Storia dell'atomo

  • Luce come onda elettromagnetica

    James Clerk Maxwell afferma che la luce è un particolare tipo di onda elettromagnetica che nasce da una rapidissima oscillazione tra cariche elettriche.
  • Modello atomico di Bohr

    Bohr nota che l'atomo di Thompson è inesatto. Egli quindi propone il nuovo modello dell'atomo con queste caratteristiche: l'elettrone percorre soltanto determinate orbite circolari; l'elettrone può stare solo in certe orbite; per passare da un'orbita a una con un livello energetico più alto, assorbe un fotone; quando l'elettrone cade in un livello energetico più basso emette un fotone; infine l'energia del fotone assorbito o emesso dipende dalla differenza di energia tra livelli.
  • L'elettrone può trovarsi in due diversi stati energetici diversi

    I fisici tedeschi Stern e Gerlach scoprirono che gli elettroni quando sono immersi in un campo magnetico esterno creato da poli magnetici di forma irregolare si possono disporre solamente parallelamente e antiparallelamente al campo.
  • Duplice natura della materia

    De Broglie ipotizzò che tutta la materia, come la luce avesse un doppia natura, sia corpuscolare che ondulatoria. Egli inoltre associò ad ogni particella in movimento un'onda che chiamò onda di materia.
  • Principio di esclusione di Pauli

    Il fisico austriaco Pauli formulò che due elettroni che hanno uguale serie di numeri quantici, devono avere un numero quantico di spin diverso. Lo spin è la proprietà dell'elettrone di assumere due stati energetici diversi.
  • Equazione d'onda

    Il fisico e matematico austriaco Schrödinger formulò un'equazione matematica in cui descriveva la propagazione delle onde con l'elettrone in moto nell'atomo. Questa equazione presenta delle funzioni chiamate funzioni d'onda come soluzioni. In base al valore di queste funzioni si può determinare la probabilità della presenza della particella in ogni punto dello spazio in un determinato intervallo di tempo.
  • L'ipotesi di de Broglie viene confermata

    Davisson e Germer confermarono attraverso un esperimento l'ipotesi de Broglie. Essi inviarono un fascio di elettroni contro un bersaglio metallico. Il fascio formò una figura di diffrazione equivalente a quella prevista associando agli elettroni la lunghezza d'onda che si ricava dalla relazione di de Broglie.
  • Principio di indeterminazione

    Il fisico tedesco Heisenberg enunciò il principio di indeterminazione per cui non si potrà mai conoscere contemporaneamente la posizione in un determinato istante di tempo di una particella come l'elettrone.