-
L'insurrezione di Palermo
Il 12 gennaio del 1848 la popolazione di Palermo insorge contro i Borboni. Sarà proclamato un nuovo Regno di Sicilia che rimarrà in vita fino al maggio del 1849. -
Lo Statuto Albertino
Carlo Alberto, re di Sardegna, a Torino concede la Costituzione. -
La Repubblica di Venezia
La città di Venezia si ribellò agli austriaci. Fu costituita la Repubblica di San Marco che rimase in vita fino al 22 agosto 1849. -
Le 5 giornate di Milano
Tra il 18 e il 22 marzo del 1848 la città di Milano si liberò dal dominio austriaco. -
La prima guerra di indipendenza
Dal 23 marzo 1848 al 22 agosto del 1849 si combattè la prima guerra di indipendenza tra il regno di Sardegna, guidato dal re Carlo Alberto e l'Austria. L'esercito del regno di Sardegna riportò diverse vittorie ma anche molte sconfitte. Dopo la battaglia di Novara, Carlo Alberto lasciò il trono in favore del figlio Vittorio Emanuele Secondo. La guerra si concluse con l'armistizio di Salasco che stabilì che in tutta Italia tornassero i vecchi governanti. -
Camillo Benso conte di Cavour
Camillo Benso Conte di Cavour viene eletto primo ministro del governo del Regno di Sardegna. -
La Guerra di Crimea
Camillo Benso, insieme a Francia e Inghiletrra, dichiarò guerra alla Russia che aveva attaccato la Turchia per conquistare territori nei Balcani. -
Accordi di Plombières
Camillo Benso stipulò un accordo con la Francia presso la città termale di Plombières: in caso di guerra tra Austria e Regno di Sardegna, la Francia avrebbe aiutato il Regno di Sardegna in cambio dei territori di Nizza e della Savoia. -
La seconda guerra di indipendenza
Il 27 aprile 1859 si riaprirono le ostilità tra Regno di Sardegna e Austria. La Francia intervenne al fianco dell'Italia, secondo quanto previsto dagli Accordi di Plombières. Dopo le battaglie di Solferino e San Martino, che si conclusero con la vittoria dei sardi e dei francesi, si decise di firmare un armistizio a Villafranca: si stabilì che la Lombardia passasse al Regno di Sardegna e che il Veneto rimanesse sotto il dominio austriaco. -
I plebisciti del 1860
L'11 e 12 marzo del 1860, le popolazioni della Toscana e dell'Emilia Romagna, dopo aver cacciato i loro sovrani, votarono, attraverso un plebiscito (voto degli elettori) l'annessione al Regno di Sardegna. -
La spedizione dei Mille
Nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, Garibaldi, insieme a 1000 volontari partì da Quarto, un territorio nel Regno di Sardegna, per sbarcare in Sicilia, nel Regno delle Due Sicilie, governato dai Borboni. Garibaldi sconfisse l'esercito borbonico in Sicilia anche grazie alle rivolte popolari che avevano l'interesse di cacciare i Borbone. Dopo aver liberato il Regno delle Due Sicile ed essere entrato a Napoli come un liberatore, Garibaldi si diresse verso Roma ma dovette fermarsi prima. -
Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II
Le truppe di Vittorio Emanuele II andarono incontro all'esercito garibaldino per evitare che quest'ultimo entrasse a Roma (in difesa di Roma, si sarebbe mossa la Francia di Napoleone III). L'incontro avvenne in un luogo tra Teano, Caianello e Vairano Patenora, in Campania. Il Regno delle Due Sicilie non esisteva più e le regioni del sud furono annesse al Regno di Sardegna. -
La proclamazione del Regno d'Italia
Il 17 marzo 1861, con una legge del Regno di Sardegna, Vittorio Emanuele II proclamò la nascita del Regno d'Italia. Rimanevano ancora esclusi dal Regno i territori del Veneto e del Lazio (lo Stato Pontificio). L'Italia diventò una monarchia costituzionale la cui capitale era Torino. -
La terza guerra di indipendenza
Nella terza guerra di indipendenza, che durò fino all'agosto del 1866, l'Italia si alleò con la Prussia contro l'Austria: la Prussia, infatti, voleva riunire a sé tutti gli stati tedeschi del sud controllati dagli austriaci. L'esercito italiano fu sconfitto dalle truppe austriache ma la Prussia sconfisse l'Austria nella battaglia di Sadowa, nell'attuale Repubblica Ceca. Gli accordi di pace previdero che l'Austria cedesse il Veneto all'Italia. -
La breccia di Porta Pia
Nel 1870 la Francia, sconfitta nella guerra franco-prussiana, richiamò in patria il suo esercito. Roma non potè più essere difesa dai soldati francesi. Allora il governo italiano inviò contro Roma un reparto dell'esercito che, il 20 settembre 1870, entrò in città attraverso un passaggio nelle mura della città, a Porta Pia. -
Roma, capitale d'Italia
Il 3 febbraio 1871 Roma fu proclamata capitale d'Italia.