Trecento 1200x900

Rivolte popolari del Trecento

  • Period: 1323 to 1328

    Rivolta delle Fiandre

    La prima delle rivolte ad ampio raggio è quella delle Fiandre occidentali. Non si tratta, infatti, di una pura e semplice rivolta contadina, i più sono contadini-artigiani impegnati nel settore tessile, che si rivoltano non solo contro la pressione fiscale del conte di Fiandra, dovuta ai pesanti indennizzi da versare al re di Francia, ma anche contro la nobiltà francofona e il ceto patrizio e mercantile, che con essa si era alleato.
  • 1358

    Jacquerie francese

    Jacquerie francese
    La jacquerie francese esplode nel maggio del 1358. Il moto contadino parte dall’Île-de-France e si estende rapidamente in una vasta area (Piccardia, Normandia, Champagne), provocando l’assalto di castelli, l’uccisione di molti nobili. Ben presto si crea una saldatura con le rivendicazioni politiche del ceto mercantile di Parigi, che vuole ridurre i privilegi e il potere politico della nobiltà. La nobiltà, appoggiata dal re Giovanni il Buono, nel giro di pochi giorni ha ragione dei rivoltosi.
  • 1378

    Tumulto dei ciompi

    Tumulto dei ciompi
    Rivolta popolare che ebbe luogo a Firenze il 20 luglio 1378 quando i Ciompi, cioè i salariati dipendenti dall’Arte della lana, sottoposti a forte pressione economica e sociale, e privi di diritti politici, si ribellarono e presero il controllo della città, rivendicando l’istituzione di una loro Arte. La reazione delle altre Arti coalizzate costrinse molti dei Ciompi a lasciare Firenze, gli altri restarono isolati e l’insurrezione fu soppressa nel sangue.
  • 1381

    Rivolta inglese

    Rivolta inglese
    La rivolta inglese ha nei contadini l’elemento propulsivo, ma coinvolge in seguito operai salariati e artigiani. Il malcontento esplode nel 1381 in seguito alla crescita del prelievo fiscale causato dalla guerra con la Francia (la già citata guerra dei Cent’anni), che porta in quell’anno a triplicare la poll-tax, del 1377. L’esito è, tuttavia, diverso da quello della jacquerie francese: il re Riccardo II e i nobili si vedono costretti ad accogliere buona parte delle richieste dei rivoltosi