-
500 BCE
Ippaso di Metaponto
capí che il numero aureo non poteva essere espresso sotto forma di frazione e lo associa così al concetto di incommensurabilità che é fortemente legato al numero 5 -
300 BCE
Euclide
iscrive un triangolo isoscele in un pentagono regolare e con la teoria della similitudine dimostra che il lato obliquo é diviso dalla diagonale in due parti in cui la maggiore é medio proporzionale tra minore e la somma delle altre due -
1202
Fibonacci
teorizza la serie generale della successione in cui ogni termine é la somma dei due precedenti -
1509
Luca Pacioli
attribuisce al numero aureo una natura divina e irrazionale perché non esprimibile attraverso un rapporto razionale tra due numeri naturali dimostrando che FI é soluzione di un'equazione di secondo grado a coeficenti interi e vale 1+radice quadrata di 5/2 si lega cosí la sua definizione geometrica con quella algebrica -
Keplero
introduce un rapporto stretto fra FI e la successone di Fibonacci notando che il rapporto tra ciascun termine della successione e il suo precedente era pressoché costante, anzi col crescere dei numeri questo rapporto tendeva ad approssimare il valore di FI. Ma non era interessato a dimostrare la fondatezza di questa scoperta ,quanto ricercare FI nell'architettura dell'universo, non caso concettuailizzó un modello eliocentrico in cui le orbite dei pianeti erano iscritte in solidi platonici