ARTE GRECA- approfondimento periodo ellenistico.

  • 1200 BCE

    Periodo geometrico.

  • 750 BCE

    Fine periodo geometrico.

  • 700 BCE

    Periodo arcaico.

  • 480 BCE

    Fine periodo arcaico.

  • 409 BCE

    Periodo classico.

  • 390 BCE

    Nascita Lisippo.

    Lisippo, divenne lo sculture preferito di Alessandro Magno.
    Introduce il canone antiteco, abbandonando il canone di Policleto.
    Tramite il canone antiteco si assegna sempre l'azione alla metà destra o sinistra del corpo, e il riposo nell'altra metà.
    Si abbandona il canone di Policleto e quindi anche la figura a chiasmo e viene introdotta una nuova relazione con lo spazio: l'armonia della statua non è più colta solamente dal punto di vista frontale ma da qualsiasi punto la si osservi.
  • 330 BCE

    Pugile a riposo.

    Pugile a riposo.
    É un bronzo realizzato tramite la fusione a cera persa ed è attribuito a Lisippo.
    Non sapliamo se il soggetto in questione è un pugile vincente o no, percepiamo la sua stanchezza.
  • 323 BCE

    Periodo ellenistico.

    L'ultimo periodo si estende dall'anno 323 a.C.
    Dal punto di vista artistico, l'uomo inizia ad essere considerato un individuo con una propria fisionomia. L'artista non cerca più di rappresentare la nobiltà d'animo dell'uomo ma vuole raffigurarne anche il phatos.
    L'arte classica era razionale e perfetta mentre l'arte ellenistica é un'arte aperta alla realtà, ai difetti e all'irrazionalita.
    I soggetti raffigurati sono strani, crudeli e non rispondono alle condizioni dell'arte classica.
  • 320 BCE

    Apoxyomenos (Lisippo).

    Apoxyomenos (Lisippo).
    Significa "colui che si deterge" e per la prima volta il soggetto non è un vincitore o un atleta che effettua una gara, é un atleta che si lava con lo strigile.
    La gamba destra non è più tesa ma flessa con uno scarto laterale.
    I capelli non sono più perfetti come per il Doriforo ma mossi.
  • 300 BCE

    Vecchia ubriaca.

    Vecchia ubriaca.
    La scultura riproduce una vecchia che stringe con spasimo un vaso di vino. La donna è ubriaca, il volto è dettagliatamente decorato con delle rughe e percepiamo disperazione nel soggetto.
  • 190 BCE

    Nike di Samotracia (Pitocrito)

    Nike di Samotracia  (Pitocrito)
    la Nike è protesa verso il cielo mentre atterra sulla prua di una nave e si mostra ad ali spiegate.
    La composizione è diagonalizzata.
    Il corpo è dinamico, infestato dal vento che fa aderire l'abito al corpo evidenziando i seni, l'infossamento dell'ombelico e lo spazio fra le due gambe (la destra è più avanzata della sinistra), provocando un contrasto chiaroscurale.
    Le ali presentano un grande effetto teatrale.
  • 166 BCE

    L'altare di Pergamo.

    L'altare di Pergamo.
    É un altare dedicato a Zeus Soter e Athena Nikephoros. Esso ha forma quadrangolare ed un lato è occupato da un'ampia gradinata.
    Il progetto é stato concluso nel 156 a.C.
  • 150 BCE

    Laocoonte (Agesandro, Atanodoro e Polidoro).

    Laocoonte (Agesandro, Atanodoro e Polidoro).
    In questa opera (probabilmente originariamente in bronzo) percepiamo la composizione piramidale. La geometria é usata come elemento di razionalità e dona stabilità. Nei figli la figura compositiva é a curva mentre nel padre è diagonale. Il tono espressivo è accentuato, c'è phatos e si percepisce il dolore fisico e psicologico del padre.
  • 101 BCE

    Venere di Milo.

    Venere di Milo.
    Scoperta a Milo, la statua é realizzata in due blocchi distinti che si collegano all'altezza delle anche. La figura delle Dea segue una curva a "S" e il corpo é sottoposto ad un movimento di torsione che genera ritmo e grazia.
  • 31 BCE

    Fine periodo ellenistico.