-
Prima Internazionale
Il fallimento delle rivoluzioni del 1848 aveva dimostrato come le difficoltà delle classi lavoratrici europee fossero connesse tra di loro. Era fondamentale istituire un'organismo internazionale che lottasse per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori.
Dei protagonisti ricordiamo Bakunin (anarchia) e Marx (dittatura proletaria). -
Seconda Rivoluzione Industriale
Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica, che si osserva nell'utilizzo dell'elettricità come fonte d'energia, dell'automobile, dell'aereo, del cinema e del telefono.
S'instaura uno stretto rapporto tra scienza, tecnologia e industria, per questo viene anche chiamata l'età dell'acciaio, della chimica, dell'elettricità e del petrolio. -
Period: to
Grande Depressione
Vede le sue cause principalmente nella crisi dei settori indutriale e agrario. Gli USA erano il maggior fornitore agrario e vendendo a prezzi bassi misero in difficoltà le produzioni europee. Queste ultime dovettero ridurre a loro volta i prezzi e questa concorrenza mandò in rovina i piccoli produttori. Nel settore industriale notiamo uno squilibrio tra domanda e offerta, per i bassi salari e la sovrapproduzione, che causò la disoccupazione. -
Seconda Internazionale
Venne fondata dai diversi partiti socialisti degli stati europei. Essendo prevalente il pensiero marxista, il ruolo che l'internazionale si poneva era quello di costruire la coscienza di classe operaia europea, per poter innescare la rivoluzione proletaria prevista da Marx, a cui sarebbe succeduta una società senza classi. -
Terza Internazionale
Più nota come Comintern, la Terza Internazionale venne istituita a Mosca, da parte dei neo-nati Partiti Comunisti. Si definì il "partito della rivoluzione mondiale" perchè aveva l'obiettivo di diffondere la rivoluzione socialista su scala mondiale, basandosi sull'esperienza della Rivoluzione d'Ottobre. Il Comintern divenne un'organismo dove i bolscevichi (soprattutto Lenin) avevano un ruolo nettamente superiore. -
Period: to
Crisi di Wall Street
Nata come conseguenza a lungo termine dell'ottimismo speculativo statunitense di inizio 900, il crollo di Wall Street ebbe come conseguenze l'impoverimento e la disoccupazione (un quarto della forza lavoro negli USA), non solo negli Stati Uniti, ma anche negli stati che stringevano rapporti finanziari con essi, specie in Gran Bretagna, Germania e Austria. Gli Stati Uniti attuarono (all'inizio) misure protezionistiche per non fare fallire il mercato interno, ma non intervennero in questi processi -
Period: to
New Deal
Per risolvere gli effetti della precedente Crisi, il presidente USA Franklin D. Roosevelt attuò una serie di interventi statali a favore del lavoro e dell'economia, che si differenziava quindi dal sistema del laissez faire dei precedenti.
Per esempio, Roosevelt istituì un sistema di sussidio economico ai disoccupati e istituì la prima banca centrale americana, posta sotto il controllo diretto dello Stato, oltre che aumentare le imposte per i redditi più elevati. -
Inizio WW2
Nel 1941, gli USA stavano ancora lottando contro la Grande Depressione. Quando scoppiò la guerra, tutto cambiò, perchè diverse aziende dovevano assumere molte persone per produrre il cibo e le armi da consegnare ai soldati: sappiamo che molti americani erano disoccupati da anni. Dal momento che gli uomini erano al fronte, molte donne iniziarono a lavorare al loro posto.
Inoltre, per far funzionare questo processo, lo stato aumentò le tasse, che tuttavia furono riscosse a causa dell'occupazione. -
Period: to
Sistema di Bretton Woods
Gli Stati Alleati si incontrarono nella località di Bretton Woods per progettare un sistema monetario e finanziario internazionale, che promuovesse il libero scambio. Il progetto finale prevedeva un tasso di cambio stabile (Gold Exchange Standard), basato sul dollaro statunitense. Inoltre, per coordinare e stabilizzare le politiche economiche dei paesi membri, venne istituito il Fondo Monetario Internazionale. -
Period: to
Piano Marshall
Il segretario di stato statunitense George Marshall attuò un piano di aiuto finanziario verso l'Europa, in difficoltà dopo la 2nda Guerra Mondiale. Con questo stanziamento di più di 14 miliardi di dollari, gli Stati Uniti auspicavano ad un miglioramento delle strutture economiche e industriali del continente, sapendo anche che in tale caso ci sarebbero state le condizioni per una collaborazione commerciale con l'Europa. -
Comunità Economica Europea
Fu istituita con i Trattati di Roma, da parte dei sei paesi già facenti parte della Comunità europea del Carbone e dell'Acciaio (Francia, Italia, Paesi bassi, Lussemburgo, Belgio; Germania Ovest).
Il nuovo organismo avrebbe dovuto promuovere, mediante la formazione di un unico mercato di libero scambio, una crescita stabile e duratura del continente.
Uno dei suoi presupposti è l'unione doganale, tramite la quale le barriere e i tassi commerciali sono rimossi. -
La società Post-Industriale
(La data è molto convenzionale) La società post-industriale è definita dall'applicazione della tecnologia alla produzione e distribuzione dei beni: infatti l'elettronica e l'informatica sono alla base di questa società. Se le rivoluzioni industriali affermavano il dominio della merce, la società post-industriale afferma il dominio del settore terziario e dell'iniziativa individuale. Inoltre assume centralità il sapere teorico, perchè legato all'innovazione. -
Period: to
Politica Neoliberista di Margaret Thatcher
La politica economica è nota per la diminuzione del controllo statale sul mercato. Inoltre il governo privatizzò le industrie appartenenti fino ad allora allo stato. Lo scopo di questo libero mercato era l'aumento dei liberi scambi, in nome dell'iniziativa individuale. -
Period: to
Politica Neoliberista di Ronald Reagan
La politica economica assumeva uno stampo individualista, rendendo liberi gli scambi e abbassando alcune imposte per i redditi alti, dicendo che così si sarebbe riavviato il meccanismo della crescita economica. -
Adozione dell'Euro
Una delle esigenze della formazione di un unione monetaria fu la disintegrazione del cambio fisso, avvenuta con la fine del sistema di Bretton Woods nel 1971. La storia dell'Euro comincia nel 1988, quando il Consiglio Europeo assegna a un comitato composto dai governatori delle banche nazionali la progressiva attuazione di un'unione economica e monetaria.