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Mariagrazia - Giulia P.
Revere (Ostiglia, Mantova) - ricordo che andavo a scuola in bici e dovevo attraversare il fiume Po.
Per attraversarlo c'erano 4 gradoni, quindi bisognava prendere la bici in braccio ed era un po'complesso: a volte mi cadeva la bici, a volte cadevo io, ma ogni tanto i ragazzi più grandi mi vedevano e mi aiutavano. -
Rosella - di Sebastiano F.
Modena - ricordo bene il primo giorno di scuola alle medie "Paoli".
Tutti gli studenti di prima erano stati messi in un grande cortile con due scalinate piccole per entrare.
Ricordo che mi sentivo molto a disagio perché non conoscevo nessuno e perché mi chiamavano per cognome, mentre la maestra delle elementari mi chiamava sempre per nome.
Ricordo che andavo a scuola a piedi e durante l'inverno mi venivano sempre i geloni ai piedi. -
Michele - di Giovanni B.
Bari - il ricordo più bello è che ero nell'oratorio dei salesiani Don Bosco, dove mi hanno educato come bambino ubbidiente e rispettoso. Avevo molti amici: giocavamo a calcio nel cortile.
Partecipavo agli spettacoli, c'era un cinema dove proiettavano film molto educativi.
Ancora oggi ringrazio per l'infanzia che ho vissuto: ho imparato la preghiera, ad essere un bravo cittadino e non essere un bambino di strada. Vivevo in una famiglia molto numerosa, avevo pochi giochi ma mi divertivo lo stesso. -
Gustavo - di Giulio G.
Modena - Frequentavo la scuola media, andavo in corriera perché avevo male ad una gamba. Avevo la passione per le macchine: di fianco a scuola c'era una concessionaria FIAT, se arrivavo in anticipo ci andavo sempre. Le medie erano più complicate: fu illuminante la spiegazione del prof di latino sui soggetti. A casa studiai tutto, il giorno dopo fui interrogato: il prof approfittò dell'esercizio per continuare a spiegare. Mi diede da fare il nuovo esercizio e mi incitò: "dai, dai che ce la fai!" -
Franca - di Gabriele F.
Mirandola (Mo) - Ero in quarta elementare e ricordo che un giorno, mentre andavo a scuola, ho visto un signore sconosciuto che uscendo dalla sua macchina, si avvicinava verso di me. Ha cercato di prendermi e portarmi verso la sua macchina; per fortuna un signore che passava di lì da lontano urlò di asciarmi andare e subito lui scappò. Da allora in poi andai a scuola soltanto con l'autobus. -
Deanna - di Beatrice A.
Modena - Dopo aver superato gli esami di ammissione (che ora non ci sono più), frequentavo la prima media "Pasquale Paoli".
Ricordo che in quel periodo c'era la guerra del Vietnam e gli studenti delle superiori facevano molte manifestazioni per la pace. Volevo farle anche io con la mia classe ma il preside non ce lo consentì. -
Merushe - di Rigels Z.
A rusan (Delvin- Albania) - erano gli anni del comunismo e mia madre comandava a bacchetta perché erano tempi duri. Nella scuola bisognava cantare l'inno comunista ed i maestri erano tutti severissimi. Io ero educata e modesta, ma vivevo in povertà con i miei fratelli, in una città dove tutto andava a rotoli. Poi sono cresciuta ed ho conosciuto tuo nonno, ho avuto una famiglia ed il comunismo intanto è finito. Ora me ne sto quì a contare gli anni prima di "dare un calcio al secchio". -
Luigi - di Davide P.
Ostuni (Br) - Andavo a scuola, non rientravo a casa, ma dormivo in un istituto. Ricordo di essermi rotto un braccio, in quel periodo. -
Giuseppe - di Rebecca C.
Modena-frequentavo la quinta elementare di un'antica scuola modenese.
Ricordo l'esame, le interrogazioni, i pomeriggi a giocare a pallone nel parco vicino al monumento ai caduti. Andavo a vedere il Modena al Braglia e i film storici americani al cinema parrocchiale.
Nelle brutte giornate facevo i compiti e giochi di società con i miei amici. Ricordo le domeniche di austerity: non era consentito utilizzare l'auto e andavo in giro in bici.
Mi piacque molto quell'anno, tranne la paura dell'esame. -
Helen - Julia R.
Batangas city (Filippine) - ero molto curiosa di scoprire cosa riuscivo a fare o no. Mi piaceva giocare, rilassarmi, andare in giro e studiare per le mie lezioni.
Pensavo a come guadagnare tanti soldi per aiutare la mia famiglia e come parlare a chi mi era vicino. -
Abubakari- di Zaidaan H.
Tamale (Ghana del nord) - andavo alla scuola islamica Qunis Learning. Non ho avuto la stessa fortuna dei mei figli oggi, di frequentare la scuola statale. Una cosa particolarmente importante che ricordo è che la distanza dalla scuola a casa mia era davvero tanta. Andavo lì a piedi e mi svegliavo molto presto la mattina e tornavo a casa sempre molto stanco. -
Giuseppe - di Zoe G.
Agira (Sicilia) - frequentavo la scuola media e ricordo i Giochi della Gioventù: facevo salto in lungo, salto in alto, tiro alla corda. Poi c'erano le gare di corsa che facevamo tra le classi della scuola. -
Democrito - di Nyah O.
Mabini Batangas (Filippine) - vivevo nelle montagne. Dopo scuola allevavo gli animali, poi giocavo con gli altri bambini e raccoglievo i frutti dagli alberi. -
Eduard - di Eunice S.
Caloocan city - Filippine. Frequentavo le medie Bagong -
Siham - di Mohamad Z.
Marrakesh (Marocco) - frequentavo la scuola "Mohamed Khamiss", che era dedicata al quinto re del Marocco.
Ricordo che il giorno del mio compleanno andavo tranquillamente a scuola, entro in classe e vedo una torta preparata dai miei compagni e dai miei prof che mi cantavano "Tanti auguri"!
Ricordo che per regalo mi fecero fare la prof per un giorno ed io ero molto timida!
Ricordo che quel giorno abbiamo mangiato la torta, giocato e scherzato.