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La prima privatizzazione
Sotto il governo Prodi c’è la prima privatizzazione di Alitalia, che fino ad allora era al 100% nelle mani dello Stato (prima Iri e poi ministero del Tesoro). Il Tesoro mantiene la maggioranza della compagnia, ma cede circa il 37% delle azioni: <a href='http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/Alitalia_comandi_anche_dipendenti_co_0_96062012514.shtml' target="_blank">poco più del 20% va ai dipendenti</a> Alitalia, il resto viene messo sul mercato. -
L’alleanza con Air France
Alitalia <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/28/Alitalia_decolla_alleanza_francese_co_0_0107281815.shtml' target="_blank">firma un’alleanza</a> con Air France ed entra in SkyTeam. <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/28/Alitalia_Air_France_verso_nozze_co_0_0111284945.shtml' target="_blank">L’accordo </a> prevede uno scambio azionario del 2% e i leader delle due compagnie, Francesco Mengozzi e Jean-Cyril Spinetta, entrano a far parte dei reciproci cda. -
Il bando di vendita
Il Tesoro pubblica <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2006/dicembre/30/Alitalia_privati_mese_per_offerte_co_9_061230003.shtml' target="_blank">il bando di vendita di Alitalia</a> . Il governo Prodi vuole cederne il controllo per salvarla. Arrivano 11 offerte ma poi <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/19/Alitalia_cala_sipario_sull_asta_co_9_070719106.shtml' target="_blank"> tutti si ritirano</a>. -
La trattativa con Air France
Air France, dopo che il governo Prodi ha cercato di vendere Alitalia con una trattativa diretta, <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/22/Alitalia_dice_Air_France_per_co_9_071222058.shtml' target="_blank">diventa l’interlocutore unico della compagnia</a>. Qualche giorno dopo anche il consiglio dei ministri <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/29/Air_France_settimane_per_chiudere_co_9_071229015.shtml' target="_blank">dice sì alla trattativa esclusiva</a>. -
Il cda dice sì all’offerta Air France
Il cda di Alitalia <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/16/Alitalia_del_consiglio_all_offerta_co_9_080316067.shtml' target="_blank">accetta l’offerta</a>, del valore di 1,7 miliardi di euro, di Air France. Tra le condizioni poste dai francesi ci sono l’accordo con i sindacati per l’esubero di oltre 2mila lavoratori e il via libera dell’esecutivo che si insedierà dopo le elezioni di metà aprile. -
Air France ritira l’offerta
Jean-Cyril Spinetta, presidente di Air France, <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/22/Alitalia_Air_France_Ritiriamo_offerta_co_9_080422056.shtml' target="_blank">annuncia il ritiro dell’offerta</a>. Il passo indietro è dovuto sia al mancato accordo con le parti sociali sia alla posizione di Berlusconi: il neopremier si era detto contrario alla vendita ai francesi e aveva invocato la nascita di una cordata di imprenditori che salvasse Alitalia preservandone l’italianità. -
Nasce Cai
Nasce la Compagnia Aerea Italiana, <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/28/impegno_dei_soci_resteremo_cinque_co_9_080828050.shtml' target="_blank" > Cai</a>. È presieduta da Roberto Colaninno e composta, tra gli altri, dal gruppo Benetton, Riva, Ligresti, Marcegaglia, dalla famiglia Caltagirone, Gavio e da Marco Tronchetti Provera. Altro partner importante è Intesa San Paolo, che ha messo a punto il piano Fenice: rilevare il marchio e la parte sana di Alitalia e di Air One. -
Cai compra Alitalia
Cai, nonostante le proteste dei dipendenti, rileva da Alitalia il marchio e la good company, le parti sane della compagnia. La bad company, compresi i debiti, rimane nelle mani dello Stato. È un affare da un miliardo di euro. Ai 7mila esuberi vengono garantiti 7 anni di cassa integrazione pagati dallo Stato. -
Cai cambia nome in Alitalia
La Cai cambia nome e adotta la denominazione storica della compagnia di bandiera: Alitalia-Compagnia aerea italiana. -
L’ultimo volo della vecchia compagnia
Decolla l’ultimo volo della vecchia Alitalia. E i dipendenti mettono in scena il funerale. -
Il primo volo della nuova Alitalia
Alle sei di mattina parte da Roma, diretto a Palermo, il primo volo della nuova Alitalia. Il nuovo vettore unisce Alitalia ed Air One sotto il sigillo Cai e ha Air France come partner strategico con il 25% del capitale. -
Il bilancio 2009
Il primo anno della nuova Alitalia si chiude con una perdita di 326 milioni, circa 800mila euro al giorno. Il debito è di 799 milioni (legato soprattutto alla flotta di aerei) e in cassa c’è liquidità per 330 milioni. I ricavi sono a quota 2.921 milioni, i passeggeri trasportati sono 21,8 milioni. -
Il bilancio 2010
Le perdite si riducono a 168 milioni, circa 460mila euro al giorno. Il debito è di circa 839 milioni e in cassa ci sono 415 milioni. I ricavi sono a 3.225 milioni di euro (+14,1%). I passeggeri trasportati sono 23,4 milioni (+7,4%). Alitalia, il prezzo della rinascita -
Il bilancio 2011
I conti restano in rosso ma migliorano ancora. La perdita è di 69 milioni, circa 190mila euro al giorno. Il debito è a 854 milioni, la liquidità di 326 milioni. Ricavi a 3.478 milioni (+7,9%), 25 milioni i passeggeri trasportati (+5,5%). Tutti i video sul caso Alitalia -
Il bilancio 2012
Esplode il rosso. Rispetto all'anno precedente la perdita è quadruplicata, sale a 280 milioni: circa 765mila euro bruciati ogni giorno. Il debito sfonda quota un miliardo (1.028 milioni) e la cassa si svuota: la liquidità si riduce a 75 milioni. Ancora in crescita i ricavi, +3,3% a 3.594 milioni. In flessione a 24 milioni e 275 mila i passeggeri. Alitalia, il prezzo della rinascita -
Liberi tutti
A mezzanotte scade il lockup sulle azioni Alitalia: i soci che nel 2008 comprarono la vecchia compagnia possono vendere le loro quote. -
Air France vuole la maggioranza?
Dalla Francia arrivano indiscrezioni: il cda Air France sarebbe pronto a fare un’offerta per rilevare la maggioranza di Alitalia. È di nuovo polemica sull’italianità da proteggere (anche perché parallelamente il Paese sta perdendo Telecom, diretta verso la spagnola Telefonica). -
Il bilancio semestrale 2013
Nei primi sei mesi dell’anno Alitalia perde più dell’intero 2012. Il rosso sale a 294 milioni e la liquidità si ferma a 128 milioni. Il debito a giugno è tornato sotto quota un miliardo ma è ancora stellare: 946 milioni. In quattro anni e mezzo le perdite sommate arrivano a quota un miliardo e 137 milioni. -
Interviene Ferrovie?
Si parla, per salvare Alitalia, di un intervento di Ferrovie. L’idea non si concretizza anche per le difficoltà di sviluppare sinergie treno-aereo sulla tratta Roma-Milano. Tutti i video sul caso Alitalia -
Spunta Poste italiane
Con la liquidità che scarseggia e il rischio di un ritiro della licenza di volo con gli aerei a terra per mancanza di rifornimenti, iniziano una serie di incontri con possibili partner pubblici. Alla fine il soggetto pubblico individuato dal governo per aiutare Alitalia è Poste italiane, con tutte le eventuali sinergie sul settore cargo come avviene in altri Paesi come Francia e Germania. -
L’aumento di capitale
Il consiglio di amministrazione di Alitalia delibera un aumento di capitale con il voto favorevole di tutti i soci, compresa Air France. L’aumento ammonta a 300 milioni di euro. Il piano d’urgenza complessivo, messo a punto da Palazzo Chigi, è da 500 milioni. Poste dovrebbe partecipare con una cifra intorno ai 75 milioni.