italia, i Longobardi fanno fatica a riconoscere il sovrano: molti duchi non lo accettavano come loro re, e questo portò a scontri e congiure. Nel 572, infatti, Alboino muore assassinato in una congiura organizzata dalla moglie, Rosmunda.
La morte di Alboino porta a disordini e incertezze: la situazione perfetta per i duchi dell'Italia centro-meridionale, che trasformano i loro territori in Stati indipendenti. -
591
Regno di Agilulfo e Teodolinda: il cattolicesimo
A partire dal 591 e fino al 615, sotto il regno di Agilulfo e Teodolinda, i Longobardi, prima pagani, si convertono al cattolicesimo. Questa conversione porta a una maggior unione (vi è ora una sola religione) e a un miglioramento nei rapporti con le popolazioni italiche. -
643
Editto di Rotari
Rotari, salito al potere nel 636, emana (= pubblica) una raccolta di leggi. Fino a questo momento i Longobardi non avevano mai avuto leggi scritte, ma solo consuetudini. L'editto, altro elemento di unificazione delle varie popolazioni insieme alla religione, eliminava le leggi barbariche (come la faida). -
712
Liutprando re dei Longobardi
Sotto il governo di Liutprando, il regno longobardo conosce un periodo di grande splendore. Liutprando porta avanti al conquista della penisola italica, sconfiggendo i bizantini ma rinunciando al Lazio: qui c'era l'utorità del Papa, che si era opposto all'occupazione. -
749
Astolfo re dei Longobardi: l'inizio del declino
Astolfo, diversamente da Liutprando, decide di annettere il Lazio al regno longobardo.
Papa Stefano II, però, chiama in sua difesa i Franchi. L'azione di Astolfo segna l'inizio del declino dei Longobardi.