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DI TEMPO IN TEMPO

  • Period: 200 BCE to 1 BCE

    ORIGINI

    GALLI
    Le miniere del Varrone furono sfruttate già dai romani durante il secondo e durante parte del primo secolo avanti Cristo.
    «Non è, poi, da escludersi che i romani avessero già trovato in atto quell’arte: i galli, infatti, ben conoscevano la siderurgia; le miniere dell’alto Varrone si aprono tutte verso la strada, da loro militarmente guardata, tra il passo della Croce dei Tre e la bocchetta di Trona»
    (PIETRO PENSA, da La presenza militare dei galli e dei romani nel territorio)
  • Period: 200 to 300

    DIFESA ROMANA

    Il nucleo abitato, costruito secondo una struttura di borgo-baluardo, ebbe funzione difensiva nel terzo secolo d.C, quando l’Impero Romano si avviava al declino.
  • 1200

    VALSASSINA

    Alla fine del XIII secolo l’autore del "Liber notitiae sanctorum Mediolani" attribuiva Premana al territorio della pieve di Primaluna.
  • 1253

    IL PRIMO FORNO DOCUMENTATO

    IL PRIMO FORNO DOCUMENTATO
    Il primo documento che parla di un forno presso
    Premana risale al 1253 di proprietà della famiglia Denti di Bellano.
  • 1400

    EMIGRAZIONE

    «I premanesi non erano minatori;[...]. Non erano nemmeno fonditori [...]. Dai documenti, [...] risultano essere soltanto fabbri e calderai destinati all’emigrazione. [...E' documentato il ] massiccio flusso migratorio di manodopera maschile alla fine del 1500 e proseguito, con andamento alterno, fino a quasi la metà del XIX secolo.»
    Armano, Linda <1982> http://hdl.handle.net/10579/1066)
  • Period: 1500 to

    VENEZIA CHIAMA

    «[...] la Repubblica veneta, verso cui si rivolse la maggior parte dei premanesi offrì, dal XVI al XVIII secolo, condizioni economiche più vantaggiose per i fabbri, incentivando così l’emigrazione».
    (Armano, Linda <1982>)
  • MADRID

    Dopo Venezia, Torino, Carrara, Verona, Milano...Probabili esperienze di emigrazione di Premanesi in Spagna come spadari
  • TONNELLATE DI GHISA

    TONNELLATE DI GHISA
    Nel 1600 forni fusori attivi in Valsassina erano sei ed erano in grado di produrre ogni giorno dieci tonnellate di ghisa. In Alta Val Varrone è testimoniata la presenza del forno della Soglia presso l'Alpe Forni (documentato fin dal 1253); quello a Giabio, chiamato "Forno di San Giorgio", uno al ponte di Premana, uno a monte del ponte di Bonomo ("Forno Bellati"), quello all'imbocco della Val Marcia e uno a Cremogh" nel comune di Casargo.
  • LA PESTE

    LA PESTE
    I Lanzichenecchi nel 1629 scendono in Italia: attraversano la Svizzera, passano in Val Chiavenna, poi a Bellano e risalgono la valle. Insieme a saccheggi e distruzioni, portano la peste.
    Il cimitero, allora vicino alla parrocchiale, non basta ad accogliere le vittime, che si seppelliscono in un terreno adiacente.
    Vent’anni dopo i resti vengono traslati in un'area a valle. Nel 1790 i premanesi residenti a Venezia fanno erigere una grande cappella a ricordo della tragedia.
  • Period: to

    INVESTIMENTI ASBURGICI

    L'illuminata politica asburgica promosse continui miglioramenti delle tecniche e degli impianti e la stessa ricerca di minerale; migliorò la rete viaria per un più agile accesso agli impianti e tutelò le risorse forestali.
    Nonostante questi interventi, l'attività mineraria conobbe un irreversibile declino. L'insufficienza del materiale estratto, la mancanza di carbon fossile, la concorrenza interna e internazionale portarono all'abbandono graduale delle attività in questa area.
  • MUTUO SOCCORSO

    La confraternita veneziana di San Rocco assume il nome di "Scuola di San Rocco e Sant’Ilario".
    «Essa aveva a Premana l’oratorio [...] funzionava come società di mutuo soccorso; dietro un pagamento di una quota d’iscrizione veniva garantita l’assistenza ospedaliera, la dote alle ragazze, l’intervento in caso di difficoltà finanziarie ecc. Inoltre la scuola faceva fronte [...] alle necessità del paese d’origine, per la costruzione di chiese ed altri bisogni di carattere religioso»
  • SI SPENGONO I FUOCHI

    Cessa l'attività l'ultimo forno fusorio sul territorio premanese
  • AMBROGIO SANELLI

    AMBROGIO SANELLI
    ritorna al paese dopo aver appreso il mestiere a Venezia e averlo esercitato a Verona. Rimette in moto una antica ruota ad acqua per azionare i magli nelle vecchie strutture di un forno fusorio, vicino al torrente Varrone. Qui nasce una vera e propria azienda, la prima del paese.
  • RICONOSCIMENTI

    RICONOSCIMENTI
    Medaglia d'oro all'Esposizione Nazionale di Milano per i coltelli Sanelli
  • Period: to

    MENO ISOLATI

    Si realizzano le strade carrozzabili: da Taceno al Varrone, il nuovo ponte, il tratto dal ponte a Premana.
    Il paese è meno isolato, ai someggiatori subentrano i carri. Nel 1912 arriverà la prima linea di trasporto pubblico.
  • L'ELETTRICITA'

    La centrale elettrica Sanelli-Acerboni accende le prime lampadine in paese
  • ITALICUS

    ITALICUS
    Sbarcano a Premana i fratelli Collini: originari del Trentino ma operanti a Milano, sono i più importanti operatori commerciali nel settore delle coltellerie, con forti rapporti con il mercato tedesco. Decidono di avviare uno stabilimento a Premana in società con Francesco Sanelli. Nel 1923 la ditta comincia a funzionare con 36 dipendenti.
  • ANCORA L'ACQUA

    Per rispondere alle necessità di approvvigionamento di energia elettrica i Collini, i Sanelli e i Gianola fondono le loro forze per dar vita ad una nuova centrale elettrica.
  • Period: to

    IL BOOM PRODUTTIVO

    Nascono nuove attività per lo più a carattere famigliare: le aziende passano da 31 a 184, con 871 addetti su una popolazione di poco più di 2000 abitanti.
  • CASSA RURALE E ARTIGIANA DI PREMANA

    Prima sede in via Venezia?
  • CONSORZIO PREMAX