-
569
Arrivo dei longobardi in Italia
I longobardi, provenienti dalla Pannonia (Ungheria), penetrarono nell'Italia settentrionale governata dai bizantini, guidati dal re Alboino.
La struttura sociale dei longobardi era rudimentale e basata sui clan:
i duchi, dotati di grande autonomia, erano comandanti militari che vivevano nelle città conquistate e comandavano sulle "fare" (gruppi di guerrieri con antenato in comune) che vivevano nei territori vicini;
il re era un capo militare scelto dai duchi per guidare il popolo in guerra. -
Period: 569 to 774
Dominio dei Longobardi in Italia
I longobardi erano un popolo di origine scandinava che aveva avuto in passato pochissimi rapporti con i romani.
In un'Italia governata dai Bizantini, riuscirono gradualmente a conquistare gran parte dell'Italia settentrionale, la Toscana e alcune aree centro- meridionali (fino all'attuale Basilicata).
L'Italia, divisa tra longobardi e bizantini, perse l'unità territoriale garantita sotto Roma: solo nel XIX secolo, con il Risorgimento, si ritroverà un'Italia praticamente unita. -
572
Uccisione di Alboinio
Sotto Alboinio i longobardi conquistarono parte dell'Italia settentrionale.
Il primo periodo di dominio longobardo fu caratterizzato da violenze, oppressione e barbarie e per l'Italia fu un periodo di regresso economico e dissoluzione di istituzioni giuridiche e tradizioni culturali del mondo antico.
Re Alboinio fu assassinato per una congiura ordita dalla moglie Rosamunda, in accordo con i Bizantini. Rosamunda si vendicò così della morte del suo marito precedente, ucciso proprio da Alboinio. -
574
Uccisione di re Clefi
Come successore di Alboinio, i duchi scelsero re Clefi, sotto la cui guida i longobardi uccisero o esiliarono molti aristocratici romani, acquisendone le terre e ampliando i territori dominati.
Dopo circa un anno e mezzo di regno, anche re Clefi fu assassinato e, per un periodo di circa dieci anni, i duchi decisero di rimanere senza re. -
Period: 574 to 584
Potere ai duchi (senza re)
In questo periodo i duchi rinforzarono il proprio dominio, ciascuno nel proprio territorio. Erano circa 40 e ciascuno governava una città. Tra i duchi più potenti ricordiamo i duchi di Brescia, della Tuscia, di Spoleto e di Benevento.
Durante il loro cruento dominio, i duchi, di religione ariana, fecero depredare le chiese, uccisero i sacerdoti, distrussero città e sterminarono popolazioni (fonte "La storia dei Longobardi", scritto dal monaco longobardo Paolo Diacono nel 789). -
584
Insediamento di re Autari
I duchi nel 584 elessero un nuovo re, Autari, per fronteggiare la minaccia bizantina.
Autari cercò di rafforzare l'autorità centrale, tentando di creare uno stato longobardo unitario e di favorire una maggiore integrazione con la società italico - romana. -
Period: 590 to 604
Papa Gregorio I Magno
Questo pontefice svolse un importante ruolo di mediazione tra longobardi, bizantini e popolazioni locali.
Durante il suo pontificato cominciò la conversione dei longobardi al cattolicesimo, in accordo con re Agilulfo, e grazie alla mediazione della principessa cattolica Teodolinda (moglie prima di re Autari e poi di re Agilulfo).
La conversione dei longobardi al cattolicesimo si completò nell'VIII sec. -
591
Insediamento di re Agilulfo
Sotto il comando di re Agilulfo e Teodolinda:
- il potere dei duchi fu ridotto (tranne che per i ducati di Spoleto e Benevento che mantennero una grande autonomia);
- i domini longobardi si ampliarono con l'annessione di territori nell'attuale Veneto (ma non Venezia);
- cominciò la conversione del popolo longobardo, di fede ariana e pagana, al cattolicesimo. -
Period: 591 to 615
Regno di Agilulfo
Con re Agilulfo e la moglie Teodolinda continuò il processo di rafforzamento dell'autorità centrale (comicniato con re Autari) e l'avvicinamento dei longobardi alla società di tradizione romanica: -
603
Abrogazione divieto di conversione al cattolicesimo
Grazie allo stimolo della regina cattolica Teodolinda e all'intervento del papa Gregorio I Magno i longobardi cominciarono ad avvicinarsi alla religione cattolica e alla cultura romana. Ecco alcuni degli aspetti che favorirono questa evoluzione:
- aumentò il numero di matrimoni misti (ariani o pagani con cattolici);
- Re Agilulfo tolse il divieto di conversione al cattolicesimo;
- i longobardi adottarono il latino volgare. -
626
Pavia capitale del regno longobardo
Alla morte di Agilulfo (615) divenne formalmente re il giovane figlio Adaloaldo che fu il primo re cattolico dei longobardi; fino al 625 il regno fu effettivamente guidato da Teodolinda, finché, a seguito di dissidi interni con i longobardi di fede ariana, non furono sconfitti da Arioaldo, duca di Torino (e cognato di Adaloaldo): Arioaldo divenne così re dei longobardi e spostò la capitale del regno a Pavia. -
636
Insediamento di re Rotari
Per quanto riguarda le conquiste territoriali, con Rotari il regno longobardo raggiunse la massima espansione, riuscendo ad annettere i territori dell'attuale Liguria.
Per aumentare il proprio potere e ridurre il potere dei duchi e il ricorso alla giustizia privata, Rotari emanò una raccolta di leggi scritte, in teoria valide per tutto il regno: l'editto di Rotari. -
Period: 636 to 652
Regno di Rotari
Con re Rotari il regno Longobardo si estese ulteriormente.
Rotari continuò il processo di accentramento del potere, riducendo il potere dei duchi (tranne che a Spoleto e Benevento) e redigendo una raccolta di leggi scritte (editto di Rotari) che doveva vigere in tutto il regno. -
643
Editto di Rotari
Formato da 388 capitoli, scritto in latino e valido in tutto il territorio dello stato, fu il codice di leggi scritte voluto dal re Rotari per avere uniformità nell'amministrazione della giustizia; fu un tentativo di far vivere i longobardi in pace e di proteggere i deboli dalla sopraffazione dei potenti. Con esso il re cercò di sostituire la faida (cioè la vendetta violenta, che coinvolgeva interi clan) con il quadrigildo, cioè un risarcimento in denaro per un danno o un'offesa subiti. -
650
Culto di San Michele Arcangelo
A questa data si fa risalire l'inizio del culto micaelico di San Michele Arcangelo presso i longobardi. Il santo, infatti, per i longobardi aveva le virtù di Odino, il dio della guerra, protettore degli eroi e dei guerrieri. Nel 650, infatti, i longobardi respinsero i bizantini che volevano impadronirsi del santuario di san Michele situato a Monte Sant'Angelo sul Gargano (Puglia). -
774
Fine del regno dei Longobardi in Italia
Avvenne ad opera dei Franchi alleati dello stato della chiesa. Nel 774 Pavia fu conquistata dai Franchi, guidati da Carlo Magno, che si fece riconoscere re dei longobardi. Alla conquista franca sopravvissero solo il ducato di Spoleto (incorporato allo stato pontificio nel 1198) e il ducato di Benevento, conquistato dai normanni nel 1053.