Roma

Crisi impero romano

  • 410

    Primo sacco di Roma

    Primo sacco di Roma
    I Visigoti scesero in Italia per vendicare la morte di Stilicone. Questo saccheggio non provocò soltanto gravi disordini (nonostante la breve di soli 3 giorni) ma anche scalpore fra gli intellettuali: numerosi furono i filosofi che si espressero a riguardo (Gerolamo e Sant'Agostino su tutti).
    Tuttavia il primo vero sacco di Roma fu nel 390 a.C. da parte dei Galli.
  • 451

    Ezio sconfigge Attila

    Ezio sconfigge Attila
    Guidati da Attila, gli Unni si riversarono nell'impero romano passando dal limes germanico, attuando devastazioni e massacri. Allora il generale Ezio, comandante dell'esercito romano, si alleò con i Visigoti e sconfisse Attila presso i Campi Catalaunici, situati in Francia settentrionale.
  • 452

    Delegazione di papa Leone I Magno

    Delegazione di papa Leone I Magno
    Dopo che Attila si fu stanziato a Ravenna, papa Leone I Magno guidò una delegazione che chiedeva di risparmiare l'Italia. Il pontefice lo incontrò e lo convinse ad andarsene. La vera causa della sua ritirata, tuttavia, sta nel fatto che era scoppiata una pestilenza e che l'imperatore d'oriente, Marciano minacciava di venire in aiuto dell'occidente. Si fece credere dell'atto di Leone I Magno per tradizione, ossia per dimostrare che la chiesa ha salvato l'impero.
  • 455

    Secondo sacco di Roma

    Secondo sacco di Roma
    Roma venne saccheggiata dai Vandali, causando un saccheggio più terribile rispetto al primo sacco di Roma poiché durò due settimane. Anche in questo caso Leone I trattò con Genserico per salvare la vita dei cittadini.
  • 476

    Caduta dell'impero romano d'occidente

    Caduta dell'impero romano d'occidente
    In seguito al secondo sacco di Roma, non fu più possibile restituire un potere stabile all'impero d'occidente. Così, le truppe dei barbari in Italia deposero l'ultimo imperatore Romolo Augustolo e nominarono re il loro generale Odoacre. Quest'ultimo inviò le insigne imperiale all'imperatore d'oriente Zenone, affermando che non c'era più bisogno di nominare un imperatore per l'occidente.
    Questa data determina la fine dell'antichità e l'inizio del medioevo.