80 anni della seconda guerra mondiale il nemico e ancora il totalitarismo

Seconda Guerra Mondiale

  • Invasione della Polonia

    Invasione della Polonia
    Hitler ordina alle truppe tedesche di invadere la Polonia, fatto che scatena la guerra senza però averla dichiarata. Con questa azione, si assiste alla prima esecuzione della nuova tecnica tedesca: il Blitzkrieg o guerra lampo. La strategia prevedeva un attacco massiccio a sorpresa, concentrando unità corazzate rapide e interventi aerei schiaccianti.
  • Dichiarazione di guerra

    Dichiarazione di guerra
    Gran Bretagna e Francia, fedeli all’accordo a garanzia dei confini polacchi, dichiararono guerra alla Germania il 3 settembre. Nonostante ciò, nessuna delle due potenze aveva predisposto dei piani per un'offensiva, e dopo l'esperienza della prima guerra mondiale non volevano avere scontri diretti. L'inverno 1939-40 trascorse senza combattimenti, per questo i francesi chiamarono questo periodo "drôle de guerre" ("guerra finta").
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    Resistenza

    Nei Paesi occupati, sorsero movimenti di resistenza contro le barbarie naziste. A prendervi parte furono i partigiani, uomini e donne che si opposero con coraggio all'occupazione. La Resistenza assunse caratteri diversi: in Occidente erano piccoli gruppi di sabotatori clandestini, in Oriente veri e propri eserciti non regolari, che strapparono ai tedeschi il controllo di ampi territori. Il caso della Iugoslavia è particolare: solo una minoranza si oppose (partigiani comunisti guidati da Tito).
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    Invasione sovietica della Polonia

    Con il crollo dello stato polacco e i cittadini che non avevano più garanzie di sicurezza, il governo sovietico ne approfittò e annunciò di voler proteggere gli ucraini e i bielorussi dalla situazione. Il 17 settembre 1939 l'Armata Rossa invase la parte orientale, rompendo il patto di non aggressione sovietico-polacco. Varsavia si arrese, e l'Unione Sovietica si spartì la Polonia con la Germania, come previsto dai protocolli segreti del patto Molotov-Ribbentrop stipulato il 23 agosto 1939.
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    Guerra d'inverno

    Nota anche come guerra russo-finlandese, è un conflitto che fu combattuto dalla Finlandia e dall'Unione Sovietica. Le cause del conflitto furono, da un lato, l'aspirazione russa ad acquisire territori di importanza strategica e, dall'altro, il rifiuto finlandese di cedere alle richieste sovietiche. In poco tempo Stalin ottenne il 10% del territorio finlandese tramite il trattato di pace di Mosca che diede fine alla guerra (12 marzo 1940).
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    Massacro della foresta di Katyn

    L'occupazione della Polonia fu caratterizzata da molta brutalità da parte sia dei nazisti, che dal 1939 deportarono tutti gli ebrei polacchi nei ghetti e sterminarono migliaia di civili, sia dei sovietici, che si macchiarono di delitti altrettanto atroci come il massacro della foresta di Katyn in cui furono uccisi a sangue freddo oltre 20.000 polacchi, tra cui ufficiali e rappresentanti politici, rinchiusi precedentemente in un campo di prigionia russo.
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    Operazione Weserübung

    Hitler invade i due paesi scandinavi neutrali, la Danimarca e la Norvegia: la prima accettò subito l'occupazione e riuscì a negoziare mantenendo la gestione della politica interna; la seconda, invece, cercò di porre resistenza, ma capitolò nel giugno del 1940 con l'istaurazione di un governo collaborazionista fedele ai tedeschi. L'invasione segna la fine della cosiddetta “guerra finta” e dà il via ai successi della guerra lampo nazista.
  • L'Italia entra in guerra

    L'Italia entra in guerra
    Allo scoppio della guerra, l'Italia si dichiarò non belligerante a causa dell'impreparazione italiana ad una guerra. L'andamento delle operazioni in Francia rafforzò però le convinzioni di Mussolini in una facile vittoria tedesca, per questo il 10 giugno 1940 si pone a fianco della Germania e conduce una guerra parallela ad essa.
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    Guerra nel Mediterraneo

    Mussolini aveva in mente una guerra parallela a quella tedesca, dove l'Italia avrebbe avuto come obiettivo la creazione di un vasto impero coloniale mediterraneo. La Gran Bretagna dovette mantenere delle forze navali in quell'area per proteggere le sue basi strategiche. Le operazioni condotte in Nord Africa furono catastrofiche per l'Italia, tanto che le fu necessario l'aiuto tedesco. Dopo la caduta dell'ultimo presidio in Eritrea, l'Italia dovette cedere per sempre le sue colonie.
  • Campagna di Francia

    Campagna di Francia
    Il successivo obiettivo di Hitler fu la Francia. L'esercito francese era schierato per un possibile attacco tedesco dietro la cosiddetta Linea Maginot, lungo il confine con la Germania. Hitler decise quindi di invadere Belgio e Paesi Bassi (neutrali) il 10 maggio 1940 per cogliere di sorpresa le forze anglo-francesi. Di fronte alla rapida ed efficace progressione tedesca, la Francia dovette arrendersi. Il 14 giugno l'esercito tedesco entra a Parigi.
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    Occupazione dei Paesi baltici

    Nel settembre e nell'ottobre 1939 il governo sovietico, in virtù della sua influenza, costrinse gli Stati baltici quali Estonia, Lettonia e Lituania ad autorizzare la presenza di basi militari in loco e, dopo l'invasione nell'estate del 1940, costrinse i governi baltici a dimettersi. Nel giugno 1941, i nuovi governi sovietici autorizzarono deportazioni di massa dei cosiddetti "nemici del popolo".
  • Period: to

    Governo di Vichy

    Con il crollo della Francia, i tedeschi occuparono la parte settentrionale del Paese e nella parte centro-meridionale stabilirono un governo collaborazionista controllato dai tedeschi. Il governo ebbe sede nella cittadina di Vichy e fu presieduto dal maresciallo Pétain, esponente della destra.
  • Period: to

    Battaglia d'Inghilterra

    Dopo la caduta francese, Hitler voleva scendere a patti diplomatici con l'Inghilterra, ma il nuovo Primo ministro Winston Churchill spronò il popolo a proseguire la guerra con determinazione. Hitler dunque preparò l'operazione d'invasione, che prevedeva l'annientamento dell'aviazione britannica RAF con una serie di bombardamenti aerei sulle città. Il piano fu però fallimentare poiché gli inglesi di radar che intercettarono in anticipo gli aerei nemici, assicurandosi così un enorme vantaggio.
  • Europa Orientale

    Europa Orientale
    La guerra nazista nell'Europa orientale (41-45) fu particolarmente violenta: la ferocia nazista era alimentata dalla follia razzista verso la razza slava e gli ebrei, oltre all'odio per il comunismo. In numerosi villaggi sovietici si verificarono fucilazioni indiscriminate compiuti dalle unità operative delle SS. Il resto della popolazione era costretto a lavorare senza sosta e bastava un gesto di ribellione perché interi villaggi finissero bruciati con i loro abitanti.
  • Soluzione finale

    Soluzione finale
    Alla fine del 1940, i nazisti usavano quest'espressione per definire gli spostamenti forzati e deportazioni della popolazione ebraica; dall'agosto del '41, per riferirsi allo sterminio sistematico della stessa, che oggi viene chiamato Olocausto o Shoah. Qui si parla di vero e proprio genocidio. Sin dal 1939,in realtà, i gerarchi iniziarono a pensare a una "soluzione finale", progetto per eliminare definitivamente il "problema" della gestione dell'intero popolo, come se non fossero esseri umani.
  • Period: to

    Guerra nell'Atlantico

    La Gran Bretagna si impegnò, soprattutto dopo la fine della battaglia d'Inghilterra, nel contrastare i sommergibili tedeschi (gli U-Boot) che stavano distruggendo un gran numero di navi mercantili, danneggiando l'afflusso di rifornimenti agli inglesi. La marina britannica adottò nuove tattiche e tecnologie grazie alle quali riuscì ad eliminare sempre più U-Boot. La battaglia proseguì per l'intera durata della guerra (39-45) ma già nel 1943 era chiara la sconfitta tedesca.
  • Operazione Barbarossa

    Operazione Barbarossa
    Con il controllo di buona parte dell'Europa, Hitler decise di attaccare l'URSS, rompendo il patto tattico tra i due. A giugno scattò l'operazione e a settembre i soldati raggiunsero Leningrado. La situazione si ribaltò con la tecnica della terra bruciata, quando l'esercito si ritrovò senza risorse per superare il gelido inverno, mentre Stalin trasferì gli impianti industriali ad est con un piano di evacuazione. La potenza russa sopravvisse così all'invasione, terminata il 5 dicembre 1941.
  • Situazione degli USA

    Gli USA rimasero sul rigido isolazionismo poiché la guerra fino al dicembre 1941 era un conflitto lontano, tra Europa e Mediterraneo.
    Il presidente Roosevelt ritenne necessario contrastare le dittature nazifasciste e sostenere l'Inghilterra. Delle leggi e l'intesa firmata nell'agosto 1941 tra le due nazioni aiutarono gli Stati Uniti a rimettere in moto l'economia, che non si era ancora ripresa dalla crisi del 1929 causata dal crollo della borsa di Wall Street.
  • Stati Uniti entrano in guerra

    Stati Uniti entrano in guerra
    Non fu il nazifascismo a trascinare in guerra gli USA, bensì l'imperialismo giapponese, appartenente all'Asse dopo il Patto Tripartito del 1940 con Italia e Germania. L'accordo stabiliva la divisione del mondo tra le 3, e quella nipponica comportava un'espansione nel Pacifico. L'aviazione giapponese colpì quindi senza preavviso la flotta statunitense nel porto di Pearl Harbor. Tedeschi e italiani dichiarano guerra agli USA, così divenne un conflitto a scala mondiale.
  • Period: to

    Asse alla massima potenza

    La Germania e gli Alleati dell’Asse lanciano una nuova offensiva in Unione Sovietica. Le truppe tedesche combattono fino a raggiungere, a metà settembre, Stalingrado sul fiume Volga e si spingono più all’interno, verso i campi petroliferi del Caucaso. Con la conquista dell’Egitto da parte delle forze tedesche di stanza in Africa del Nord, la Germania è all’apice del suo successo militare durante la Seconda Guerra Mondiale.
  • Comincia la Controffensiva

    Comincia la Controffensiva
    Il 1942 è l'anno in cui la spinta offensiva degli eserciti dell'Asse fu fermata definitivamente e gli Alleati si impadronirono dell'iniziativa, grazie alla schiacciante presenza in campo di USA e URSS. Nel fronte del Pacifico era essenziale il controllo delle isole per le basi di navi da guerra e aerei, per questo la marina militare statunitense arresta l’avanzata di quella giapponese nelle Midway. Gli USA conquistano inoltre l'isola di Guadalcanal, base indispensabile per proseguire l'offensiva
  • Period: to

    Nord Africa ed Europa orientale

    Continua la controffensiva degli Alleati, stavolta sul fronte africano e dell'Europa orientale. Le truppe inglesi sconfiggono tedeschi e italiani in Egitto, costringendo le forze dell’Asse a una ritirata dalla Libia alla Tunisia. Le truppe anglo-americane sbarcano in diversi punti delle spiagge di Algeria e Marocco nell’Africa del Nord francese.
    Le truppe sovietiche contrattaccano, concentrando la controffensiva a Stalingrado, intrappolando l'armata tedesca all’interno della città.
  • Rivolta del ghetto di Varsavia

    Rivolta del ghetto di Varsavia
    Molti ebrei sapevano cosa li attendeva, una volta scesi dai vagoni per il trasporto nei campi, poiché correvano voci spaventose. Qualcuno collaborò nell'amministrazione dei ghetti, altri scelsero la lotta armata. Episodio celebre della resistenza ebraica è la rivolta nel ghetto di Varsavia,dove i tedeschi che stavano rastrellando il ghetto per deportare 50.000 ebrei furono sorpresi dal fuoco dei partigiani, uniti in segreto. Dopo un mese di battaglia, la popolazione del ghetto fu però deportata.
  • Sbarco in Sicilia

    Sbarco in Sicilia
    Nel corso della conferenza di Casablanca (14-24 gennaio '43) si era pianificata la strategia europea degli Alleati, e USA e Gran Bretagna avevano deciso di attaccare l'Italia, la quale appariva la più debole dell'Asse. La condizione italiana era già precaria: mancavano i mezzi per produrre armi adatte e scarseggiavano i viveri. Lo sbarco alleato in Sicilia, quindi, provocò in breve tempo la caduta di Mussolini e Pietro Badoglio divenne nuovo capo del governo.
  • Resa incondizionata dell'Italia

    Gli italiani accolsero con gioia la destituzione del duce e collegarono la caduta del regime fascista con la fine della guerra. Il re in effetti cominciò a trattare in segreto con gli Alleati una pace, mentre assicurava ai tedeschi che sarebbe restata al loro fianco. L'armistizio fu firmato il 3 settembre del 1943 ma reso noto pubblicamente l'8 settembre 1943.
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    Alleati avanzano

    Dopo essere entrati in Italia, gli Alleati riconquistano man mano moltissimi territori, a partire dall'Italia dove liberano Bologna, Genova, Torino, Venezia, Roma. Le truppe anglo-americane sbarcano poi in Normandia per un nuovo fronte offensivo e liberano gran parte della Francia e Paesi Bassi. L'URSS conquista la Finlandia e le città di Varsavia, Cracovia, Budapest e Vienna.
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    Conferenza di Teheran

    I cosiddetti "Tre Grandi" della seconda guerra mondiale si riunirono: Stalin, Roosevelt e Churchill. Discussero gli scenari del dopoguerra poiché era chiaro che avessero la vittoria in pugno. I leader convennero su: la creazione di un'organizzazione internazionale (ONU) per prevenire conflitti futuri, lo smembramento della Germania per impedirne un futuro riarmo, il sostegno ai partigiani comunisti jugoslavi, l'annessione dei territori giapponesi da parte dell'URSS.
  • Period: to

    Offensiva nel Pacifico

    Per tentare di riequilibrare la loro inferiorità militare, sin dal novembre 1944 il Giappone impiegò i kamikaze, aviatori che si lanciavano in una missione suicida con i loro caccia contro le portaerei nemiche. Le battaglie di Iwo Jima (19 febbraio-26 marzo 1945) e Okinawa (1 aprile-22 giugno) videro numerose vittime, ma il conflitto non terminò qui.
  • Germania si arrende

    Germania si arrende
    è il 30 aprile 1945 quando Hitler si suicida. Questo evento è significativo poiché dimostra come, pur di non accettare la sconfitta, si sia tolto la vita. Il 7 maggio, a Reims, la Germania firma la resa incondizionata.
    La Germania firma un secondo documento di resa, molto simile al primo, a Berlino, che entra in vigore l'8 maggio e il 9 maggio per il fuso orario sovietico.
  • Hiroshima e Nagasaki

    Hiroshima e Nagasaki
    Sin dal 1942 una squadra internazionale di scienziati lavorava in segreto al "progetto Manhattan" per mettere a punto una nuova arma con potenziale senza precedenti: la bomba atomica. Il nuovo presidente americano Truman decise di impiegarla sulle città giapponesi di Hiroshima (6 agosto) e Nagasaki (9 agosto) per costringere il nemico ad arrendersi senza condizioni. Nel Pacifico, la guerra finì con questo tragico esperimento di guerra, ufficialmente il 2 settembre 1945 con la resa del Giappone.