L'evoluzione del calendario: da Romolo a Papa Gregorio XIII

  • 753 BCE

    Calendario di Romolo

    Calendario di Romolo
    Il calendario, risalente con molta probabilità alla fondazione di Roma, era costituito da 10 mesi, che andavano da Marzo ad Dicembre e l'anno contava di 304 giorni.
  • 713 BCE

    Calendario di Numa Pompilio

    Calendario di Numa Pompilio
    Numa Pompilio apportò la prima riforma al calendario romano. Si trattava di un calendario lunisolare composto da 12 mesi. Numa, infatti, aggiunse al calendario due mesi: Gennaio e Febbraio ed in questo modo l'anno contava di circa 366 giorni. Inoltre, veniva aggiunto ad anni alterni un mese intercalare, Mercedonio. L'anno intercalare, con l'aggiunta del mercedonio, risultava di 377 o 378 giorni. Ciò provocò uno sfasamento della corrispondenza tra mesi e stagioni.
  • 47 BCE

    Calendario Giuliano

    Calendario Giuliano
    Il calendario, in uso effettivo dal 45 a.C. in poi, era costituito da 12 mesi e si trattava di un calendario solare. Giulio Cesare eliminò il mese di mercedonio, portò la durata dell'anno a 365 giorni e introdusse l'anno bisestile con intercalazione di un giorno una volta ogni quattro anni.
  • 1582

    Calendario Gregoriano

    Calendario Gregoriano
    Ha una durata di 365g, 5h, 49m, 12s. È il calendario attualmente in uso. La riforma fu introdotta per risolvere le anomalie del fenomeno della precessione degli equinozi e per riportare l'inizio della primavera astronomica al 21 marzo, furono soppressi i giorni compresi tra il 4 e il 15 ottobre 1582. Fu stabilito inoltre che fossero bisestili (cioè di 366 giorni) tutti gli anni divisibili per 4, eccetto gli anni iniziali di ogni secolo tranne quelli divisibili per 400.