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44 BCE
Assassinio di Cesare
Il termine Cesaricidio indica l'omicidio di Gaio Giulio Cesare, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C. Questo atto fu compiuto da un gruppo di circa venti senatori che si ritenevano difensori della tradizione e del sistema repubblicano, opponendosi a ogni forma di governo basata sul potere personale. -
43 BCE
Il Secondo Triumvirato
Il Secondo Triumvirato, formato nel 43 a.C., era un’alleanza politica tra Ottaviano, Marco Antonio e Lepido per vendicare l'assassinio di Cesare e consolidare il potere. Ottenne poteri straordinari per cinque anni, compreso il controllo dell’esercito e la possibilità di emanare proscrizioni contro i nemici. -
43 BCE
Ottaviano ritorna a Roma
Ottaviano, pronipote e figlio adottivo di Cesare, tornò a Roma per reclamare l’eredità.
La rivalità con Marco Antonio emerse immediatamente, e il loro primo confronto diretto avvenne a Modena tra il 44 e il 43 a.C., dove Ottaviano riportò una vittoria. Al suo ritorno a Roma, Ottaviano ottenne la nomina a console. -
42 BCE
Battaglia di Filippi
La battaglia di Filippi del 42 a.C. fu uno scontro decisivo tra le forze del Secondo Triumvirato (Ottaviano e Marco Antonio) e quelle dei cesaricidi (Bruto e Cassio). Si svolse in due fasi: nella prima, Cassio si suicidò credendo erroneamente che la battaglia fosse persa; nella seconda, Bruto fu sconfitto e si tolse la vita. La vittoria consolidò il potere del Triumvirato, ma segnò anche l’inizio delle tensioni tra Ottaviano e Marco Antonio. -
36 BCE
Lepido esautorato dall’accordo
Lepido, membro del Secondo Triumvirato, fu progressivamente emarginato da Ottaviano e Marco Antonio. Dopo aver sostenuto una rivolta in Sicilia nel 36 a.C., Ottaviano lo accusò di tradimento e lo costrinse all’esilio politico. Sebbene gli fosse permesso di mantenere il titolo di pontefice massimo, Lepido perse ogni potere politico, lasciando Ottaviano e Marco Antonio soli al controllo dell’Impero. -
31 BCE
Battaglia di Azio
La battaglia di Azio nel 31 a.C. fu la svolta decisiva nella rivalità tra Ottaviano e Marco Antonio. Ottaviano dichiarò guerra a Antonio e Cleopatra, accusandoli di tradimento. Ottaviano, con l’aiuto del generale Agrippa, sconfisse le loro flotte, costringendoli alla fuga in Egitto. La vittoria consolidò il potere di Ottaviano, che divenne imperatore, mentre Antonio e Cleopatra si suicidarono l’anno successivo. -
27 BCE
La nascita del principato
Nel 27 a.C., Ottaviano instaurò il Principato, assumendo titoli che gli garantirono poteri straordinari. Fu nominato Augusto, simbolo di autorità e sacralità, e Princeps Senatus, ponendolo al vertice del Senato. Ottenne la Tribunicia Potestas, che gli conferiva potere legislativo e rappresentanza del popolo, e il titolo di Imperator, comando supremo dell’esercito. Più tardi, divenne anche Pontifex Maximus, consolidando il controllo su ogni aspetto della vita politica e religiosa. -
9
Sconfitta di Varo a Teutoburgo
Nella selva di Teutoburgo, tre legioni romane guidate da Varo caddero in un’imboscata delle tribù germaniche guidate da Arminio, un ex alleato di Roma. La sconfitta fu totale, e Varo si suicidò. Questo evento fermò l’espansione romana oltre il Reno, che divenne il confine dell’Impero. -
14
Morte di Augusto
Augusto morì nel 14 d.C., dopo aver trasformato Roma con il suo governo. Durante il suo principato, promosse il commercio, migliorando porti e strade che favorirono gli scambi e la prosperità dell'Impero. La sua propaganda, attraverso monumenti e leggi, lo celebrò come il restauratore della pace e difensore dei valori tradizionali, consolidando il suo potere. La sua morte segnò la fine di un'era di stabilità e crescita per Roma, lasciando un'impronta indelebile sulla storia. -
14
L’ascesa di Tiberio
La dinastia giulio-claudia iniziò con Tiberio, figlio di Druso e nipote di Augusto, che divenne imperatore nel 14 d.C. alla morte di Augusto. Sebbene fosse l’erede designato, Tiberio incontrò difficoltà nel farsi accettare dal popolo romano, a causa del suo carattere riservato. Durante il suo governo, continuò la politica di pacificazione dell'Impero, ma il suo regno si caratterizzò per crescente sospettosità e repressione, segnando l’inizio di una dinastia destinata a durare oltre un secolo. -
37
Il regno di Caligola
Caligola divenne imperatore nel 37 d.C., inizialmente accolto positivamente per alcune riforme popolari. Tuttavia, il suo regno fu segnato da crudeltà, eccentricità e comportamenti autoritari, come la presunta divinizzazione di sé stesso. Nel 41 d.C., a causa del suo comportamento sempre più folle, fu assassinato in un complotto organizzato dalla sua corte e dalla Guardia pretoriana -
41
Claudio al trono
Nel 41 d.C., Claudio divenne imperatore dopo l'assassinio di Caligola. La sua ascesa fu sorprendente, poiché inizialmente era visto come un membro marginale della famiglia imperiale. Fu scelto dalla Guardia pretoriana, che lo proclamò imperatore. Nonostante le difficoltà iniziali, Claudio consolidò il potere e avviò un principato più stabile dopo il caos del regno di Caligola. -
43
la conquista della Britannia
Nel 43 d.C., l'imperatore Claudio avviò la conquista della Britannia, inviando un grande esercito che sconfisse le tribù locali nel sud dell'isola. Tra il 46 e il 47 d.C., il controllo romano si estese al nord, mettendo fine alla resistenza delle tribù, come i Briganti. La Britannia fu infine completamente sottomessa e trasformata in provincia romana, con la fondazione di città e la costruzione di infrastrutture come strade e fortificazioni. -
54
Nerone sale al potere
Nel 54 d.C., Nerone divenne imperatore dopo la morte di Claudio. Sebbene inizialmente il suo regno fosse caratterizzato da riforme e una certa popolarità, presto si trasformò in un periodo di eccessi e tirannia. Nerone, che all'inizio aveva governato con l'aiuto di consiglieri, progressivamente prese decisioni più autocratiche, segnando un cambiamento nelle sue politiche e nel suo comportamento. -
59
il potere nelle mani di Nerone
Nel 59 d.C., Nerone ordinò l'uccisione di sua madre Agrippina, poiché la loro relazione era diventata conflittuale. Temendo che potesse minacciare il suo potere, Nerone organizzò il suo omicidio, che avvenne dopo un tentativo di avvelenamento fallito. La morte di Agrippina segnò un momento cruciale nel suo regno. -
64
L’incendio che devastò Roma
Nel 64 d.C., un incendio devastò Roma, distruggendo gran parte della città. Le voci accusarono Nerone di averlo appiccato per costruire la sua grandiosa Domus Aurea, un palazzo imperiale. Sebbene Nerone avesse organizzato i soccorsi e la ricostruzione, le accuse di colpevolezza e l’oppressione che seguì alimentarono il malcontento popolare. -
65
Il duro regime
Nel 65 d.C., la congiura dei Pisoni fu un tentativo di assassinare Nerone, organizzato da senatori e ufficiali romani, tra cui Lucio Calpurnio Pisone. I congiurati volevano ucciderlo e sostituirlo con Pisone, ma il complotto fu scoperto. Nerone reagì con una dura repressione, condannando a morte i cospiratori e altri aristocratici, dimostrando l'instabilità del suo regime. -
68
La fine della dinastia giulio-claudia
Nel 68 d.C., Nerone, deposto dal senato e ormai privo di alleati, si suicidò. Dopo un periodo di crescente opposizione e con l'impero in crisi, Nerone fu dichiarato nemico pubblico. Di fronte alla minaccia di essere catturato e umiliato, si tolse la vita con l'aiuto di un suo schiavo. La sua morte segnò la fine della dinastia giulio-claudia e l'inizio di un periodo di instabilità nell'Impero Romano. -
69
anno dei quattro imperatori
Nel 69 d.C., noto come l'anno dei quattro imperatori, l'Impero Romano attraversò un periodo di instabilità politica e guerre civili. Dopo la morte di Nerone, che segnò la fine della dinastia giulio-claudia, ci fu una lotta per il potere. Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano si succedettero come imperatori in un anno segnato da conflitti interni. Alla fine, Vespasiano emerse vittorioso, fondando la dinastia Flavia e ristabilendo l'ordine nell'impero. -
69
L’impero nelle mani di Vespasiano
Nel 69 d.C., Vespasiano salì al trono e, per consolidare il suo potere, promulgò la lex de imperio Vespasiani. Questa legge sanciva l'autorità imperiale, conferendo formalmente al sovrano il diritto di esercitare il comando supremo, sia in ambito militare che civile. Con essa, Vespasiano rafforzò il suo ruolo di imperatore, stabilendo una base giuridica solida per il principato, e contribuì a definire il rapporto tra l'imperatore e il Senato. -
79
La successione di Tito
Nel 79 d.C., alla morte di Vespasiano, gli succedette suo figlio Tito. Il suo principato, durato solo due anni, fu segnato dalla gestione dell'eruzione del Vesuvio, che distrusse Pompei ed Ercolano, e dal completamento del Colosseo. Tito cercò di mantenere la stabilità dell'impero, guadagnandosi la popolarità, ma morì nel 81 d.C., lasciando il trono a suo fratello Domiziano. -
80
L’inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio
Nell'80 d.C., fu inaugurato l'Anfiteatro Flavio, noto come Colosseo, sotto l'imperatore Tito. La costruzione era stata avviata dal padre Vespasiano e completata durante il suo regno. L'inaugurazione, celebrata con giochi e spettacoli che durarono per 100 giorni, segnò un simbolo di potere e grandiosità di Roma. Il Colosseo divenne uno dei luoghi più iconici dell'Impero Romano, utilizzato per combattimenti tra gladiatori, battaglie navali e altri eventi pubblici. -
81
la fine della dinastia flavia
Nel 81 d.C., Domiziano divenne imperatore dopo la morte di Tito. Il suo regno fu caratterizzato da un governo autoritario, con un forte controllo sulle istituzioni e una politica di persecuzione degli oppositori. Domiziano si dichiarò "dominatore", rafforzando il potere imperiale. Promosse opere pubbliche e militari, ma la sua autocratica gestione portò a crescenti tensioni, culminando con la sua morte nel 96 d.C.