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NASCITA
A. Manzoni nasce a Milano da Giulia Beccaria e dal conte Pietro Manzoni (pare che il padre naturale sia Giovanni Verri) -
ESPERIENZA PARIGINA
Dopo essere stato in collegio prima presso i padri Somaschi e poi presso i Barnabiti (1791-1801) e dopo aver studiato a Milano, dove vive nella casa paterna (1802-1804), dove conosce Foscolo, raggiunge la madre a Parigi, dove può frequentare i salotti culturali più all'avanguardia (in opposizione al regime napoleonico) -
IL MATRIMONIO
A Milano sposa Enrichetta Blondel con rito calvinista. -
LA CONVERSIONE
Dopo essersi allontanato dalla fede cristiana, vi si riavvicina. Si narra che, smarrita la moglie durante le nozze di Napoleone con Maria Luisa d'Austria a Parigi, nella chiesa di San Rocco, entrato disperato e dopo aver chiesto a Dio di manifestarglisi, sia stato folgorato e si sia convertito.
Tornato a Milano, frequenta gli intellettuali del "Conciliatore", con cui condivide ideologie letterarie e politiche, che stanno alla base del Risorgimento. -
LA PRODUZIONE PRECEDENTE I "PROMESSI SPOSI"
Tra il 1812 e il 1822 si dedica alla composizione di queste opere:
- 1812-1815: "Inni Sacri"
- 1816-1820: "Il conte di Carmagnola" e "La lettera al signor Chauvet..." (storico vs poeta)
- 1821 : "Il cinque maggio"
- 1822: "Adelchi" -
FERMO E LUCIA
Prima versione di un romanzo ambientato nel XVII secolo nel Milanese -
I PROMESSI SPOSI "LA VENTISETTANA"
Tra il 1825 e il 1827 si colloca la prima edizione de "I promessi sposi".
Nel luglio del 1827 Manzoni si reca a Firenze e si dedica alla revisione linguistica del romanzo. si dice che sia andato a "risciacquare i panni in Arno". -
EDIZIONE DEFINITIVA DE "I PROMESSI SPOSI"
Manzoni termina il suo lavoro di revisione linguistica e in appendice inserisce "Storia della colonna infame", dedicata ai processi ai cosiddetti "untori" della peste del 1630. -
DELL'UNITA' DELLA LINGUA ITALIANA E DEI MEZZI PER DIFFONDERLA
Si tratta di una relazione in cui l'autore sostiene l'utilizzo della lingua fiorentina viva, come lingua italiana. -
LA MORTE
Manzoni muore a Milano: il 6 gennaio cade battendo la testa su uno scalino all'uscita dalla chiesa di San Fedele, procurandosi un trauma cranico; le sue facoltà intellettive cominciano lentamente a venire meno fino a che il 22 maggio alle ore sei e quindici del pomeriggio, spira per una meningite contratta a seguito del trauma. Il corpo viene poi imbalsamato da sette medici incaricati del processo da parte del Comune di Milano tra il giorno 24 e il 27 maggio.