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106 BCE
Nascita
ad Arpino, da famiglia equestre, il 3 gennaio del 106. -
Period: 106 BCE to 43 BCE
Vita
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100 BCE
Nascita di Cesare
In luglio. Data incerta: alcuni studiosi (tra cui Narducci) la collocano nel 101 o addirittura nel 102. -
96 BCE
Nascita di Terenzia
Una cugina di Terenzia era stata scelta come vergine Vestale, il che costituiva un grandissimo onore per la famiglia. Quella stessa cugina verrà poi dissacrata da Catilina, lol. -
96 BCE
Trasferimento a Roma
Studi elementari da parte, tutta la formazione di Cicerone si svolse a Roma, in cui visse dall'età di dieci anni, trasferendocisi con il fratello minore Quinto. -
92 BCE
Chiusura della scuola di Plozio Gallo
Negli anni della sua adolescenza, Cicerone si sentì tentato dal desiderio di frequentare la scuola di retorica latina di Plozio Gallo, la quale prometteva un tirocinio accelerato e non si interessava poi più di tanto verso una più vasta formazione etico-culturale dell'aspirante oratore. A scoraggiare Cicerone furono i suoi protettori aristocratici; in ogni caso, nel 92, in qualità di censore, Lucio Licinio Crasso chiuse la scuola. Egli morì poi nel 91 a seguito di una brevissima malattia. -
91 BCE
Incontro con Fedro
Insieme all'amico Attico, incontrò il filosofo epicureo Fedro, che era in visita a Roma. -
Period: 90 BCE to 88 BCE
Terza guerra sociale
Nel 90 Cicerone era ancora troppo giovane per intraprendere la carriera nel cursus honorum - aveva solo 16 anni - ma non per acquisire l'esperienza preliminare in guerra che una carriera politica richiedeva. Servì quindi sotto Gneo Pompeo Strabone e Lucio Cornelio Silla, sebbene non provasse alcuna attrazione per la vita militare. Dopo tale esperienza, non toccherà mai più arma, nemmeno nel 62 all'inseguimento di Catilina. -
Period: 88 BCE to 85 BCE
Prima guerra mitridaica
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87 BCE
Trasferimento di Attico in Grecia
Durante le lotte civili fra Marco e Silla, per non essere coinvolto, si ritira ad Atene dove rimane fino al 65 a.C. -
84 BCE
De inventione
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Period: 82 BCE to 79 BCE
Dittatura di Silla
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81 BCE
Pro Quinctio
Ingresso ufficiale nella vita forense. -
80 BCE
Pro Roscio Amerino
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79 BCE
Ritiro di Silla
Soddisfatto (spero per lui) della sua dittatura, si ritira del tutto dalla vita politica, per trasferirsi nella sua casa di campagna in Campania, dove si accinge alla scrittura delle sue memorie. Morirà poi l'anno dopo, nel 78. -
Period: 79 BCE to 77 BCE
Viaggio in Grecia
Fu istruito in fatto di retorica grazie al suo incontro con Apollonio Molone, maestro di retorica che insegnò anche a Cesare, e Filone di Larissa, capo dell'Accademia. Assimilò inoltre a tutto spiano la filosofia platonica, pur rifiutandone la Teoria delle Idee.
Cicerone approfittò di questa occasione anche per andare a trovare l'amico Attico. Data incerta: alcuni studiosi segnano il ritorno al 76. -
77 BCE
Matrimonio con Terenzia
Il matrimonio - di convenienza - fu piuttosto armonioso per 30 anni. Terenzia era di famiglia patrizia ricca ereditiera, fattore importante per il giovane e ambizioso Cicerone.
Egli lamenta a Terenzia in una lettera scritta in esilio in Grecia che «...né gli dei che lei ha adorato con tale devozione né gli uomini che io ho servito hanno mostrato il più piccolo segno di gratitudine nei nostri confronti». Data incerta: sicuramente si sposò al ritorno dalla Grecia, incerto è se nel 77 o nel 76. -
76 BCE
Pro Roscio comoedo
Pare che Cicerone ammirasse tale Roscio, nonostante fosse un attore (all'epoca visti con occhi decisamente diversi da quelli moderni), e che costui, in cambio della sua difesa, avesse dato all'ancor giovane oratore dei consigli di un esperto per modulare la voce. -
76 BCE
Nascita di Tullia
Sua amatissima figlia. Ogni fonte online adora citare il fatto che fu l'unica persona che Cicerone non poté mai criticare (e lui aveva sempre da ridire su tutti e tutto), perciò per completezza lo cito anche qui. -
75 BCE
Questura in Sicilia
Ottenne la questura di Lilibeo (Marsala), con l'incarico di riscuotere dai soli amministrati il tributo del grano destinato all'approvvigionamento dell'Italia. La Sicilia aveva un ruolo chiave nei rifornimenti, dato che nel testo del Mediterraneo erano resi ardui dai pirati. Cicerone assolse la missione egregiamente (rispetto ai precedenti governatori), conquistando con la moderazione e l'integrità la stima dei siciliani. Per questo i siciliani si rivolgeranno poi a lui per il caso di Verre. -
Period: 74 BCE to 63 BCE
Seconda guerra mitridaica
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Period: 74 BCE to 70 BCE
Maggiore attività in tribunale
(Secondo il Narducci) tra il 74 e il 70 incrementò la sua presenza e attività in tribunale e scrisse numerosi discorsi che però non ho avuto tempo di inserire. Ops. -
71 BCE
Pro Marco Tullio
La vicenda di questo Marco Tullio omonimo di Cicerone, e non suo parente, ruotava intorno all'aggressione che il cliente aveva subito in un suo podere in Calabria ad opera di un gruppo di schiavi di un suo ricco vicino di casa. Questo e la perduta pro Vareno sono testimonianza dell'anarchia in cui l'Italia era caduta dopo la guerra civile. Queste bande di schiavi che saccheggiavano le campagne erano all'ordine del giorno, e i proprietari senza scrupoli ne approfittavano per danneggiare i nemici. -
70 BCE
Nascita di Virgilio
Io le nascite di alcuni tipo Cesare o Virgilio le metto qui giusto per contesto temporale. -
70 BCE
Riforma dei tribunali
L'anno 70 fu per molti versi cruciale per le sorti successive della res publica. Lo smantellamento della costituzione sillana, iniziato con la restaurazione dei poteri dei tribuni, proseguì fino a mettere sul tappeto la questione della riforma dei tribunali, attraverso una campagna di denuncia della corruzione delle giurie senatorie. Il processo contro Verre, si comprende sullo sfondo di questa situazione. -
70 BCE
Pro Vareno
Orazione andata perduta. Cfr. note della pro Marco Tullio. -
70 BCE
Divinatio in Caecilium
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70 BCE
In Verrem
Le celeberrime Verrine. Cicerone aveva già servito come questore a Lilibeo cinque anni prima, per cui i Siciliani non esitarono a rivolgersi a un volto amico per chiedergli di assumere il loro patrocinio nella causa da essi intentata contro l'ex governatore Verre. Cfr. note della riforma dei tribunali. -
69 BCE
Pro Tullio
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69 BCE
Pro Caecina
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69 BCE
Pro Fonteio
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69 BCE
Ediltà
A partire dal 366 a.C. vennero istituiti altri due edili, detti "edili curuli" (aediles curules, perché sedevano su una sedia ornata d’avorio detta “sella curulis”). Potevano essere solo patrizi ed erano a rigore i soli edili con caratteristiche di magistrati civici, come testimonia l'aggettivo curulis. Possono essere considerati gli antichi Maestri di strada (magistri aedificiorum et stratarum). N.B. La parola "ediltà" me la sono mezza inventata. Spero calorosamente che esista. -
66 BCE
Pretura
Fu eletto all'unanimità. -
66 BCE
Pro lege Manilia de imperio Gnaei Pompei
in favore del conferimento dei pieni poteri a Pompeo per la guerra mitridatica; in quell'occasione, Pompeo era appoggiato dai cavalieri, interessati alla rapida risoluzione della guerra in Asia, mentre gli era contraria la maggioranza del Senato. Il motivo dell'impegno di Cicerone in una causa ostile all'alta aristocrazia stava probabilmente nell'importanza che essa aveva per i pubblicani e gli affaristi, minacciati nei loro interessi da Mitridate VI.
Quel che risulta è un elogio di Pompeo. -
66 BCE
Pro Cluentio
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65 BCE
Ritorno di Attico a Roma
Ritorno definitivamente da Atene dopo oltre vent'anni passati all'estero. All'inizio del Cato de senectute, trattatello filosofico del 44 ad Attico dedicato, Cicerone scrive all'amico《teque cognomen non solum Athenis deportasse sed humanitatem et prudentiam intellego.》, "e so che tu da Atene hai portato non il soprannome soltanto, ma vera umanità e saggezza" (trad. Carlo Saggio). -
65 BCE
Nascita di Orazio
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65 BCE
Nascita di Marco Minore
suo unico figlio maschio. D'ora in poi mi riferirò a lui come "Marco minore". Egli ebbe fama, in generale, di persona incostante ed eccessivamente dedita al vino.
Incerta è la data della morte. Durante la guerra civile milita nell'esercito di Pompeo. -
64 BCE
Commentariolum petitionis
Saggio in forma epistolare tradizionalmente attribuito al fratello Quinto, composto come guida per Marco, candidandosi egli l'anno successivo per il consolato. Secondo altri, la scrisse lo stesso Cicerone in gioventù; secondo altri ancora, è di molto posteriore. Però lasciatemi sognare. -
63 BCE
In Catilinam
Cicerone convocò il Senato nel tempio di Giove Statore, dove pronunciò una violenta accusa a Catilina, con il discorso noto come Prima Catilinaria, che si apre con il celebre incipit '"Quousque tandem abutēre, Catilina, patientia nostra?". Inutile raccontare il resto, già a tutti ben noto. -
63 BCE
Consolato
Assieme a lui risultò eletto il patrizio Gaio Antonio Ibrida, zio di Marco Antonio, futuro triumviro e acerrimo nemico dell'arpinate, accusato dallo stesso Cicerone (In toga candida, orazione - pervenutaci in condizioni frammentarie - tenuta in Senato come candidato poco prima delle elezioni del 64) di essere collusore di Lucio Sergio Catilina. -
63 BCE
De lege agraria
Quattro orazioni contro la proposta di redistribuzione delle terre del tribuno Publio Servilio Rullo.
Durante il suo consolato, Cicerone non fece passare quasi nulla, a differenza invece di Cesare. -
63 BCE
Pro Rabirio perduellionis reo
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63 BCE
Pro Murena
Cicerone, console, difende da un'accusa di corruzione elettorale il console designato per l'anno successivo, Lucio Licinio Murena. Cicerone spera di trovare in Murena un continuatore della propria politica di resistenza all'eversione, di allenaza difensiva degli ordini senatorio ed equestre. Ma di mezzo c'è l'accusa contro Murena di ambitus, sorretta dal prestigio di cui gode l'incorrotta intransigenza del discendente del Censore, il futuro Catone Uticense. -
62 BCE
Pro Sulla
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62 BCE
Pro Archia poeta
Fondamentalmente qui Cicerone si espone acché il poeta greco Archia ottenga la cittadinanza romana e, secondo molti, anche perché così, in cambio, egli gli scriva qualcosa (cosa in effetti non avvenuta). Ma tanto poi il De consolato suo se lo scrive da sé, rip. -
62 BCE
Scandalo della Bona Dea
Verso la fine dell'anno scoppia lo scandalo per la profanazione dei riti della Bona Dea.
I riti, organizzati dalla moglie del pontefice massimo - che dal 63 era diventato Cesare - si svolgevano a casa dello stesso e ammettevano la presenza di sole donne; addirittura gli animali di sesso maschile erano allontanati dalla casa per tutta la durata del rito.
Pulcro tuttavia si traveste da donna e si imbosca alle celebrazioni; si specula che abbia colto l'occasione per mettere le corna a Cesare. -
60 BCE
Lex agraria
Pompeo, Cesare e Crasso, prima del primo triumvirato, chiesero a Cicerone di appoggiare la legge agraria a favore dei veterani di Pompeo e della plebe meno abbiente. Cicerone, tuttavia, rifiutò non solo per non apparire un traditore dell'aristocrazia, ma anche per l'attaccamento all'ordine legale e sociale di cui gli optimates si proclamavano difensori. Dopo tale rifiuto e la costituzione del triumvirato, Cicerone si tenne fuori dalla politica per un po'. -
60 BCE
Primo triumvirato
tra Cesare, Pompeo e Crasso. -
59 BCE
Pro Flacco
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59 BCE
Consolato di Cesare
che poi a Cesare non interessava essere console, gli serviva giusto per il proconsolato in Gallia. -
58 BCE
Tribunato di Clodio
Cfr. Lex Clodia. -
58 BCE
Esilio
Si ritira a Brindisi, dove soggiornò tredici giorni negli orti di Lenio Flacco prima di salpare per Durazzo. Nei mesi dell'esilio Cicerone non si diede pace, implorando le sue conoscenze perché favorissero il suo ritorno. Clodio, però, fece approvare altre leggi acché Cicerone non si potesse neppure avvicinare al confine, e che le sue proprietà venissero confiscate. La sua villa sul Colle Palatino fu addirittura distrutta, e una sorte simile toccò poco dopo a quelle di Formia e di Tusculum. -
58 BCE
Lex Clodia de capite civis Romani
Il tribuno della plebe Clodio Pulcro, nemico di Cicerone per il precedente processo per sacrilegio, fece approvare una legge con valore retroattivo che condannava all'esilio chi mandasse a morte un cittadino senza concedergli la provocatio ad populum. Era in realtà un'abile mossa politica di Cesare (che prima di partire per la Gallia attese che Cicerone fosse fuggito da Roma) che, attraverso il suo alleato Clodio, eliminava così dalla scena politica uno dei suoi avversari più tenaci. -
Period: 58 BCE to 51 BCE
Cesare in Gallia
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57 BCE
Rientro dall'esilio
La situazione a Roma migliorò, allorché i nobili e Pompeo posero un freno alle iniziative di Clodio Pulcro: Cicerone poté dunque rientrare in Italia e, da Durazzo, giunse nuovamente a Brindisi: nel porto, oltre ai suoi familiari e la figlia Tullia che festeggiava il compleanno, c'era anche Lenio Flacco; le accoglienze tributate al retore furono raddoppiate dal fatto che nella città quel giorno ricorreva anche l'anniversario della deduzione a colonia. -
57 BCE
Orazioni post reditum
Tenute sia in Senato che davanti al popolo. -
57 BCE
De domo sua
Durante l'esilio, Clodio era riuscito a far risultare il terreno su cui sorgeva la villa sul Palatino di Cicerone - zona di poche case e chic - come sacro; l'edificio era di conseguenza abusivo e da demolire - cosa che avvenne. Con la de domo sua, Cicerone si riprende il terreno per poi farci riedificare una nuova villa. Porello. -
56 BCE
De provinciis consularibus
La cronologia del Narducci affianca a tale opera la breve descrizione "inizio della collaborazione con i triumviri". -
56 BCE
In Vatinium
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56 BCE
Pro Balbo
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56 BCE
De haruspicum responso
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56 BCE
Pro Caelio
Cicerone difende il giovane Marco Celio Rufo, che era sotto la protezione della famiglia dell'oratore, dall’accusa di aver rubato dei gioielli e tentato l'avvelenamento della sua ex-amante Clodia, sorella di Clodio Pulcro e Lesbia di Catullo. Le accuse erano inconsistenti, e Cicerone ne approfitta per sfogare il suo odio per Pulcro dipingendo la donna come colei che per prima aveva tentato di uccidere l’amante in quanto avversario politico del fratello, oltre che come donna corrotta e dissoluta. -
56 BCE
Pro Sestio
Difende il tribuno che l'anno prima lo aveva aiutato a tornare dall'esilio; era accusato de vi per aver organizzato bande armate contro Clodio. Dal testo emerge la situazione politica interna di Roma; Cicerone sostiene che il ricorso a mezzi illegali è lecito e necessario per la difesa delle istituzioni. Lancia inoltre un appello per il consensus omnium bonorum, un'allenza di tutti i moderati - non più limitata, come la concordia bonorum, ai soli equites e senatori - per i loro interessi comuni. -
55 BCE
In Pisonem
Orazione contro il governatore di Macedonia Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Cesare. Patrizi e plebe si scontravano con l'uso di bande armate, e in uno di questi scontri, più precisamente sulla via Appia, Milone, organizzatore delle bande dei possidenti, uccise il tribuno Clodio. -
55 BCE
De oratore
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54 BCE
De rerum natura
In quest'anno Cicerone cura forse la pubblicazione postuma del De rerum natura di Lucrezio. -
54 BCE
Pro Plancio
-
54 BCE
Pro Scauro
-
54 BCE
Pro Rabirio Postumo
-
54 BCE
Partitiones oratoriae (?)
Data molto incerta. -
54 BCE
Inizia il de republica
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53 BCE
Augurato
Fu nominato augure al posto di Crasso. Anche qui probabilmente mi son inventato la parola "augurato", ma suona bene. -
52 BCE
Uccisione di Clodio
Finalmente. -
52 BCE
Pro Milone
L'impronta dell' orazione fu sulla differenza tra tirannicidio e omicidio, in quanto il tirannicidio è pertanto giustificabile. Ma, non riuscendo a pronunciare il suo discorso con la giusta forza per il clamore della folla e per il timore che gli incutevano i partigiani di Clodio nel foro, Milone venne condannato all'esilio a Marsiglia - una versione della Pro Milone venne poi riscritta come se l'avesse vinta e pubblicata. Gli antichi la consideravano la più bella tra le orazioni di Cicerone. -
51 BCE
Proconsolato
Si recò in Cilicia proprio mentre i rapporti tra Cesare e Pompeo si inasprivano. Durante il soggiorno lontano da Roma, i pensieri dell'oratore furono rivolti alla minaccia della guerra civile. -
51 BCE
Inizia il De legibus
Lo lascerà tuttavia incompiuto alla partenza per il proconsolato in Cilicia. -
51 BCE
De re publica
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Period: 49 BCE to 48 BCE
Guerra civile
Tra Cesare e Pompeo; inizia quando Cesare passa il fatidico Rubicone. Cicerone si schiera con Pompeo e lo segue in Oriente. Al termine del conflitto, egli ottiene il perdono di Cesare. -
48 BCE
Inizia le Tusculanae dispitationes e il de natura deorum
Probabilmente. -
48 BCE
Battaglia di Farsalo
Cesare sconfigge l'esercito pompeiano a Farsàlo. Pompeo, rifugiatosi in Egitto, muore (cfr. note della morte di Pompeo). Dopo la grande vittoria di Cesare, Cicerone decide di tornare a Roma. -
48 BCE
Morte di Pompeo
Pompeo, dopo la sconfitta nella battaglia di Farsalo, viene fatto uccidere, essendosi rifugiato in Egitto, dal re Tolomeo; la sua testa viene mostrata a Cesare, passato in Egitto al suo inseguimento. -
47 BCE
Perdono di Cesare
Dopo che Cesare ebbe passato il Rubicone, Cicerone si mostrò dalla parte di Pompeo, nonostante avesse inizialmente appoggiato il Giulio. Dopo essere tornato a Roma, dove ottenne il perdono dello stesso Cesare, nominato dittatore. -
46 BCE
Brutus
Prima delle due opere retoriche che scrive in quest'anno. -
46 BCE
Divorzio da Terenzia
Cicerone divorzia da Terenzia dopo trentadue anni di matrimonio abbastanza lieto, per risposarsi poco dopo con la ricca e giovane Publilia, probabilmente più per liberarsi dai debiti che per passione senile. Da qualche parte avevo letto che il motivo che spinse Cicerone a ripudiare la moglie fu lo scarso interesse per le vicende e per la malattia di Tullia, ma ho paura di starmi confondendo con Publilia. -
46 BCE
Matrimonio con Publilia
Verso la fine del 46 a.C. Cicerone sposò in seconde nozze Publilia, giovane e ricca fanciulla orfana di padre, che viveva sola con la madre. Secondo Terenzia (che accusava Publilia
di essere la causa del suo divorzio) il nuovo matrimonio avveniva per l'amore di Cicerone per la giovinezza della fanciulla, mentre secondo Tirone, suo liberto, Cicerone era attratto solo dalle ricchezze della giovane. Lo stesso Cicerone era stato infatti nominato tutore di Publilia, e ne amministrava le ricchezze. -
46 BCE
Divorzio di Tullia
La figlia di Cicerone, in attesa di un figlio, viene ripudiata da Dolabella.
Se non vado errando, peraltro, questo matrimonio fu organizzato da Terenzia all'oscuro di Cicerone, mentre lui era lontano in Cilicia. Informazioni tuttavia da verificare. -
46 BCE
Orator
Seconda delle due opere retoriche che scrive in quest'anno. -
46 BCE
Battaglia di Tapso
Cesare stronca a Tapso, in Africa, un importante focolaio di resistenza pompeiano-repubblicana. -
46 BCE
Paradoxa Stoicorum
Opera retorico-filosofica. -
46 BCE
Suicidio di Catone
Il pronipote dello Censore commette suicidio rituale a Utica, com'è noto, per non cadere nelle mani di Cesare. -
46 BCE
Riforme costituzionali
Riforme costituzionali da parte di Cesare, che gli concedono un potere praticamente assoluto. -
46 BCE
De optimo genere oratorum
Uno dei lavori letterari cui si dedica durante il periodo cesariano. -
46 BCE
Pro Marcello e pro Ligario
In questo periodo, Cicerone subisce con rassegnazione il dominio di Cesare; sostiene le cause di due pompeiani, esaltando la "clemenza" del dittatore, che perdonerà ambedue. Ligario aveva già ottenuto il perdono e l'orazione si impronta quindi sulla linea dell'inutilità di processare un uomo già perdonato. Qui Cesare stesso fa da giudice. Nella pro Marcello Cicerone esalta la linea ideologica che precederà l'impero; quel che ne risulta è una teoria politica affrontata con mesta realisticità. -
45 BCE
De finibus bonorum et malorum
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45 BCE
Academica
-
45 BCE
Divorzio da Publilia
Cicerone rimase molto scosso dalla morte della figlia, avvenuta poco dopo il suo secondo matrimonio. Nel luglio 45, mentre gli amici gli recavano conforto, egli ripudiò Publilia, colpevole (pare) di essersi rallegrata della morte di Tullia, dopo soli sette mesi di matrimonio. ll divorzio dalla storica consorte Terenzia e le seconde nozze con Publilia, destinate anch'esse alla rottura, resero Cicerone oggetto di feroci critiche, come quelle rivoltegli da Antonio nelle repliche alle Filippiche. -
45 BCE
Lettera aperta a Cesare
Cicerone scrive, ma non rende nota tranne che a pochissimi, una "lettera aperta" a Cesare. -
45 BCE
Morte di Tullia
Verso la metà di febbraio, il padre avrebbe portato Tullia nella sua villa di Tuscolo per dare alla luce il suo secondo figlio Lentulo, che morì anch'egli entro poche settimane. Forse la sua morte fu dovuta al parto; altri credono che fu una malattia ripresentatasi dopo altra attestata occasione a ucciderla.
Ciò spinse Cicerone a scrivere una consolatio, opera in prosa andata perduta. Egli passò tutto l'anno dedito alla filosofia, recluso in casa, tenendosi lontano dalla politica. -
45 BCE
Visita di Cesare
Il 18 dicembre del 45, Cesare, accompagnato da una numerosa scorta, fa una visita amichevole (bah) a Cicerone nella sua residenza a Pozzuoli. Come già accennato (cfr. note del de rege Deiotaro), i rapporti tra i due rimangono formalmente cordiali, pur essendo evidenti i loro contrasti. -
45 BCE
Timeo e Protagora
Traduce i dialoghi di Platone. -
45 BCE
Hortensius
Cicerone tende a rifugiarsi sempre più negli studi filosofici. -
45 BCE
Morte di Sesto Pompeo
Il figlio di Pompeo Magno viene ucciso poco dopo la battaglia di Munda, nel marzo del 45, in cui Cesare stroncò la resistenza pompeiana in Spagna. -
45 BCE
Pro rege Deiotaro
I rapporti con Cesare sono cordiali e difende nella casa del dittatore la causa di Deiotaro, re della Galizia (nell'attuale Turchia), che aveva preso le parti di Pompeo ed era accusato, denunciato dai suoi stessi sudditi, anche di aver attentato alla vita di Cesare durante la guerra d'Asia. Il re viene difeso da Cicerone, che aveva precedentemente incontrato durante il proconsolato di questo, rivolgendosi a Cesare con tono ironico e sprezzante. La sentenza non viene mai pronunciata. -
45 BCE
Elogio di Catone e Anticato
Poco meno di un anno dopo il suicidio rituale di Catone, Cicerone impone l'elogio dell'Uticense, cui Cesare, nello stesso anno, risponde con un 'antìcato'; quest'ultimo è anche detto 'anticatones', probabilmente perché faceva riferimento a tutta la stirpe dei Catone e non soltanto all'Uticense. Entrambi i brevi componimenti sono andati perduti. Mentre, dunque, gli incontri faccia a faccia tra Cesare e Cicerone sembrano essere cordiali, i due continuano a farsi la guerra a colpi di trattatelli. -
45 BCE
Inizia le Tusculanae disputationes e il de natura deorum
Probabilmente. -
45 BCE
Marco minore ad Atene
Nell'aprile del 45 il figlio omonimo di Cicerone si trasferisce momentaneamente in Atene per studiare. Come menzionato nel proemio del de officiis (off. I, 1), Egli ebbe per più di un anno come insegnante Cratippo, un eminente filosofo peripatetico originario di Pergamo che fu dapprima attivo a Mitilene e assunse poi la direzione della scuola peripatetica di Atene. Incerta la data del ritorno. Successivamente militerà sotto Bruto e combatterà a Filippi. -
44 BCE
Filippiche
una serie di orazioni contro Antonio, il cui nome richiamava quello delle orazioni pronunciate da Demostene contro Filippo II di Macedonia. -
44 BCE
Idi di Marzo
Assassinio di Cesare. Scrisse a Lucio Minucio Basilo, uno dei cesaricidi, una lettera per congratularsi dell'assassinio di Cesare: «Tibi gratulor, mihi gaudeo; te amo, tua tueor; a te amari et, quid agas quidque agatur, certior fieri volo», "Con te mi congratulo, per me sono contento; ti sono vicino, ho cura delle tue cose; ti chiedo di volermi bene e di farmi sapere che cosa fai e che cosa succede" (Cic. Ad familiares). -
44 BCE
Cesare dittatore a vita
Il 14 febbraio Cesare è nominato, per senatoconsulto, dittatore a vita. Il giorno successivo, Marco Antonio, magister equitem, gli offre, durante i Lupercalia, la corona reale, che Cesare rifiuta con gesto plateale. Ciononostante, il suo potere va sempre orientandosi verso un tipo di dominio autocratico. -
44 BCE
Lelius de amicitia
Trattatello filosofico scritto tra l'estate e l'autunno del 44, dedicato all'amico Attico. In realtà è molto piacevole da leggere. -
44 BCE
Cato maior de senectute
Composto nei primi mesi del 44, prima sicuramente delle idi di marzo, e dedicato all'amico Attico. Si percepisce nel trattatello una paura della vecchiaia: l'incipit, nella traduzione di Dario Arfelli, cita:
"Nondimeno, io sospetto che qualche volta tu ti affligga fortemente per quelle medesime cose per le quali anch'io mi affliggo; se non che il dar conforto a tali inquiteudini è impresa alquanto difficile e da differirsi a miglior tempo". -
43 BCE
Princeps senatus
Il princeps senatus era il portavoce ufficiale e aveva il diritto di votare per primo; non era designato per nascita, per età o per riconoscimento di servigi politici, né la carica faceva parte del cursus honorum, ma spettava solo a chi era degno di un riconoscimento di un personale, straordinario valore morale. In foto, la Curia Iulia nel foro di Roma. -
43 BCE
Morte
nella sua villa di Formia. In foto, la sua tomba perlappunto a Formia. -
39 BCE
Marco minore riceve il perdono da Augusto
Il figlio di Cicerone usufruisce dell'amnistia concessa da Ottaviano. -
30 BCE
Consolato di Marco minore