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Evoluzione del lavoro

  • Prima Rivoluzione Industriale

    Prima Rivoluzione Industriale
    Con la Prima rivoluzione industriale un gran numero di lavoratori diventano liberi da rapporti di dipendenza personale; dispongono di se stessi; offrono la propria opera in cambio di denaro (salario).
  • Period: to

    Nuova cultura del lavoro

    Tra Ottocento e Novecento il lavoratore salariato acquisisce un profilo sociale sempre più definito e nasce una nuova cultura del lavoro. L’attività retribuita diventa uno strumento di autorealizzazione, una dimensione centrale dell’identità individuale e il mezzo principale che garantisce senso di appartenenza e sicurezza.
  • Seconda Rivoluzione Industriale

    Seconda Rivoluzione Industriale
    L'industrializzazione si impone come via necessaria per lo sviluppo economico degli Stati. Il sistema di fabbrica continua a espandersi in Europa e fuori d'Europa, cambiando volto.L'economia dei paesi industrializzati, conosce una stagione di forte crescita produttiva su nuove basi energetiche e tecnologiche, in un quadro che vede completarsi la spartizione coloniale del globo e l'Inghilterra cedere progressivamente il suo primato a favore di nuove potenze economiche in Europa e fuori d'Europa.
  • Nuova concezione di socializzazione

    Nuova concezione di socializzazione
    Il concetto di lavoro si identifica con un concetto di socializzazione, perché le sempre più numerose fabbriche si caratterizzano per una crescente aggregazione di persone e perché connesso al lavoro vi è un processo di inurbamento con lo sviluppo di agglomerati residenziali densamente abitati nelle vicinanze delle fabbriche. I luoghi di vita e di lavoro si fondono in un unico contesto. I ritmi lavorativi determinano i ritmi di vita di chi lavora e di chi vive attorno all'uomo che lavora.
  • Period: to

    Trasformazione del lavoro dipendente

    Nell'arco del XX secolo si è assistito ad un graduale miglioramento delle condizioni di vita delle classi lavoratrici, ciò grazie ad una serie di politiche riformiste da parte dei governi e delle organizzazioni sindacali. Se all'inizio la classe lavoratrice era composta prevalentemente da operai, con il tempo è cresciuta la componente impiegatizia, i “colletti bianchi”.
  • Precarietà occupazionale

    Precarietà occupazionale
    Fase successiva al periodo bellico: situazione di estrema precarietà occupazionale.
    La materia giuridica risultò ancora primitiva e poco articolata a causa di un insufficiente benessere statale, prodotto dal conflitto affrontato e dall'inevitabile emigrazione degli Italiani all'estero. In questa fase, la partecipazione delle donne al lavoro retribuito risultò ancora contenuta.
  • Espansione economica - ricostruzione

    Espansione economica - ricostruzione
    Aumentò la partecipazione delle donne al lavoro retribuito. La maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro fu l’effetto della Legge del 9 febbraio 1963 che ammise le donne ai pubblici uffici e professioni. La Legge del 9 gennaio 1963, stabilì il divieto di licenziamento delle lavoratrici per causa di matrimonio. Dagli anni ’70 si affermò una progressiva dualizzazione del mercato del lavoro, che differenziò la regolazione delle condizioni di lavoro su base territoriale e di genere.
  • Rallentamento della produzione industriale

    Rallentamento della produzione industriale
    Generale rallentamento della produzione industriale dei Paesi occidentali, dall'introduzione del cambio flessibile e dalla fase di stagnazione economica che gravarono in misura rilevante nei sistemi economici. Intervennero, inoltre, dei rilevanti cambiamenti nel mondo della produzione: aumento del tasso di scolarizzazione, espansione del settore terziario e dei ruoli collegati alle funzioni di pubblica amministrazione.
  • Avvento strumenti tecnologici

    A partire dagli'anni '80 il mercato del lavoro manifesta diversi cambiamenti, tanto che si parla di post-fordismo (fine della produzione di massa tipica della catena di montaggio).
    Entra in crisi il mito di operaio-massa come operaio-macchina.
    Cause del fenomeno: sviluppo tecnologico e terziarizzazione dell'occupazione.
  • Period: to

    Smart-era

    A cavallo del nuovo millennio con la globalizzazione dell’economia anche l’organizzazione del lavoro è costretta a mutare. Il modello novecentesco lascia il posto a una pluralità di forme spesso frammentate e precarie ognuna dotata di propri stili, tempi, relazioni. Il lavoro perde il riferimento ai grandi orizzonti di senso collettivo e i suoi significati diventano sempre di più, tanti quasi quanti gli individui che lavorano.