Archiviazione nel tempo

  • 2500 BCE

    Ebla e Lagash

    Ebla e Lagash
    La gestione della memoria tramite archivi nelle città-stato del Vicino Oriente antico è ampiamente documentata almeno dalla metà del III millennio a.C., grazie a scoperte archeologiche di interi archivi di tavolette di argilla di contenuto vario: contabilità dei magazzini regi, testi di legge, atti amministrativi, sentenze giudiziarie, corrispondenza diplomatica.
    Ebla: 17000 tavolette, Lagash: 30000 tavolette
  • 700 BCE

    Biblioteca di Ninive

    Biblioteca di Ninive
    A Ninive gli archeologi hanno rinvenuto in un'ala del palazzo reale di Assurbanipal 22.000 tavolette d'argilla, corrispondenti alla biblioteca ed agli archivi del palazzo del VII secolo a.C..
  • 600 BCE

    Età classica

    Età classica
    Nell'età classica si passò a supporti più agili e leggeri (papiro, pelle, pergamena), ma anche più volatili, tanto che la stragrande maggioranza degli archivi egiziani, greci e romani è oggi perduta. Restò però l'uso di registrare alcuni avvenimenti di massima importanza su supporti più duraturi, come le incisioni su lastre di marmo o di pietra, per salvaguardarne la memoria in eterno (epigrafia).
  • 509 BCE

    Roma repubblicana

    Roma repubblicana
    Nella Roma repubblicana si conosce dalle fonti l'uso di tavolette lignee sie imbiancate e scritte a inchiostro (album), sia rivestite di cera e incise (tabulae cerussatae), che venivano custodite con la massima cura in ambienti sacri. Di esse tuttavia non è pervenuta a noi alcuna traccia.
  • 27 BCE

    Roma imperiale

    Roma imperiale
    In epoca imperiale il sistema archivistico venne perfezionato e nacquero le idee di memoria eterna dei fatti e della fides verso le scritture degli archivi pubblici. Ma i problemi legati alla fragilità nel tempo dei supporti ha fatto sì che siano veramente esigue le testimonianze archivistiche dal I millennio a.C. al I millennio d.C., con rare eccezioni riguardanti episodici, singoli documenti.
  • 1000

    Comuni e notari

    Comuni e notari
    La nascita dei Comuni segnò un grande sviluppo, con l'introduzione della carta e dei libri. Nacquero in questo periodo figure addette alla conservazione dei documenti, i notari, che ordinavano e custodivano il materiale proveniente dagli uffici comunali, rendendolo disponibile per la fruizione dei funzionari pubblici e dei privati cittadini che avessero un interesse pertinente.
  • 1500

    La stampa ed il metodo storico

    La stampa ed il metodo storico
    L'invenzione della stampa favorì la nascita di un vero e proprio dibattito sull'archivistica, che culminò nell'elaborazione del così detto "metodo storico"
  • Archivi comunali

    Archivi comunali
    gli archivi parrocchiali per conservare i registri parrocchiali istituiti dal Concilio di Trento. A partire dalla Rivoluzione Francese e durante il corso del XIX secolo le nazioni europee si sono via via dotate di registri dello stato civile laici, redatti e conservati dai comuni, che si sono perciò dotati di archivi comunali.
  • Archivi contemporanei

    Archivi contemporanei
    l'avvento delle nuove tecnologie, informatiche e telematiche, come DVD, dischi rigidi, database e chiavette USB, ha portato alla ribalta i problemi legati alla formazione, la gestione e la conservazione degli archivi. L'uso delle nuove tecnologie, soprattutto dopo aver superato una prima fase di sperimentazione un po' improvvisata all'inizio degli anni ottanta, si sta via via affinando sempre maggiormente, con procedimenti più meditati, consapevoli e raffinati.