Il Pensiero Ambientalista

  • Pre-Industrializzazione (Prima del XIX secolo)

    Pre-Industrializzazione (Prima del XIX secolo)
    Le società tradizionali mostravano un rapporto più equilibrato con l'ambiente, spesso basato su pratiche di sostentamento.
    L'attenzione all'ambiente era più locale e basata sulla sopravvivenza delle comunità.
  • Industrializzazione (XIX secolo)

    Industrializzazione (XIX secolo)
    L'inizio dell'industrializzazione ha portato a un'accelerata sfruttamento delle risorse naturali.
    Le prime preoccupazioni ambientali emergono con il riconoscimento dei danni causati dalla crescita industriale.
  • Metà del XX secolo

    Metà del XX secolo
    Emergenza delle prime organizzazioni ambientaliste.
    Maggiore consapevolezza dei problemi legati all'inquinamento e alla perdita di biodiversità.
    Movimenti come il Club di Roma pongono l'accento sui limiti dello sviluppo e sulle conseguenze ambientali.
  • Anni '70-'80

    Anni '70-'80
    Nasce il concetto di "sviluppo sostenibile", introdotto dal rapporto Brundtland (1987), che sottolinea la necessità di soddisfare i bisogni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future.
    Cresce l'attenzione sull'urgente necessità di conservare risorse e ridurre l'impatto ambientale delle attività umane
  • Anni '90 ad oggi

    Anni '90 ad oggi
    L'agenda ambientale diventa sempre più globale con trattati internazionali come il Protocollo di Kyoto (1997) e l'Accordo di Parigi (2015) per affrontare il cambiamento climatico.
    L'attivismo ambientale si espande, coinvolgendo non solo gruppi di base, ma anche governi, aziende e istituzioni internazionali.
    Si sviluppano tecnologie e politiche per promuovere l'energia rinnovabile, la gestione sostenibile delle risorse e la protezione dell'ambiente
  • Oggi

    Oggi
    L'Agenda 2030 comprende 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che coprono una vasta gamma di questioni, tra cui povertà, fame, salute, istruzione, parità di genere, acqua pulita, energia sostenibile, lavoro dignitoso, industrializzazione, riduzione delle disuguaglianze, città sostenibili, consumo responsabile, cambiamento climatico, biodiversità e pace e giustizia.