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imperatori

  • 96

    Nerva

    Nerva
    Un anziano senatore. Si distinse per equilibrio e senso di giustizia. Si conquistò la stima e il consenso dell'esercito e dei pretoriani, designando come proprio successore, lo spagnolo Ulpio Traiano, secondo il meccanismo dell'adozione, che comportava la scelta, da parte dell'imperatore in carica, del suo successore. Scelta, però che doveva essere sempre sostenuta dal Senato
  • 99

    Marco Ulpio Traiano

    Marco Ulpio Traiano
    Giunse a Roma solo nel 99 d.C., dopo aver vinto le battaglie in Germania. Fu un governatore equilibrato. Durante il suo regno, l'Impero si espanse molto: sottomise Dacia (Romania), Mesopotamia e Armenia, conquistò il regno dei Nabatei, tra il 101 e il 117 d.C. anno della sua morte in Cilicia. Roma si arricchì molto, nacquero infatti nuovi monumenti , come il foro e i Mercati. Finanziò inoltre la bonifica delle paludi pontine e la costruzione di nuovi porti marittimi e strade imperiali.
  • 117

    Publio Elio Adriano

    Publio Elio Adriano
    Cugino di Traiano e governatore della Siria. Non fu molto amato dal Senato. Avviò una riforma per l'esercito, arruolò per lo più uomini del luogo in cui le truppe erano stanziate. Lavorò molto per fortificare i confini (Vallo di Adriano). Fece realizzare diverse opere pubbliche. Venne istituito il consiglio del principe si occupava di uniformare il complesso della legislazione romana. Inoltre vennero raccolti tutti i decreti emanati fino ad allora, in un unico testo: l’editto perpetuo.
  • 138

    Tito Aurelio Antonino "Pio"

    Tito Aurelio Antonino "Pio"
    Genero di Adriano, di origine Gallica e non nobile. Grazie alla sua saggezza e moderazione fu proclamato dal Senato “Pio”. Anche egli lavorò molto per il consolidamento dei confini e il contenimento della pressione dei barbari. Stipulò una nuova pace con Parti, e fece costruire un altro sistema di fortificazioni in Britannia. Antonio fu particolarmente attento all’amministrazione dello stato, incoraggiando l’istruzione pubblica, promuovendo l’equità sociale (verso donne e schiavi).
  • 161

    Marco Aurelio

    Marco Aurelio
    Uomo colto e sensibile.Ripresero le ostilità contro i Parti, contro cui venne inviato Lucio Vero, fratello di Marco (161-165 d.C.) Ci fu un'invasione barbarica da Nordest (Marcomanni e Quadi). Dopo la morte di Lucio, Marco si ritrovò ad affrontare i conflitti fino al 175 d.C. Si giunse a un trattato di pace con i Parti, che prevedeva l'arruolamento di truppe germaniche nell'esercito romano. Le ostilità ripresero poco più tardi. E negli stessi anni scoppiò una pestilenza che colpì anche Aurelio.
  • 180

    Aurelio Commodo

    Aurelio Commodo
    Figlio naturale di Marco Aurelio, venne a meno il principato di adozione, riprese quello di ereditarietà. Era molto popolare tra la plebe di Roma e i soldati, ma il Senato non lo appoggiò mai più di tanto. Senato e aristocratici furono perseguitati, e da questi, infine, fu assassinato nel 192 d.C. da un'ennesima congiura di aristocratici.
  • 193

    Publio Elvio Pertinace

    Publio Elvio Pertinace
    Dopo la morte di Commodo seguì un periodo di anarchia. Il Senato elesse imperatore Publio Elvio Pertinace che cercò di risanare le finanze, e per contenere le spese, tagliò i donativi ai pretoriani, dai quali, solo dopo 87 giorni di regno, fu eliminato.
  • 193

    Didio Giuliano

    Didio Giuliano
    La guardia pretoria mise all'asta il titolo di imperatore e fu "comprato" da Didio Giuliano (si perde l'importanza dal titolo di imperatore). Insorse, però, il generale Settimio Severo, al comando delle legioni della Pannonia. Didio Giuliano fu quindi decapitato dopo circa 60 giorni di regno, perciò Settimio Severo diventò imperatore.
  • 193

    Settimio Severo

    Settimio Severo
    Riorganizzò l'esercito,agevolando i ceti inferiori.Permise ai soldati stanziati ai confini di sposarsi con le donne del posto. Molte comunità in Africa e in Germania,ottennero il privilegio di ius Italicum. Introdusse a Roma culti orientali per influenza della moglie Giulia Domna(siriana).Rese l'Oriente e i confini germanici più sicuri, sconfiggendo i Parti e le popolazioni germaniche.Sconfisse i banditi organizzando una polizia imperiale.Lavorò per eliminare le discriminazioni.Morì nel 211 d.C.
  • 211

    Caracalla

    Caracalla
    Nel 211d.C. Settimio Severo morì in Britannia. Gli succedettero i figli Caracalla e Geta,Caracalla poco dopo,uccise il fratello.Si garantì l'appoggio dell'esercito con aumenti di paga e privilegi, però svuotò le casse statali. Ridusse la percentuale di oro nelle monete(monete di argento, l'antoniniano).Per arricchire le casse dello stato nel 212d.C. estese la cittadinanza romana a tutti i cittadini liberi romani, così che il versamento di tributi aumentasse. Raggiunse pace italici e provinciali.
  • 217

    Sestio Vario Avito Bassiano

    Sestio Vario Avito Bassiano
    Caracalla fu fin troppo ambizioso. Nel 216 d.C.intraprese una spedizione contro i Parti e nel 217 d.C. morì a causa di una congiura guidata da Macrino. Nel 218 d.C. salì al potere il giovane Sestio Vario Avito Bassiano (Eliogabalo). Egli fu sempre dominato dalle potenti donne della sua famiglia: la nonna Giulia Mesa, la zia Giulia Mamea e la madre Giulia Soemia. Nel 222 d.C. la famiglia lo fece eliminare da una congiura di pretoriani.
  • 222

    Alessandro Severo

    Alessandro Severo
    Cugino di Eliogabalo, figlio di Giulia Mamea. Anche egli era molto giovane, salì al potere a 14 anni.Egli riuscì a risanare le finanze pubbliche, attraverso un controllo più rigoroso. Abbellì Roma, promosse la diffusione della cultura scolastica. Nominò prefetto del pretorio Ulpiano, e portò avanti una politica di tolleranza religiosa. Nel 235 d.C. fu ucciso a Magonza da una congiura di militari. La morte di Alessandro segnò la fine della dinastia dei Severi, e l'inizio di una crisi.