-
15,500 BCE
Grotta di Lascaux
Le Grotte di Lascaux (in francese Grotte de Lascaux, in occitano Bauma de Las Caus) sono un complesso di caverne che si trova nella Francia sud-occidentale. Le grotte si trovano vicino al villaggio di Montignac, nel dipartimento della Dordogna.Nelle grotte si trovano esempi di opere di arte parietale risalenti al Paleolitico superiore: molte di queste opere vengono fatte risalire ad una data approssimativa di 17500 anni fa. -
13,000 BCE
Cueva de las manos
La Caverna si trova nella valle del fiume Pinturas, in un luogo isolato della Patagonia a circa 100 chilometri dalla strada principale. Essa è famosa (e infatti a questo deve il suo nome) per le incisioni rupestri rappresentanti mani, che appartenevano al popolo indigeno di questa regione (probabilmente progenitori dei Tehuelche), vissuto fra i 9.300 e i 13.000 anni fa. La caverna principale è profonda 24 metri, con un ingresso largo 15 metri ed un'altezza iniziale di 10 metri. -
1544 BCE
La camera obscura
La camera oscura, anche detta camera ottica o fotocamera stenopeica, è un dispositivo ottico composto da una scatola oscurata con un foro stenopeico sul fronte e un piano di proiezione dell'immagine sul retro. Questa camera, inoltre, permette di raccogliere dei raggi solari proiettati su un qualsiasi oggetto e rielaborarli in modo da ottenere dall'altra parte della camera l'immagine capovolta. -
Niepcè
Joseph Nicéphore Niépce nacque il 7 marzo 1765 a Chalon-sur-Saône da una benestante famiglia borghese. Suo padre, Claude Niépce (1726-1785), consigliere del re, era un avvocato presso la Corte, ricevitore di partite a Chalon-sur-Saône e amministratore del duca di Rohan-Chabot che lo teneva in stima. Sua madre, Claude Barault (1734-1804), è figlia di Antoine Barault. Molto ricca e una delle più antiche di Chalon, la famiglia Niépce possedeva proprietà sparse per la città. -
Talbot
Fox Talbot invece si rese subito conto che la soluzione era molto semplice: “se la carta è sufficientemente trasparente – scrisse nel febbraio del 1835- il primo disegno “fotogenico” (cioè il negativo) può servire per ottenere un secondo disegno nel quale le luci e le ombre riprendono l'aspetto normale”. -
Dagherrotipo
La dagherrotipia fu il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini (tuttavia non riproducibili). Messo a punto dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre (da cui trae il nome) da un'idea di Joseph Nicéphore Niépce e del figlio di questi, Isidore, venne presentato al pubblico nel 1839 dallo scienziato François Arago, presso l'Académie des Sciences e l'Académie des Beaux Arts. -
reflex
La reflex monobiettivo, in inglese Single-Lens Reflex (SLR), o più semplicemente reflex, è un tipo di fotocamera dotata di un sistema di mira che permette di osservare dal mirino ottico l'inquadratura in ingresso dall'obiettivo stesso. Il sistema è composto da uno specchio, inclinato di 45° verso l'alto, posto in una camera oscura dietro all'obiettivo, e da un pentaprisma (o un penta specchio nei modelli di fascia bassa). -
Leica
La Leica Camera AG (Leica: abbreviazione di Leitz(sche) Camera) è un'azienda tedesca nell'industria ottica con sede a Wetzlar. La società produce macchine fotografiche e apparecchi ottici specifici per la fotografia, oltre a binocoli, microscopi e mirini telescopici. La società nasce nel 1986 dall'originale Ernst Leitz Wetzlar GmbH fondata nel 1869, a sua volta nata dall'azienda di Carl Kellner del 1849 Optischen Instituts. -
Kodak
"Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto" è lo slogan col quale George Eastman, fondatore della Kodak promosse nel 1888 la prima fotocamera destinata a essere usata anche da non professionisti.
Da allora la Eastman Kodak Company ha tracciato la strada per rendere la fotografia più semplice, utile e piacevole. Nel 1963 inventa la pellicola 126 Instamatic. Una pellicola 35 millimetri chiusa in una cartuccia asimmetrica. Si comprava con 25 dollari. -
camera Mammoth
Verso il 1900 la fotografia diventò un passatempo molto diffuso grazie ai progressi della tecnica che rese più facile l'uso delle apparecchiature e lo sviluppo delle lastre. Nel 1918 George R. Lawrence progettò l'apparecchio fotografico più grande del mondo, denominato «Mammut» ("Mammoth Camera"), fatto costruire a Chicago da J. A. Anderson, famoso per la realizzazione di apparecchi fotografici. Pesava 634 chili, il formato dei negativi era di 240X130 cm. -
polaroid
La Polaroid ha fatto la storia delle fotocamere vintage. Creata nel 1937 da Edwin H. Land, la macchina fotografica istantanea ha accompagnato famiglie di tutto il mondo durante tutto il '900, entrando nell'immaginario collettivo come la macchina fotografica per eccellenza. -
pellicola
La parte sensibile alla luce è sempre un composto a base d'argento, mentre il supporto era inizialmente in celluloide (nitrocellulosa) altamente infiammabile. Per risolvere i problemi legati agli incendi che si potevano sviluppare da questo supporto, fu introdotto prima il triacetato di cellulosa, un po' meno trasparente, ma di fatto il più diffuso a livello mondiale, e successivamente in poliestere, più flessibile e resistente, ma anche più sottile.