I PRINCIPALI EVENTI DALLA RESTAURAZIONE ALL'ATTENTATO DI UMBERTO PRIMO

  • IL CONGRESSO DI VIENNA

    IL CONGRESSO DI VIENNA
    Il congresso di Vienna fu voluto da Russia, Austria, Russia e Inghilterra al fine di restaurare la situazione politica precedente alla rivoluzione francese tuttavia poiché ciò era impossibile, il congresso adotta due principi cioè quello di legittima è quello di equilibrio inoltre venne rafforzati gli stati intorno alla Francia e infine venne costruita la santa alleanza per riempire qualunque Insurrezione rivoluzionaria.
  • LE PRIME INSURREZIONI

    Negli anni Venti dell'Ottocento la protesta sfociò in moti rivoluzionari che partirono dalla Spagna per diffondersi poi nell'Italia meridionale e in Piemonte tuttavia questi moti fallirono perché furono duramente repressi dalla Grecia, invece ebbe successo l’insurrezione che aveva come obiettivo l'indipendenza della santa alleanza, intanto insorgeva anche l'America centrale e meridionale e otteneva l'indipendenza dalla Spagna mentre il Brasile la ottenne pacificamente dal Portogallo
  • LA PROTESA DILAGA

    LA PROTESA DILAGA
    Nel 1830 i moti rivoluzionari partiranno dalla Francia dove divenne Re Luigi Filippo d'Orléans che concesse la costituzione e adottò Il tricolore inoltre scoppiarono i moti rivoluzionari anche in Belgio in Polonia e in Italia, tuttavia quelle più violenti scoppiarono nel 1848 e portarono in Francia alla nascita della Repubblica anche nel Lombardo-Veneto la popolazione si ribellò agli austriaci.
  • LA PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA

    Nel 1848 Carlo Alberto e l'esercito piemontese attraversarono il Ticino dando così inizio alla prima guerra d'indipendenza dove parteciparono anche truppe provenienti da tutta Italia,Carlo Alberto fu sconfitto e dovette chiedere l'armistizio.Alla ripresa delle guerre venne ancora sconfitto.Deluso decise di abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele II però il bilancio delle rivoluzioni del 1848-49 fu negato,queste e rivoluzioni diffusero il desiderio di libertà,democrazia e unità nazionale
  • IL DIBATTITO POLITICO

    A fondamento del pensiero liberale vi era la libertà politica ed economica, in quanto ogni uomo nasce libero.C'è un solo limite:la libertà di un individuo finisce dove comincia quella di un altro dunque chi non commette reati ha il diritto di fare quello che vuole in particolare i liberali pensano che lo stato non dovesse intervenire in campo economico inoltre che vi dovesse essere equilibrio tra i suoi tre poteri(esecutivo,legislativo,giudiziario)e che il suffragio dovesse essere censitario
  • LA SECONDA GUERRA D'INDIPENDENZA

    Nel 1858 Cavour e Napoleone III fecero gli accordi di plombières in base ai quale la Francia sarebbe intervenuta fianco del Piemonte in caso di attacco dall'Austria, per ciò Cavour agì in modo da farsi dichiarare guerra all'Austria così scoppiò la seconda guerra d'indipendenza, tuttavia improvvisamente Napoleone III firmò l'armistizio di Villafranca grazie al quale il Piemonte ottenere la Lombardia e parte dell'Italia centrale e dovette cedere ai francesi Nizza e la Savoia
  • DEMOCRAZIA, RIFORME O RIVOLUZIONE?

    DEMOCRAZIA, RIFORME O RIVOLUZIONE?
    I democratici volevano il suffragio universale mentre i socialisti volevano la giustizia sociale tuttavia i socialisti erano divisi tra riformisti, utopistici e rivoluzionari in sintesi i socialisti riformisti volevano l'intervento dello Stato per fare le riforme mentre quelli utopistici proponevano comunità ideali poco realizzabili però il pensiero socialista che infine si impose fu quello rivoluzionario di Marx
  • Period: to

    IL GRANDE BRIGANTAGGIO

    Il malcontento del meridione esplode in una violenta protesta:il grande brigantaggio che era già presente da tempo nel Regno delle due Sicilie in particolare si formarono a bande costituite non so da criminali,ma anche da ex soldati borbonici,contadini,gente comune che sapevano già chi era il nemico da combattere per reprimere questo fenomeno i generali Piemontesi reagirono con estrema durezza tanto che la lotta del grande brigantaggio provocò più morti di tutte le guerre del Risorgimento
  • LA SPEDIZIONE DEI MILLE

    LA SPEDIZIONE DEI MILLE
    1070 volontari guidati da Garibaldi sbarcarono in Sicilia. L’isola insorse,i garibaldini non conoscevano le condizioni sociali della Sicilia quindi si schierarono con i grandi proprietari terrieri e repressero all'insurrezione dei contadini,poi attraversarono lo Stretto di Messina e sconfissero per sempre l'esercito Borbonico.V.E II scese verso l'Italia meridionale e conquista l'Umbria e le Marche infine Garibaldi consegnò a Teano l'Italia meridionale a V.E II che divenne il primo re d'Italia
  • IL DIBATTITO RISORGIMENTALE

    IL DIBATTITO RISORGIMENTALE
    Viene definito Risorgimento il periodo che va dagli anni Venti dell'Ottocento al 1861 quando viene raggiunta l'Unità d'Italia e la liberazione della penisola dal dominio straniero, la discussione che ne seguì viene chiamata dibattito risorgimentale in particolare Mazzini Garibaldi e volevano che l'Italia fosse una repubblica democratica a questo scopo Mazzini fondò nel 1831 la Giovine Italia e nel 1834 la Giovine Europa mentre Garibaldi e apprese in Sud America le tecniche di guerriglia
  • IL PREVALERE DELLA TENDENZA MONARCHICA

    IL PREVALERE DELLA TENDENZA MONARCHICA
    Al dibattito risorgimentale partecipa anche Cattaneo che proponeva una federazione di regioni autonome, la nascita di una Repubblica federale mentre Gioberti voleva una Confederazione sotto la guida del papà, un accordo tra gli stati invece il più importante esponente della tendenza monarchica fu Cavour il quale riteneva che solo i Savoia erano in grado di guidare il processo di unificazione dell'Italia tuttavia la maggioranza del popolo italiano rimase indifferente o contraria al Risorgimento
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    LA DESTRA STORICA AL POTERE

    Dopo il 1861 nel Parlamento italiano vi erano due schieramenti politici da un lato la Destra Storica, dall'altro Sinistra Storica.Dal 1861 al 1876,governò la Destra Storica che era formata liberali contrari al suffragio universale e che dovette affrontare il problema dell'enorme debito pubblico,quindi decise di aumentare le tasse: la più odiata fu quella del macinato,in questo modo nel 1886 riuscì a raggiungere il pareggio del bilancio e gli stranieri in cominciarono così a investire in Italia
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    IL COMPLETAMENTO DELL'UNITÀ D'ITALIA

    Nel 1866 l'Italia si alleò con la Prussia contro l'Austria: ebbe così iniziò la terza guerra d'indipendenza, nonostante le sconfitte italiane la guerra venne vinta e l'Italia ottenne il Veneto invece con la Francia l'Italia dovette firmare nel 1864 la convenzione di settembre e spostare la capitale da Torino a Firenze solo nel 1871, Roma divenne la capitale del Regno d'Italia, tuttavia Pio IX non riconobbe il nuovo stato e proibì ai cattolici di partecipare alla vita politica
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    LA SINISTRA STORICA AL POTERE

    Dal 1876 al 1896 l'Italia venne governata dalla Sinistra Storica che rese obbligatoria la scuola elementare, ridusse la tassa sul macinato e allargò il diritto di voto tuttavia per ampliare la maggioranza incoraggiò la pratica del trasformismo cioè il passaggio dei deputati dalla destra che era al governo inoltre in politica estera Depretis firmò la Triplice Alleanza con Prussia e Austria e diede inizio al colonialismo italiano in Eritrea
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    CRISPI IL PRIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MERIDIONALE

    Dal 1887 al 1896 Crispi divenne presidente del consiglio che governò l'Italia fine e abolì la pena di morte e concesse la libertà di sciopero ma represse duramente i Fasci Siciliani inoltre protesse dalla concorrenza straniera le industrie del Nord danneggiando l'agricoltura del Sud di conseguenza numerose coltivazioni vennero abbandonate infine Crispi cercò di estendere il dominio coloniale in Africa, ma fu duramente sconfitto e dovette dimettersi e i contadini furono costretti ad emigrare
  • LA SCRISI DI FINE SECOLO

    LA SCRISI DI FINE SECOLO
    Al posto di Crispi viene chiamato a presiedere il governo di Rudinì che dichiarò conclusa l'avventura coloniale e firmò la pace con l'abissinia intanto nel paese crescevano le difficoltà economiche al tal punto che nel 1898 a Milano scoppiarono dei tumulti, l'esercito sparò con i cannoni sulla folla per vendicare le vittime, nel 1900 l'anarchico, Gaetano Bresci, Uccise il Re Umberto Primo Tuttavia il nuovo re, Vittorio Emanuele III, non a calma calma. era l'inizio dell'età giolittiana