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La coscienza di Zeno

  • Capitolo II – Il matrimonio di Zeno

    Capitolo II – Il matrimonio di Zeno
    In questo capitolo Zeno narra il periodo della sua giovinezza, quando incontra le sorelle Malfenti e decide di sposarsi. Dopo vari tentativi di conquistare Ada, finisce per sposare Augusta.
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    La coscienza di Zeno

  • Capitolo III – La moglie e l’amante

    Capitolo III – La moglie e l’amante
    Zeno riflette sul suo matrimonio con Augusta e descrive la sua infedeltà, raccontando la relazione con Carla, la sua amante.
  • Capitolo IV – Storia di un’associazione commerciale

    Capitolo IV – Storia di un’associazione commerciale
    Viene descritto il tentativo di Zeno di dedicarsi al lavoro in associazione con il cognato Guido, che culmina con il fallimento dell’impresa.
  • Capitolo V – La morte di mio padre

    Capitolo V – La morte di mio padre
    Zeno riflette sulla complessa relazione che ha sempre avuto con suo padre, un uomo autoritario e distante, la cui figura ha influito profondamente sulla sua vita. La malattia e la morte del padre rappresentano per Zeno un evento traumatico. Il senso di colpa e l'incapacità di comprendere pienamente i sentimenti reciproci tra padre e figlio costituiscono il fulcro emotivo di questo capitolo.
  • Capitolo I – Il fumo

    Capitolo I – Il fumo
    In questo capitolo Zeno ripercorre la sua lunga battaglia contro il vizio del fumo, che diventa una metafora della sua incapacità di prendere decisioni definitive nella vita. Zeno si promette continuamente di smettere, definendo ogni sigaretta come "l'ultima", ma fallisce sistematicamente nel suo intento. Il fumo rappresenta una dipendenza che Zeno non riesce a vincere, proprio come altre debolezze nella sua vita, che cerca sempre di giustificare attraverso sottili auto-inganni.
  • Capitolo VI – Psico-analisi

    Capitolo VI – Psico-analisi
    Zeno riflette sulla sua esperienza con la psicoanalisi, che è il contesto in cui tutta la sua narrazione prende forma. Dopo aver seguito una terapia con uno psicoanalista, Zeno decide di abbandonarla, ritenendola inefficace e accusando il medico di non essere in grado di comprendere veramente la sua condizione. Attraverso le sue riflessioni finali, Zeno critica il tentativo di trovare una cura per le sue inquietudini, sostenendo che l’essere umano sia intrinsecamente contraddittorio.