Giappone 1945

  • Invesione della Manciuria

    Invesione della Manciuria
    L'invasione della Manciuria era un gesto decisivo perché significava la più completa indifferenza del Giappone per gli accordi internazionali che, in forma più o meno esplicita, si erano profilati nell’ultimo decennio.
  • Patto Tripartito

    Patto Tripartito
    La Germania, l'Italia e il Giappone firmarono il Patto Tripartito che venne poi chiamato semplicemente l'Asse.
  • Attacco di Pearl Harbor

    Attacco di Pearl Harbor
    La scintilla fu provocata proprio da un rifiuto di Washington a rifornire il Giappone di materie prime
    indispensabili per la guerra in Cina.
    Il 7 dicembre 1941, a sorpresa, uno stormo di aerei giapponesi attaccava la
    base americana di Pearl Harbor, nelle Hawaii, dando inizio a quella fase del secondo conflitto mondiale
    comunemente nota come Guerra del Pacifico.
  • Bombardamento di Tokyo

    Bombardamento di Tokyo
    Il solo bombardamento di Tokyo causò 100.000 vittime.
  • Morte di Roosvelt

    Morte di Roosvelt
    Questo determinò l'ascesa al potere di Truman che decise di far sganciare le bombe atomiche
  • Bombardamento Hiroshima

    Bombardamento Hiroshima
    Un bombardiere americano B-29, denominato “Enola Gay” in onore della madre del pilota, sganciò la prima bomba atomica sulla città giapponese di Hiroshima, senza neanche sapere cosa avesse appena sganciato. La bomba, in giapponese genbaku, conosciuta come “Little Boy”, provocò un’esplosione che uccise immediatamente circa 80.000 civili.
  • Bombardamento Nagasaki

    Bombardamento Nagasaki
    Tre giorni dopo, il 9 agosto, una seconda bomba, “Fat Man”, venne sganciata su Nagasaki, ripetendo la stessa tragedia e portando il totale delle vittime a circa 160.000.
  • Resa del Giappone

    Resa del Giappone
    L'imperatore Hirohito, con un messaggio trasmesso alla radio, parlò per la prima volta al suo popolo annunciando l’accettazione dei termini della dichiarazione di Postdam.
    L'imperatore fece un discorso alla radio.
    Il discorso non comprendeva le parole “resa” e “sconfitta”, tanto che molti non capirono cosa stesse succedendo, ma fu uno speaker radiofonico a prendere successivamente la parola e a dar l’annuncio definitivo.
    La guerra ebbe così fine.